Dall’acquisto delle materie prime fino alla logistica distributiva. Con l’ampliamento del sito produttivo nel 2017, accorpato agli uffici, al magazzino e all’area spedizioni, la Tecno-ventil ha strutturato e dato solidità alla filiera, governando tutti i processi per offrire il massimo servizio e rapidità nelle consegne.
«La nostra azienda nasce nel 1984 distinguendosi da subito per creatività, proattività e flessibilità. In pochi anni ci siamo affermati nel settore della produzione di componenti per impianti di climatizzazione», spiega Mario Fasoli, fondatore dell’azienda, a cui si aggiunge il figlio Andrea: «Una continua e attenta osservazione di ciò che accade nel nostro settore, e un costante confronto con il mercato interno, ci consente di essere un’azienda leader in Italia».
Come è nata Tecno-ventil e quali sono state le principali tappe del suo sviluppo?
L’azienda è nata 37 anni fa, dopo aver realizzato l’impianto di aria condizionata per le sale operatorie dell’ospedale Riccardo Galeazzi a Milano. Lì ho avuto l’intuizione di produrre componenti per impianti di climatizzazione e di renderlo un lavoro. Sono partito da solo a fare impianti, ma cercavo un lavoro che fosse il più completo possibile, non tanto sotto l’aspetto commerciale quanto su quello dell’innovazione.
Da quali prodotti ha iniziato?
Dalla produzione di accessori per canali e condotti per l’aria. Nello specifico, accessori di mandata e ripresa, insieme a serrande. All’inizio sono partito da zero, fornivo ai canalisti le bocchette per l’aria. Ora siamo un centinaio di persone in azienda, con 20 milioni di euro di fatturato.
Quali sono i vostri principali prodotti?
Tantissimi. Se parliamo di bocchette di mandata abbiamo una scelta di 1.500 prodotti: con alette anteriori verticali e posteriori orizzontali, ma anche anteriori orizzontali e posteriori verticali. Poi creiamo i prodotti fuori misura, e su specifica richiesta del cliente.
È più importante il prodotto ad hoc o quello standard?
Per ogni impianto c’è una parte in serie e una ad hoc. Quindi direi metà e metà.
Che cosa contraddistingue la vostra offerta rispetto a quella della concorrenza?
La flessibilità, innanzitutto. Come qualità, poi, non siamo secondi a nessuno. Inoltre, in azienda vantiamo cinque ingegneri e come attrezzatura possediamo macchine a laser e punzonatrici. Il nostro fatturato è quasi esclusivamente italiano: guardando i numeri, significa che Tecno-ventil copre oltre la metà del mercato nazionale.
Tecno-ventil offre sistemi di diffusione dell’aria. In che cosa consistono?
Noi nasciamo come produttori di componenti per impianti di ventilazione, quindi griglie e bocchette di mandata. Poi, ci siamo specializzati su prodotti più tecnici, come diffusori lineari ad alta induzione. Produciamo anche i filtri per offrire una soluzione completa. Ma io oggi mi concentro sullo sviluppo della produzione, mentre della parte tecnica se ne occupa mio figlio Andrea.
Andrea Fasoli. Cerchiamo di soddisfare tutte le richieste di comfort e tutte le normative europee in atto. Come produzione di componenti per impianti di ventilazione siamo forse la realtà più grande d’Italia. Con l’obiettivo di specializzarci sempre di più. Stiamo studiando dei sistemi altamente tecnologici, per cui una volta installati il tecnico non deve più tornare a fare regolazioni. Si tratta di prodotti con un ottimo rendimento e anche esteticamente belli, che vanno incontro alle esigenze architettoniche. Infatti, con questo sistema abbiamo realizzato diverse torri di Milano, come il Diamantone o le nuovissime torri Libeskind e Unipol.
Solo il 10% del fatturato deriva dalla vendita all’estero. Come mai?
All’estero non c’è ancora la concezione del comfort nella climatizzazione. O meglio, in parte del Nord Europa esiste da tempo e noi l’abbiamo recepita subito. Ma al di fuori di queste zone il comfort climatico ambientale è ancora sottovalutato, ovvero importa più del prezzo che della qualità.
Parliamo del controllo remoto del clima. Di che cosa si tratta?
Il sistema di controllo remoto è una soluzione per zonificare l’aria condizionata. Nasce per il risparmio energetico, grazie alla possibilità di regolare le temperature nei diversi ambienti. Consiste in un computer che comunica con la macchina per ottimizzare le potenze e i consumi dell’impianto.
Esistono altri plus che contraddistinguono questo sistema?
Uno dei plus è la fornitura del sistema con inclusa un’app dedicata. Abbiamo poi dei contatti con terze parti grazie a cui è possibile gestire anche il riscaldamento a pavimento con lo stesso sistema. Inoltre, abbiamo due uscite ausiliari alle quali si può collegare qualsiasi cosa, come le luci esterne, piuttosto che l’irrigazione del giardino.
Quanta importanza riveste questo sistema all’interno del fatturato dell’azienda?
È un sistema in crescita, nato tre anni fa. L’anno scorso siamo riusciti a installare mille pezzi, ma al momento questa soluzione ricopre ancora meno dell’1% del fatturato totale dell’azienda. I segnali, però, sono positivi: tra l’anno scorso e questo abbiamo già avuto un incremento delle vendite pari a dieci volte tanto. Con questo sistema, per esempio, abbiamo realizzato lo studentato di Padova, dove abbiamo gestito 330 camere. Ma lo abbiamo anche installato in complessi residenziali e marittimi in Liguria.
Quali sono gli operatori più sensibili a comprendere le potenzialità di questo sistema?
Sicuramente i progettisti, perché il risparmio energetico è diventato una componente importante nella costruzione di un edificio. Parliamo di un sistema che fa risparmiare circa il 33% di energia e che è quindi capace di ripagarsi nel giro di due-tre anni. Senza contare il comfort maggiore che è in grado di assicurare. Tra gli utilizzatori finali, poi, i giovani sono un passo avanti nell’apprezzare il controllo da remoto tramite l’app su smartphone. L’obiettivo è quello di arrivare a fare, nell’arco di due anni, 2 mila pezzi all’anno.
Quali sono state le difficoltà affrontate nello sviluppo del sistema?
La principale difficoltà è quella di centrare un prodotto che accontenti tutti. Quindi flessibile e che si adatti a ogni tipo di cliente. Una particolarità importante: ogni tot di tempo comunico personalmente ai nostri sviluppatori software le richieste che capto dal mercato, in modo che il nostro server aggiorni in automatico il sistema.
Secondo voi, quale sarà la sfida che l’azienda dovrà affrontare in futuro?
Mario Fasoli. Una sfida continua è ampliare sempre di più la nostra azienda: stiamo ora progettando uno spazio di 8 mila metri quadri, perché il nostro capannone di 20 mila metri quadri inizia a essere stretto.
Andrea Fasoli. Io sono sempre per spingere sull’innovazione. L’obiettivo è quello di ricercare sempre nuovi prodotti, che completino la gamma aziendale, oppure che rappresentino una rivoluzione sul mercato.
*Nell’immagine di copertina: Mario Fasoli (al centro) assieme ai figli, da sinistra, Marco, Alessandro e Andrea