I tecnici di Mate Engineering hanno progetto una residenza universitaria Nzeb e gas-free. Sorgerà all’interno del Campus delle Arti dell’Accademia di Belle Arti di Brera nell’ex Scalo Farini di Milano. Su una superficie di 3.000 mq, si svilupperà su 6 livelli (pt + 5 piani) con un volume di oltre 30.000 mc. Balconi, loggiati e terrazzamenti per oltre 2.200 mq.
Il progetto
Opera di demolizione e ricostruzione, sarà adiacente ai capannoni progettati a inizio Novecento per lo scambio ferro-gomma, oggetto di prossima riqualificazione e riconversione in spazi didattici.
l livello più alto di questa nuova realizzazione progettata da Mate sarà visibile dalla promenade Brera, il percorso pedonale che collegherà il campus alla fermata ella metropolitana Lancetti.
L’edificio avrà con un fronte di 100×30 m, un’altezza massima di 23 m e sarà sormontato da un grande parco fotovoltaico. Sarà sviluppato a gradoni digradanti in direzione del nuovo parco, sul quale affacceranno due grandi giardini pensili al terzo e al quarto piano.
Spazio per 200 studenti
I 78 alloggi, studiati per ospitare 200 studenti, avranno metrature generose. Saranno per l’80% nuclei integrati, ossia in grado di accogliere 3 ospiti, e per il 20% minialloggi tra i 30 e i 40 mq, adatti alla permanenza di 1 o 2 studenti.
Ogni unità abitativa avrà a disposizione disimpegno, cucina, zone giorno e notte e un ampio balcone/loggia, oltre a una serie di funzioni. Inoltre i servizi comuni saranno dislocati ai vari livelli: lavanderie/stirerie, palestra, sale riunioni, aule studio, atelier, auditorium con 90 posti, emeroteca.
Il progetto prevede anche una griglia compositiva in grado di riorganizzare e riaggregare gli appartamenti in caso di future necessità.
Studentato aperto alla gente
Lo studentato, il primo voluto dall’Accademia, sarà permeabile alla cittadinanza, come hanno spiegato i progettisti. Un piano terra fa della trasparenza e dell’ispirazione creativa la propria ragion d’essere.
Sarà un grande spazio-atelier aperto a mostre, concerti e attività culturali. L’enorme atrio di 240 mq, alto 5 m e con parti a doppia altezza, darà un forte carattere a tutte le aree collettive al piano terra. Sono concepite come un sistema di loft, laboratori e gallerie espositive.
L’edificio è una risposta concreta all’esigenza crescente di alloggi da parte di studenti italiani e internazionali. Il 30% degli studenti di Brera viene dall’estero e vede nell’Accademia un esempio di formazione culturale d’eccellenza.
Edificio Nzeb e gas-free
Non verranno installati impianti a gas o caldaie. Infatti il parco fotovoltaico sarà in grado di produrre 109 kW. Inoltre, lo studentato sarà dotato di un sistema impiantistico che coniuga pompe di calore polivalenti con acqua di falda e acqua di pozzo. Ciò consentirà la produzione contemporanea di acqua calda e refrigerata.
Il sistema smart di climatizzazione, umidificazione e deumidificazione degli ambienti interni sarà centralizzato per le parti comuni. Mentre sarà personalizzabile negli alloggi, con inibizione in caso di apertura delle finestre.
Per la schermatura solare delle facciate, l’edificio sarà protetto da frangisole in lamiera ondulata e dall’importante aggetto dei balconi/loggiati.
Recupero e riuso delle acque piovane
Il sistema di recupero e riuso di almeno il 50% delle acque piovane permetterà l’irrigazione della vegetazione del sito. Il tutto all’interno di un insieme più ampio di accorgimenti progettuali che promuoverà permeabilità e filtrazione del terreno circostante.
Lo studentato Nzeb sarà anche realizzato con almeno il 15% di materiali recuperati o riciclati rispettando gli obiettivi ambientali della valutazione Dnsh.
Tutti elementi interessanti, come hanno spiegato i progettisti, che permettono una continuità fra il Campus e Porta Nuova. Sarà così il primo quartiere al mondo a ottenere le certificazioni che ne attestano la sostenibilità sociale, ambientale ed economica.
L’esperienza Mate
Il progetto di Mate – società con una grande expertise anche nell’edilizia universitaria e scolastica – si inserisce nel masterplan elaborato dallo studio Oma di Rem Koolhaas. Fa tesoro di una serie di esperienze progettuali e realizzative in ambito universitario recenti:
- il nuovo Polo Universitario di Ostia dell’Università degli Studi Roma Tre – intervento di recupero su oltre 8.000 mq
- il nuovo edificio polifunzionale per l’Università dell’Insubria– intervento da 14.000 mq)
- il Gasometro 2– Innovation Hub, in corso di realizzazione
- il nuovo polo dell’innovazione a Milano previsto nell’ampliamento del Campus Bovisa del Politecnico di Milano progettato dallo studio Renzo Piano Building Workshop.