Stile italiano Dierre per le porte delle residenze Libeskind a Citylife

residenza Libeskind a City Life

Tre torri che hanno cambiato lo skyline di Milano, un centro commerciale, un parco pubblico di 170mila metri quadrati, un polo museale e abitazioni di lusso progettate da architetti internazionali: tutto questo è City Life, il nuovo quartiere dell’upper class milanese nato sugli spazi della vecchia Fiera Campionaria, residenze Libeskind.

Se i tre grattacieli, ribattezzati il Dritto, lo Storto e il Curvo, sono i simboli più evidenti del progetto di riqualificazione urbanistica del quartiere con la regia di Generali Italia, le residenze progettate da Daniel Libeskind e Zaha Hadid rappresentano il futuro dell’abitare contemporaneo.

Certificati in classe energetica A e A+, gli appartamenti sono dotati di soluzioni domotiche all’avanguardia, sistemi di videosorveglianza avanzata e aree destinate allo sport e al benessere. In tutto 640 abitazioni che coniugano comfort e spirito green.

Perché la sostenibilità è uno dei capisaldi del progetto, a cominciare dall’efficienza energetica garantita dalla combinazione tra pannelli fotovoltaici ed energia geotermica.

L’attenzione per l’ambiente si riflette anche nella scelta di non permettere la circolazione di auto all’interno del comprensorio, limitandola a percorsi sotterranei che conducono direttamente alle abitazioni.

Le prime a essere completate sono state le residenze firmate dallo studio Hadid, un complesso di sette edifici alti tra i cinque e i tredici piani, caratterizzati dal movimento curvilineo di balconi e terrazze affacciati sul parco circostante e sulla città.

Le residenze Libeskind, in tutto otto edifici, cinque dei quali già ultimati, sono invece raccolte intorno a una corte aperta, un omaggio dell’architetto polacco ai tipici cortili milanesi  e presentano una facciata con tagli asimmetrici, scandita da frangisole in legno che donano agli edifici un’immagine scultorea.

Alla sommità, ciascuna palazzina ospita attici bilivello con giardini pensili e grandi superfici vetrate che prolungano gli ambienti verso i terrazzi coperti. Con l’estate le ultime tre palazzine saranno ultimate con un tocco di Made in Italy.

Dierre ha fornito alle residenze Libeskind II i portoncini d’ingresso Next Elettra, i portoni garage Freebox e le porte tagliafuoco New Idra nei locali tecnici. «Tutti i prodotti, spiega l’ingegner Federico Rizzo, responsabile del cantiere City Life per l’impresa Gilardi, sono stati customizzati per uniformarsi al progetto d’insieme: i portoncini d’ingresso con un pannello esterno in linea con le parti comuni, i portoni garage con un’elegante pannellatura dogata che riveste anche i pilastrini del corsello».

«Ogni singolo volume, interno ed esterno, è stato realizzato su misura per garantire unicità e massima personalizzazione» conferma Andrea Mariotti, project manager e responsabile post vendita di City Life.

«Anche la scelta dei fornitori è stata strategica, aggiunge Mariotti. Un’azienda come Dierre, che produce ogni singola componente internamente, ci assicura costantemente un livello di efficienza e un tempismo che altre realtà non possono vantare».

di Patrizia Spada

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