Secondo l’Osservatorio Edilizia in Legno 2024, il comparto delle costruzioni in legno in Italia ha raggiunto un valore di produzione di 2,3 miliardi di euro con le grandi aziende nazionali del settore (fatturato superiore ai 20 milioni) che hanno registrato una crescita del 4,6%.
In un mondo sempre più attento alle questioni ambientali, la costruzione di edifici in legno emerge come una delle soluzioni più promettenti nel settore dell’edilizia. Unire la sostenibilità al vantaggio della prefabbricazione è il cuore di questa nuova tendenza.
La prefabbricazione in legno consente anche una gestione più precisa dei materiali, riducendo gli sprechi e ottimizzando l’uso delle risorse.
Questo approccio rende possibile realizzare edifici con un impatto ambientale ancora più basso, contribuendo a un’edilizia più responsabile e a un miglioramento della qualità della vita per chi vive gli spazi.
Peter Rosatti | Ceo Rubner grandi strutture in legno
Peter Rosatti | Ceo Rubner grandi strutture in legno
Il legno è uno dei materiali più ecologici disponibili per la costruzione poiché è una risorsa che si rinnova naturalmente. Utilizzare legno proveniente da fonti certificate poi garantisce una gestione forestale responsabile, che aiuta a preservare gli ecosistemi e a ridurre l’erosione del suolo.
Inoltre, con la loro capacità di assorbire e immagazzinare carbonio, gli edifici in legno contribuiscono in maniera attiva a combattere il cambiamento climatico.
Oltre a ciò, offrono un elevato comfort abitativo grazie alle eccellenti proprietà di isolamento termico e acustico, che riducono la necessità di riscaldamento e climatizzazione, abbattendo di conseguenza i consumi energetici.
L’altro grande vantaggio dell’edilizia in legno è l’alto livello di prefabbricazione che rappresenta una vera e propria rivoluzione nel settore delle costruzioni. Gli edifici vengono progettati e realizzati in azienda, con un elevato livello di precisione, e successivamente assemblati direttamente in cantiere.
Questo processo riduce notevolmente i tempi di costruzione, migliorando l’efficienza e riducendo i costi. Inoltre, grazie a un rigoroso controllo in stabilimento, le possibilità di errore sono notevolmente ridotte, garantendo un risultato finale di eccellente qualità dell’edificio.
Integrazione fra materiali
Oggi, l’integrazione del legno con altri materiali come vetro, cemento e acciaio non solo permette di sfruttare le caratteristiche specifiche di ciascun elemento, ma consente anche di ottenere edifici esteticamente più innovativi e funzionali.
Le facciate in vetro, ad esempio, permettono un’illuminazione naturale ottimale, mentre il cemento è ideale per le sue proprietà di resistenza all’umidità e durabilità negli ambienti sotterranei.
Il legno, per la sua leggerezza e resistenza, si rivela particolarmente adatto per la costruzione in altezza, garantendo strutture stabili e performanti. Questo approccio ibrido sta dando vita a edifici più moderni, efficienti e sostenibili, rispondendo alle esigenze di un mercato sempre più attento alla qualità e all’ambiente.
Negli ultimi anni, anche il mercato italiano ha registrato un significativo aumento dell’interesse verso la realizzazione di edifici multipiano in legno lamellare e Xlam, accompagnato da una crescente richiesta di facciate prefabbricate.
Queste soluzioni vengono progettate per essere integrate sia su strutture retrostanti in legno che su strutture realizzate con altri materiali, confermando una trasformazione importante nel settore delle costruzioni.
Un’evoluzione che riflette l’orientamento verso sistemi costruttivi più versatili, sostenibili e ad alte prestazioni.
Tra gli ultimi progetti realizzati da Rubner Grandi Strutture in legno, Residence Ambassador, Cube One, l’Hub dell’Innovazione di Padova e Roots incarnano pienamente le potenzialità del legno e della prefabbricazione nel realizzare soluzioni sostenibili e all’avanguardia, in grado di rispondere alle esigenze di un mercato sempre più orientato verso la qualità.
Rubner | Residence Ambassador Frontignano
Residence Ambassador
Situato nella suggestiva Ussita, nella frazione di Frontignano, il Residence Ambassador si distingue come il principale simbolo della ricostruzione nell’epicentro del sisma che ha scosso l’Italia centrale, rappresentando il più grande intervento di ricostruzione all’interno dell’area del cratere sismico.
La sua posizione impervia a 1600 metri d’altitudine costituisce una sfida logistica di straordinaria complessità per questo ambizioso progetto. Il progetto di ricostruzione prevede la realizzazione dell’immobile suddiviso in tre diversi corpi di fabbrica (A, B, C), collegati tra loro tramite appositi giunti sismici di ultima generazione.
L’edificio multipiano, progettato per rinascere dalle macerie del terremoto del 2016, includerà 107 appartamenti, per un totale di circa 1.700 m³ di X-Lam, 400 m³ di legno lamellare, 2.500 m² di pannelli universali e 2.300 m² di copertura in legno.
Situato nell’area dell’ex Südbahnhof, lungo Brunecker Strasse e in prossimità del nuovo quartiere residenziale di Lichtenreuth, il campus Utn si sviluppa su 37 ettari.
È qui che sorge Cube One, 4.270 m² di edificio ibrido su sei piani per 4.219 m² di elementi pareti e solai, 2.739 m² di grandi elementi esterni con strutture portanti, oltre 1.500 m³ di legno certificato Pefc capace di immagazzinare ca. 1.500 tonnellate di Co2.
Progettato da a+r Architekten Stuttgart e realizzato da Rubner di concerto con la capofila Gustav Epple Bauunternehmung, l’edificio presenta una struttura in legno rafforzata da un nucleo stabilizzante in cemento riciclato.
La facciata in legno, ricoperta di una vegetazione alta quasi 18 metri su due lati, favorisce un maggior raffreddamento e una riduzione del rumore in estate, oltre a catturare le micropolveri sottili migliorando il microclima.
Il progetto si distingue per il suo alto grado di prefabbricazione che ha rappresentato una sfida in particolare nella pianificazione di una casa passiva con struttura in legno e rigorosi standard energetici.
Le lastre di pavimento e gli elementi delle pareti esterne, pre-assemblati con finestre, sono stati consegnati direttamente al cantiere per un assemblaggio efficiente che ha fatto risparmiare tempo e costi. Il montaggio dell’edificio è stato completato in 12 mesi.
L’Hub dell’Innovazione dell’Università di Padova sorge all’interno del complesso fieristico padovano. Il progetto, elaborato dallo Studio Settanta7 di Torino, comprende una struttura alta circa 20 m (escluso il locale tecnico), con terrazza, che ospiterà 20 aule didattiche da circa 3.000 posti e 4 aule studio da 120 posti.
Dal punto di vista strutturale, l’edificio si configura come un volume rettangolare. Caratterizzato dalla presenza sul fronte sud di due corpi aggettanti – a partire dal primo livello fino alla copertura. Suggeriscono un’apertura del polo verso molteplici direzioni per dialogare con l’area circostante.
La porzione centrale della facciata, sia a sud che a nord, si contraddistingue per le ampie vetrate a tutta altezza schermate. A sud, da un sistema frangisole con lame orizzontali.
L’edificio in X-Lam è disposto su tre livelli che progressivamente ruotano verso sud, in direzione del lago di Fimon. Per la realizzazione sono stati necessari 2.540 m³ di X-Lam e 1.030 m³ di legno lamellare. Nel marzo 2024 è stato dato l’avvio ai lavori che si concluderanno per l’estate 2025.
Roots, il grattacielo in legno più alto della Germania
Ad HafenCity di Amburgo, uno dei quartieri più alla moda della città anseatica, sorge Roots. È un ambizioso progetto che comprende due edifici, una torre di 20 piani, 16 dei quali in legno. È l’edificio in legno più alto della Germania.
Un secondo edificio di 7 piani, 6 di quali in legno per una superficie lorda di circa 20.600 m². Sono 181 le unità abitative, di cui 128 appartamenti di proprietà e 53 appartamenti sovvenzionati con fondi pubblici.
Per la realizzazione tecnica del progetto, gli architetti di Amburgo Störmer Murphy e Partners GbR e Garbe Immobilien-Projekte, in qualità di committenti, hanno optato per una costruzione ibrida.
Solo il piano interrato e il piano terra del grattacielo, così come i nuclei di accesso, sono stati progettati in cemento armato. Mentre tutti i piani superiori sono in legno.
In particolare, la struttura principale della torre è costituita da pareti esterne altamente portanti in elementi prefabbricati. Soffitti in legno massiccio e un anello portante della parete interna.
I tecnici hanno installeo nei soffitti pannelli Xlam di 240–280 mm di spessore. Una seconda facciata in vetro garantisce protezione antincendio, protezione UV e protezione dall’umidità per il legno.
In totale, Rubner Grandi Strutture ha lavorato più di 5.500 m³ di legno di conifera (4.430 m³ di Xlam e 820 m³ di legno speciale). Questo volume di materiale da solo consente di risparmiare circa 26.000 tonnellate di Co2rispetto a produzione, trasporto e smaltimento di materiali da costruzione convenzionali.