Simas, azienda che produce oltre 150mila pezzi all’anno di ceramica, con un export pari al 47% sul fatturato, ripensa lo showroom store a Milano, a Porta Venezia (via Melzo 9). Il nuovo Spazio Simas, inaugurato nel 2005, tra i primi a Milano, è stato ora ripensato in un’ottica più strutturata e funzionale all’evoluzione dell’immagine aziendale.
Si tratta di un open space completamente rinnovato, sviluppato su un unico livello, dove la luce penetra a tutto campo dalle ampie vetrate ad arco e che grazie all’assenza di partizione interne garantisce una particolare luminosità all’ambiente. Più di uno showroom, un luogo di incontro destinato ai professionisti, architetti, progettisti, prescrittori e giornalisti che, con il supporto di una promoter dedicata, possono essere sempre aggiornati sull’ampia gamma di collezioni e prodotti dell’azienda di Civita Castellana (Viterbo). Lo spazio nella sua nuova concezione si presta perfettamente come laboratorio di incontri e seminari con crediti professionali.
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«Siamo fermamente convinti che lo Spazio Simas di via Melzo sia uno strumento ulteriore di crescita per la nostra azienda, in particolare in una città come Milano, capitale del design e imprescindibile punto di riferimento internazionale per gli studi di architettura e per i clienti, italiani ed esteri». Precisa Marco Giuliani, direttore generale Simas. «Crediamo molto nella forza di visibilità e di servizio di questo spazio, abbiamo ritenuto prioritario quindi investire nel suo restyling affidando il progetto architettonico-espositivo all’architetto Giancarlo Angelelli. L’intento progettuale è quello di ridare valore a questo luogo, recuperandolo nella sua interezza, così come era stato concepito, e adattarlo alle esigenze funzionali contemporanee dell’azienda, preservando la valenza del prodotto, sempre al centro dell’attenzione».
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Dal classico più ricercato al design più di tendenza, Simas si distingue per le sue collezioni che si collocano al di là di ogni epoca e in ogni ambientazione, e raccontano nel design, nei materiali, nei nuovi colori la storia e la bellezza di una produzione totalmente italiana. Riconosciuta per l’alta qualità dei materiali e per la sua filosofia green oriented, Simas è una realtà produttiva dinamica che ha scelto la strada della ricerca, dell’adeguamento tecnologico del processo produttivo, delle certificazioni, anche rispetto al risparmio idrico e alla tutela dell’ambiente, con grande attenzione all’economia circolare, per competere sui mercati internazionali. Un percorso che va nel consolidamento del brand.
Il progetto è stato pensato intorno a due soggetti: l’azienda, con tutto il suo carico di storia e con la riconosciuta qualità nel campo della ceramica, e l’architettura dello spazio di via Melzo. Concettualmente si può definire un’opera con una struttura ellittica costruita intorno a due fuochi, il cui prevalere dell’uno sull’altro dipende esclusivamente dal variare del punto di osservazione del visitatore all’interno dello spazio.
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Concept Spazio Simas Milano by Giancarlo Angelelli Architetto
Rivolgere l’attenzione ai prodotti esposti per mezzo di visioni ravvicinate, nello studio dei dettagli ceramici e nel loro apprezzabile aspetto materico, annulla totalmente il contesto facendo emergere l’azienda come unico soggetto protagonista. Di contro, alzare lo sguardo per una visione generale, soprattutto se si è in una delle due estremità della sala, permette di apprezzare il fascino architettonico dello spazio, tipico della vecchia officina milanese. Partendo dal riconoscimento del suo valore, l’ambiente è stato ripulito da una serie di aggiunte avvenute negli anni, restituendolo alla sua disposizione originaria caratterizzata da un’unica campata, necessaria per accogliere le macchine dell’antica stamperia. Anche l’allestimento è stato pensato in questa direzione; pochi espositori essenziali e rigorosi separati da pareti e pavimento, mediante semplici dettagli progettuali, permettono di leggere chiaramente la distinzione tra l’azienda come contenuto e l’architettura che la contiene. Esiste tuttavia un punto di convergenza tra le due istanze progettuali: la storia, come valore assoluto, evocata dal colore grigio, unico per l’intero ambiente e scelto in ricordo dei luoghi di lavoro di un passato a cui appartengono sia lo stabile del nuovo spazio espositivo che Simas.