Intervista a Luca Ritmonio, amministratore delegato Ritmonio
A quale tipologia di cliente vi rivolgete?
La divisione Ritmonio Factory si rivolge alle aziende produttrici di svariati settori, dalle unità per il raffrescamento ai sistemi di riscaldamento, fino all’automotive e altri.
Avete presentato novità?
Con la divisione Ritmonio Factory, specializzata nella produzione di valvole di sicurezza e in componentistica industriale, più che proporre novità di prodotto abbiamo presentato i nostri servizi alla progettazione. Le novità non mancheranno. A breve introdurremo sul mercato un prodotto brevettato: si tratta di una valvola di sicurezza per scaldaacqua elettrici, che garantirà maggiore integrità dei componenti durante la fase di installazione.
E per i servizi?
Ritmonio Factory ha due tipi diversi di produzione. Quella dedicata alle valvole di sicurezza per scaldabagni elettrici, di cui siamo tra i primi produttori al mondo per numero di pezzi all’anno e con cui forniamo le principali aziende produttrici internazionali. Lavoriamo poi ottone, rame, acciaio inox e alluminio per vari settori, dal riscaldamento alla refrigerazione, dai componenti per macchine da caffè all’idrosanitario, all’automotive e a molti altri. In questo caso offriamo un servizio di co-progettazione, customizzazione ad hoc e prototipazione rapida, lavorando con i nostri clienti per trovare la soluzione più consona alle loro necessità. Per noi si tratta di un prodotto finito, per i nostri clienti di un semilavorato.
C’è un settore che prevale sugli altri in termini di business?
Le valvole di sicurezza per gli scaldabagni restano il core business della Divisione Factory di Ritmonio. Importante anche la crescita del settore del trattamento dell’aria, sia come riscaldamento che come raffrescamento.
Com’è andato il 2020 e come sta andando il 2021?
Il 2020 è stato un anno tutto sommato positivo. Rispetto al 2019 abbiamo chiuso con +2,5%, quindi possiamo ritenerci soddisfatti. Nella parte finale del 2020 c’è stato un incremento notevole degli ordinativi e questo trend è andato a confermarsi anche in questi primi mesi del 2021, con una crescita a doppia cifra. Siamo molto contenti e speriamo che questo trend prosegua anche nei prossimi mesi.
Che cosa vi ha convinto a partecipare all’edizione Mce Digital?
Sono tantissimi anni che partecipiamo a Mostra Convegno Expocomfort. Anche quest’anno non volevamo mancare l’appuntamento con il nostro pubblico, quindi abbiamo deciso di aderire all’edizione digitale.
Come saranno le fiere una volta superata l’emergenza covid?
Sicuramente per un po’ di tempo non credo si possa tornare alle fiere in presenza, almeno non nelle modalità a cui eravamo abituati. Il format digitale proseguirà ancora in futuro. Anzi, meno male che oggi ci sono queste tecnologie a supportare il lavoro, in quanto premettono comunque di stare vicino a clienti o potenziali clienti, che magari risiedono dall’altra parte del mondo.