Siamo a Parma, vicino a Piazza Ghiaia. Qui, una vestigia del passato è tornata a nuova vita grazie alle soluzioni messe a punto da Ruregold, azienda del Gruppo Laterlite specializzata in sistemi per il rinforzo strutturale.
Stiamo parlando del “Pons Lapidis”, detto anche Ponte Romano o Ponte di Teodorico, i cui resti sono ancor oggi parzialmente visibili nel sottopasso pedonale che attraversa piazza Ghiaia. Costruito in epoca romana lungo la via Emilia, il ponte in origine aveva fondazioni in pietra e struttura lignea, finché l’imperatore Teodorico non lo fece ricostruire interamente in pietra nel 493, mantenendo solo le fondazioni delle undici arcate originarie.
Il ponte, a causa anche della vicinanza al letto del torrente Parma, versava in condizioni di importante degrado che riguardava soprattutto le strutture in calcestruzzo armato della copertura, che è anche il piano viario di un ponte carrabile. L’attacco di sali disgelanti provenienti dalla copertura non impermeabilizzata e la forte umidità dovuta alla presenza delle acque superficiali e di risalita avevano compromesso la struttura, che necessitava dunque di un intervento atto a rendere nuovamente fruibile lo spazio del sottopasso e restituire la percezione dell’antico ponte romano in muratura.
Per il consolidamento delle strutture in calcestruzzo i progettisti hanno scelto i sistemi per il rinforzo strutturale Ruregold a base di materiali compositi FRCM, che sono stati utilizzati sia per le travi ribassate, sia per la zona tesa inferiore del solettone di copertura. In particolare sono stati utilizzati la rete bidirezionale PBO-MESH 70/18 e la matrice inorganica MX-PBO Calcestruzzo, specificamente sviluppata per l’applicazione su costruzioni in calcestruzzo armato.
Utilizzabile per il miglioramento della duttilità delle parti terminali di travi e pilastri mediante fasciatura, il confinamento di pilastri, l’incremento della resistenza dei pannelli dei nodi trave-pilastro, il rinforzo di travi in calcestruzzo e strutture in calcestruzzo armato normale e precompresso, il sistema basato su Ruregold PBO-MESH 70/18 permette di migliorare la resistenza a flessione semplice, taglio e pressoflessione, la capacità di dissipazione dell’energia e l’affidabilità delle strutture anche in presenza di sovraccarichi di tipo ciclico come in caso di sisma.
PBO-MESH 70/18 è la rete bidirezionale in fibra di PBO da 70 g/m2 in ordito e 18 g/m2 in trama disponibile in due altezze (50 e 100 cm). La conformazione della rete in PBO la rende idonea per applicazioni quali la fasciatura di pilastri in calcestruzzo e il rinforzo dei nodi trave-pilastro. Le reti vengono utilizzate in combinazione con MX-PBO Calcestruzzo, la matrice inorganica conforme alla norma UNI EN 1504-3 specificamente formulata per le applicazioni su supporti in calcestruzzo.