Inflazione, cambiamenti climatici e interruzioni delle catene di approvvigionamento stanno agitando il mercato globale insieme con le diverse crisi internazionali. Con approcci strategici sempre più flessibili e dinamici, le società di ingegneria e consulenza mondiali si stanno riconfingurando con operazioni più regionali per conferire maggiore valore ai loro servizi di progettazione.
Negli anni trascorsi dall’inizio della pandemia, la tecnologia ha trasformato radicalmente l’organizzazione dei team multidisciplinari di progettazione e il rapporto con i clienti.
Sempre più rilevante il tema dell’impatto dei cambiamenti climatici e dei fenomeni estremi nella progettazione di infrastrutture e nel ciclo di vita del progetto. In questo contesto sempre più importante la domanda di approcci sostenibili, resilienti e di efficienza energetica nella progettazione degli spazi, degli edifici e delle infrastrutture.
Italia seconda in Africa dopo i francesi e terza in Medioriente
Guardando alle statistiche pubblicate da Enr ad agosto 2024 (rivista internazionale più autorevole alla quale Oice riferisce per il trattamento di alcuni dati statistici), i ricavi esteri 2023 delle prime 225 società mondiali per fatturato prodotto fuori dai confini nazionali sono arrivati al record di 83 miliardi di dollari (erano 73,60 l’anno precedente) aumentando del 13% e toccando il primato nel decennio 2014-2024 dopo il picco di 73 miliardi raggiunto nel 2019, prima dello scoppio della pandemia, e per l’appunto nel 2022.
Nelle classifiche Enr 2024 sulle Top 225 International Design Firms, ossia le prime 225 società per fatturato all’estero, l’Italia è in ritardo in termini di fatturato estero tra le società europee (limite dimensionale) ma vi contribuisce con il maggior numero di società (11) tra i principali 6 Paesi dell’Unione.
Per numero di società operanti all’estero escludendo raggruppamenti regionali come “Altri Europa”, l’Italia è quarta mondiale dopo Usa, Cina e Corea. Ciò testimonia la grande propensione all’estero del settore, costituito in particolare da Pmi.
Il fatturato estero 2023 delle società di ingegneria ed architettura italiane pesa per quasi il 30% del fatturato complessivo prodotto (4 miliardi di euro). La proiezione complessiva del 2024 vede il fatturato estero in crescita di circa il 16% rispetto a quello prodotto nel 2023 fuori dai confini nazionali.
Guardando agli ultimi dieci anni, la quota internazionale fa registrare un +142% nonostante le flessioni del periodo del Covid (dato 2021). La crescita dell’ultimo triennio (2021-2024) è più forte di quella del periodo 2014-2020.
Le società con più di 500 dipendenti toccano punte di fatturato estero intorno al 90%. Quelle con meno di 10 dipendenti intorno al 25%. Le società con più di 500 dipendenti (10% del campione) coprono il 60% del fatturato globale.
Produzione estera per settore
Guidano le infrastrutture, inclusi i trasporti con il 32,3%, segue l’Energia con le sue varie articolazioni (29,5%), poi pianificazione e costruzioni con il 15,2% e altre infrastrutture (11%) tra i principali settori.
Il valore della produzione estera per cliente deriva principalmente da clienti del settore pubblico (47%) sia diretto che tramite concessionario e imprese pubbliche. Segue quello privato al 42,9%. Seguono le IFIs che contano nel 2023 il 5%.
La percentuale di donne impiegate nelle società di ingegneria ed architettura è del 29,2% nel 2023 e nel 2024 arriverà al 29,7% con importanti margini di crescita. In crescita anche la quota degli under 35 che è al 33,8 % nel 2023 rispetto al 31% del 2022 e puntano al 35% nel 2024.
Le società italiane di ingegneria, architettura e consulenza realizzano la maggior parte del loro fatturato estero 2023 in Europa (Ue e Europa non Ue) con il 25%, seguita dall’Africa sub-sahariana con il 17,2%. Poi Nord America (16,1%) e Medio-Oriente (14%).
Secondo i dati Enr, con riferimento alla presenza dei principali Paesi in percentuale sul totale nelle varie regioni continentali, l’Africa è il primo continente coperto dalle italiane con il 6,5%, in aumento rispetto all’anno precedente (5%).
La costante crescita nel continente africano colloca l’Italia seconda tra gli europei per presenza in Africa, dopo i francesi e prima degli inglesi (era terza nel 2022). E terza in Medio Oriente, sempre tra le europee.
Per quanto riguarda i dati aggiudicazioni gare settore servizi di consulenza delle principali IFIs nel 2023, è da segnalare la crescita importante relativa alla Banca Mondiale e alla Banca Africana di Sviluppo.
Per quanto riguarda la Wb su 1,7 miliardi di procurement di servizi assegnati nel 2022, il 3% è andato a società italiane. L’Italia è settima nel ranking. Era quattordicesima nel 2022. In Banca Africana, è sesta nel ranking, Era anche qui quattordicesima nel 2022. Per Ebrd l’Italia è terza nel ranking (era seconda nel 2022) essendosi aggiudicata il 7% del totale assegnato pari a 133 milioni di servizi.
Priorità geografiche per il 2024-2026 (analisi settembre 2024): Ue (23%), Paesi Europei non Ue e Balcani (15%), Africa Sub-sahariana (18%), tiene il Medio Oriente con particolare riguardo all’Arabia Saudita, cresce l’Asia.
Le aree di interesse sono particolarmente in linea con la maggiore esposizione e impegno del Governo (Balcani ed Europa, Africa anche con Piano Mattei, Medio Oriente e riferimento al Saudi).
Il 95% del campione ha ritenuto che il sistema istituzionale italiano per l’estero abbia facilitato l’attività di internazionalizzazione. Di questo il 75% ritiene alto l’impatto delle iniziative e del supporto sostenuto dalla Farnesina e dal sistema Italia con l’Agenzia Ice.
Giorgio Silli | Sottosegretario di Stato
Le nostre aziende di ingegneria, architettura e consulenza sono il primo anello, il più prezioso, di una catena del valore che abbraccia i settori strategici delle infrastrutture e dei trasporti, l’energia, la pianificazione e le costruzioni.
È la perfetta rappresentazione del saper fare italiano: straordinaria competenza tecnica, innovazione, creatività, coniugata a capacità realizzative di primo livello.