Prestazioni ed eleganza in villa: a Genova lo zinco-titanio protagonista in copertura

La copertura metallica è protagonista del progetto di villa unifamiliare realizzata dall’architetto Maurizio Varratta a Genova-Nervi, zona soggetta a numerosi vincoli paesaggistici. In accordo con l’ente comunale, che ha avuto un ruolo attivo in sinergia con il progettista e il costruttore, si è deciso di impiegare materiali naturali riciclati e riciclabili prestando la massima attenzione alla qualità e sostenibilità dell’edificio.

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Per realizzare la copertura ventilata, dalla forma simile a una chiglia rovesciata, si è optato, in alternativa all’uso dell’ardesia e del coppo, per lo zinco-titanio zintek, che grazie alle sue caratteristiche ha contribuito al raggiungimento di ottimi risultati estetici e funzionali. La copertura metallica conferisce all’edificio una sagoma pulita ed elegante, e grazie allo zintek aggraffato si integra perfettamente con i pannelli fotovoltaici e del solare termico, senza alterare l’estetica del luogo.

Maurizio-Varratta
Maurizio Varratta

«Le peculiari caratteristiche di aspetto, di invecchiamento e di ossidazione, lo zinco ha fatto in modo che l’edificio si integrasse perfettamente con tutto il suo intorno, armonizzandosi con il paesaggio e con gli altri edifici, senza entrare mai in contrasto con il tessuto edilizio esistente, nonostante la forma non convenzionale del nuovo edificio», afferma l’architetto Maurizio Varratta.

Nella riuscita del progetto hanno giocato un ruolo fondamentale il sapiente uso della stratificazione, l’utilizzo del tetto ventilato, la flessibilità del materiale e le sue caratteristiche di lunga durata, oltre alla sua totale riciclabilità. Inoltre, grazie a particolari tecniche di posa, lo zinco-titanio permette di ottenere elevate performance di tenuta all’acqua e di chiusura esterna

«La scelta di impiegare questo tipo di copertura ci ha permesso, inoltre, da un lato di aumentare le prestazioni energetiche dell’edificio, migliorando la coibentazione termica a fronte della realizzazione di un tetto ventilato, e dall’altro di aumentare le prestazioni estetiche, inserendo in modo semplice e armonico i pannelli fotovoltaici e quelli solari termici. La stessa cosa vale per le linee vita, grazie all’impiego di accessori appositi per le aggraffature. In un tetto tradizionale, in ardesia o in laterizio, l’inserimento di questi componenti impiantistici e di sicurezza, ormai indispensabili, non ci avrebbe permesso di ottenere lo stesso risultato tecnico-estetico garantito dallo zinco-titanio e avremmo rischiato di realizzare una sorta di “mostro di Frankenstein”», commenta l’architetto, che non è nuovo all’utilizzo di questo materiale in copertura.

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Qualche anno fa è stato infatti protagonista del progetto degli headquarters di Prysmian Group, nati dalla riqualificazione di un’intera area industriale nel quartiere Bicocca di Milano. Un edificio ecosostenibile pluripremiato in cui tutte le coperture sono state realizzate in zinco-titanio zintek.

«Per il nostro modo di fare architettura lo zinco-titanio risulta un materiale molto versatile, che si presta a innumerevoli tipologie di lavorazione; sicuramente richiede una certa capacità di sviluppare particolari e dettagli per la sua applicazione, ma questo rappresenta la peculiarità di una gestione sartoriale e artigianale del progetto architettonico. Non ci sono limiti al suo impiego, a condizione che si abbia una buona conoscenza del materiale, delle sue caratteristiche e delle tecniche applicative, e si esegua poi un montaggio accurato che rispetti i parametri di applicazione e di giunzione richiesti dal materiale stesso», spiega Varratta.

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«Aggiungo, inoltre, un aspetto che ci è sempre appartenuto e che progressivamente è diventato fondamentale in tutti i progetti che affrontiamo nello studio: mi riferisco a una sorta di prefabbricazione di componenti architettonici che progettiamo e che ci porta spesso a realizzare edifici costruiti altrove poi assemblati a secco in cantiere. Questo processo, che parte dall’ideazione iniziale per arrivare alla produzione di particolari e dettagli in scala 1:1, ci permette di avere un controllo molto spinto sulla qualità degli edifici che realizziamo. Con questo tipo di approccio metodologico è facile capire che una copertura realizzata in zinco-titanio si presta benissimo a essere utilizzata, perché può essere montata in tempi brevi, su strutture già predisposte. Per concludere, vorrei anche evidenziare che la versatilità e la malleabilità di questo materiale ci ha permesso di provare a impiegarlo anche per realizzare controsoffitti e rivestimenti murali con ottimi risultati e che ora stiamo provando a utilizzarlo anche per altre soluzioni e componenti da impiegare nei nostri prossimi progetti».

 

LA SCHEDA 

Progetto Architettonico: Arch. Maurizio Varratta
Strutture: Studio ing. P. Costa – Genova
Impianti: Ing. Sandro Morandi Associati e CVD Progetti – Genova
Direzione Lavori: Geom. L. Delehaye
Impresa Edile: Delucchi Costruzioni – Genova

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