Pnrr: i dati bresciani rilevati dal sistema lombardo sugli appalti

Si è tenuto, nel Salone d’onore della Triennale di Milano, il convegno Punto e avanti. Lo stato di attuazione del Pnrr lombardo. Occasione per presentare il primo rapporto Il mercato delle opere pubbliche per le imprese di costruzioni nelle province della Lombardia 2019-2024.

Una ricerca  voluta da Ance Lombardia e realizzata da Cresme Europa servizi. L’indagine è la prima di una serie di pubblicazioni che avrà durata pluriennale con uscite semestrali.

Ha l’obiettivo di monitorare il mercato delle opere pubbliche in Lombardia. Più nello specifico, di fornire un approfondimento su cento cantieri Pnrr, distribuiti in tutte le province e di diversa tipologia di importo, dei quali verrà seguito tutto l’iter realizzativo.

I dati

Molti sono i dati significativi contenuti nel rapporto. Dai dati rilevati dal sistema Silrop, in provincia di Brescia, nel 2023 sono state aggiudicate 402 gare per un importo di quasi 1,3 miliardi di euro.

Nei primi sei mesi del 2024, tuttavia, si osserva un rallentamento dell’espansione del mercato. Si registra un calo degli importi del 42,3% per i bandi e del 43,6% per le aggiudicazioni rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente.

La riduzione degli importi in gara è più forte rispetto al dato regionale (-32,9%) ma non al dato nazionale (-63,9%). Mentre la riduzione degli importi aggiudicati è meno forte sia rispetto al dato regionale (-58,3%) che nazionale (-64,1%).

Ribasso in calo

Altro dato significativo che emerge dallo studio è il calo del ribasso medio di gara che è passato dal 20% del 2019 all’11,5% nel 2023 e poi risalire al 15% nei primi sei mesi del 2024.

In merito alla partecipazione al mercato, le imprese bresciane negli ultimi due anni e mezzo hanno vinto il 36% delle gare, corrispondenti al 27% degli importi.

Parallelamente, nello stesso periodo, abbiamo assistito anche ad una forte riduzione dei tempi di affidamento dei lavori che sono passati da più di 5 mesi per i bandi antecedenti al 2019 a meno di 2 mesi nel primo semestre 2024.

Ance dati dei cantieri bresciani monitorati
Ance | Dati dei cantieri bresciani monitorati (Fonte: Cresme Europa Servizi da fonti varie)

Quanto conta il Pnrr

Passando agli impatti del Pnrr sul mercato delle opere pubbliche, in provincia di Brescia, la ricerca evidenzia come, nel periodo 2021-24, le opere Pnrr-Pnc (dove Pnc, ricordiamo, sono i programmi del Piano Nazionale Complementare) costituiscano il 27% del totale degli importi messi a gara, il 17% in numero, determinando una crescita delle opere medie e grandi.

In particolare, stando sul numero di opere, gli interventi di importo superiore a 1 milione passano da un numero medio annuo di 56 bandi nel triennio 2019-2021, 116 bandi nel 2022, 125 bandi nel 2023, 54 bandi nei primi sei mesi del 2024.

Con riferimento, invece, all’importo, dal 2022, con la pubblicazione di numerose gare finanziate dal Pnrr, l’incidenza degli appalti superiori a 1 milione di euro supera l’80% del valore del mercato.

I cantieri monitorati

Significativi anche i dati del monitoraggio dei 5 cantieri Pnrr bresciani che, considerati gli impegni contrattuali con le imprese, rappresentano un costo complessivo di 47,4 milioni finanziati all’82% dal Piano.

Dall’indagine emerge che per queste opere i lavori sono partiti e hanno coinvolto 14 imprese partecipanti alle gare, con in media 4 mesi di tempo tra pubblicazione del bando e aggiudicazione e quasi 5 mesi di tempo per la firma dei contratti.

Sui 5 cantieri partiti (circa 37,8 milioni l’importo in gara), in 3 i lavori procedono regolarmente. In uno si registrano rallentamenti dovuti a varianti in corso d’opera e in un altro i lavori sono stati sospesi per contenzioso.

Tiziano Pavoni presidente di Ance Lombardia
Tiziano Pavoni | Presidente Ance Lombardia

Tiziano Pavoni | Presidente di Ance Lombardia

Abbiamo voluto fortemente, insieme al Cresme, creare Silrop il sistema informativo lombardo sulla realizzazione delle opere pubbliche  per mettere a disposizione di tutti gli operatori del mercato degli appalti pubblici, uno strumento che metta a fattor comune tutti i dati di interesse per la realizzazione dei lavori di importo superiore a 150mila euro. I primi dati che emergono – prosegue Pavoni – dimostrano che le opere del Pnrr sono partite. Ora, grazie a questo strumento, potremo seguire l’andamento dei lavori e monitorare in tempo reale il manifestarsi di criticità che possono rallentarne l’esecuzione.

Massimo Angelo Deldossi presidente di Ance Brescia
Massimo Angelo Deldossi | Presidente Ance Brescia

Massimo Angelo Deldossi | Presidente di Ance Brescia

I dati che riguardano la nostra provincia sono incoraggianti. Anzitutto è estremamente positivo rilevare che i tempi di affidamento dei lavori siano diminuiti del 40%, passando da oltre 5 mesi a meno di 2.

Questo significa che è possibile snellire la burocrazia, un tema caro ad Ance Brescia e su cui lavoriamo da tempo. Vedere questi risultati ci conferma che l’efficienza delle procedure può essere migliorata, accelerando quindi i tempi di realizzazione delle opere.

Calo nel primo semestre

Dopo il boom iniziale di aggiudicazioni, assistiamo nei primi sei mesi del 2024 a una riduzione degli importi banditi e aggiudicati: si tratta di un calo fisiologico, che riflette un assestamento del mercato, soprattutto in vista del termine di rendicontazione dei progetti previsto per l’inizio del 2026.

Il dato incoraggiante del totale degli importi messi a gara dal 2021 al 2024 indica che le amministrazioni locali stanno già investendo in modo significativo, anche oltre le risorse legate al Pnrr.

Ora la vera sfida è guardare oltre il Pnrr e garantire che questo slancio non si esaurisca, ma continui a supportare la crescita e lo sviluppo del nostro territorio.

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