La realtà urbana di Los Héroes, nel municipio di Tecámac (Messico), è costituita da un insediamento a prevalenza residenziale sviluppato a partire dal 2003. Si tratta di un contesto lontano dall’immagine di città consolidata cara a noi europei, ma anche dall’universo della città americana o dalla congestione tipica delle realtà del Sud Est Asiatico.
Qui siamo di fronte a un’alienata standardizzazione, basata su un disegno unitario giocato attorno a pochi elementi essenziali ripetuti. In questo modo il tracciato di un reticolo stradale connesso alle principali vie di accesso e comunicazione, dotato di differenti gerarchie interne, permette di declinare cinque tipologie residenziali che combinate e ripetute in serie diventano la base di un tessuto ossessivamente ripetitivo in cui una dotazione di servizi di base, luoghi pubblici, spazi aperti condivisi e aree commerciali costituiscono i soli elementi di variazione.
In questo contesto si colloca la recente realizzazione firmata da Loreta Castro Reguera Mancera e José Pablo Ambrosi Cortés, fondatori dello studio TallerCapital di Città del Messico, che ha permesso di trasformare uno dei grandi assi mediani del quartiere in un parco lineare che si estende per oltre 2 chilometri di lunghezza.
L’intento di questa realizzazione è plurale e risponde in modo diverso ai caratteri e alle criticità del luogo. In prima istanza il progetto recupera uno spazio emblematico dell’atopia (spazio non facilmente definibile perché privo di un carattere specifico), che descrive questa forma urbana recente conferendo carattere, identità e varietà a uno spazio fuori controllo e lontano dalla scala umana. In secondo luogo, il nuovo sistema agisce come spazio di relazione costruendo un collegamento con gli altri due parchi lineari esistenti nella zona, generando così un insieme di cui possono beneficiare la popolazione locale, di oltre 20 mila abitanti, e quella che si mobilita dalla nuova linea Mexibus.
Un terzo punto da sottolineare è legato alla scelta progettuale adottata, che ha valorizzato la continuità, pur non rinunciando a una forma di frammentazione che ha permesso di conferire narratività a una sezione costante e monotona. Ciò avviene attraverso la disposizione di una serie di cellule programmatiche, che si generano nelle intersezioni tra nodi urbani e parco lineare: comprendono spazi inclusivi per bambini, giovani e adulti, tra cui figurano skate park, circuiti e palestre all’aperto e parchi giochi nelle aree adiacenti alle scuole.
Il progetto ha consentito, inoltre, di confermare una attenzione verso il tema della sostenibilità già sottesa alla costruzione del quartiere, mediante la disposizione di impianti per il trattamento delle acque reflue in grado di garantire la disponibilità necessaria per l’irrigazione del parco. Allo stesso modo sono disposte specie arboree endemiche della zona per migliorare le condizioni climatiche e l’abitabilità del parco.
La realizzazione risponde anche alle criticità legate alla sezione stradale e offre una soluzione che garantisce il superamento dei dislivelli che separano il parco dal piano stradale, risolvendo il problema dell’accessibilità, anche tramite l’ampliamento dei marciapiedi delle aree adiacenti e la regolamentazione delle aree di parcheggio. Sono ridotte anche le dimensioni delle corsie della strada, per rallentare il transito dei veicoli e favorire la sicurezza dei pedoni che si recano al parco da una qualsiasi delle sue intersezioni.
La prevalenza di materiale minerale non deve ingannare, facendo presupporre una carenza di attenzione al tema ambientale, ma spingere a indagare un universo in cui il verde è una presenza rara e scarsamente sostenibile, dove risolvere il delicato rapporto tra architettura, ambiente e clima comporta l’adozione di soluzioni apparentemente lontane dai canoni che appaiono scontati nel mondo occidentale.
di Andrea Oldani (da YouBuild n. 26)
LA SCHEDA
Progetto: Parque Lineal Héroes de Tecámac
Luogo: Los Heroes Tecamac – Estado de México
Committente: Secretaría de Desarrollo Agrario Territorial y Urbano. SEDATU
Progetto paesaggio: Loreta Castro Reguera Mancera, José Pablo Ambrosi Cortés con Lorena Chavez, Catalina Vega, Cesar Hernandez e Melanie Rodriguez
Area: 8.3 ha
Completamento: gennaio 2022
Investimento: 88 M pesos
Calcestruzzi: CEMEX
Costruzione: Inmobiliaria y constructora Gala
Fotografie: Rafael Gamo