Palazzo Citterio, l’allestimento che crea dialogo fra contemporaneità e storia

A Milano, nell’elegante quartiere Brera, Palazzo Citterio è uno scrigno che crea un ponte fra storia e modernità. Un ponte interno alla struttura, ma soprattutto un ponte che lega il Palazzo al resto della città.

Un tassello di una Grande Brera

Una stratificazione architettonica, culturale e di vissuto che diventa tassello di un racconto più ampio in cui contemporaneità e storia dialogano tra di loro e con la città.

Palazzo Citterio, storico palazzo settecentesco, sorge nel cuore di Milano in via Brera. Sottoposto nel corso degli anni a diversi interventi di recupero, il palazzo realizza l’idea della Grande Brera. Ossia dare vita, insieme alla Pinacoteca di Brera e alla Biblioteca Nazionale Braidense, a un polo unico delle istituzioni culturali braidensi. Ampliando allo stesso tempo gli spazi espositivi dedicati all’arte moderna e contemporanea.

Mca Palazzo Citterio Brera Sezione
Mca | Sezione

Mca – Mario Cucinella Architects ha curato l’allestimento di Palazzo Citterio per quanto riguarda due dei tre piani dell’edificio. Il piano terra, con la hall d’ingresso e la corte con il suo Padiglione in legno, e il primo piano che ospita l’esposizione delle collezioni permanenti.

L’allestimento che genera comunità

Obiettivo del progetto firmato da Mca è quello di restituire alla collettività un pezzo di città dall’alto valore culturale e sociale, simbolo di un rinnovato collegamento tra le diverse anime di Brera. Da qui la scelta di sviluppare spazi inclusivi, capaci cioè di accogliere, creare comunità e diventare espressioni di una nuova socialità.

Gli ingressi di Palazzo Citterio, al civico 12 e 14 di via Brera, entrambi aperti al pubblico, non sono quindi pensati per essere semplici luoghi di accesso. Ma diventano essi stessi spazi in cui abitare e vivere la città grazie ad allestimenti che stimolano l’aggregazione.

E al contempo incuriosiscono i visitatori sul patrimonio artistico lì custodito, come le collezioni Jesi e Vitali. In futuro, sarà possibile entrare a Palazzo Citterio anche dal cortile, collegato all’Orto Botanico di Brera, dove sarà presente un bistrot con vista sul giardino.

Mca Palazzo Citterio ©Walter Vecchio allestimento curato dall'architetto Mario Cucinella
Mca | Una delle sale della quale l’architetto Cucinella ha curato l’allestimento
Mca Palazzo Citterio Brera schizzo del tempietto
Mca | Schizzo del tempietto, il moderno padiglione in legno

Il tempietto

Collocato nella corte di Palazzo Citterio e accessibile da via Brera 12, un tempietto di forma circolare funge da punto di raccordo tra l’esterno e i vari ambienti della Grande Brera. Una componente contemporanea che dà accesso al giardino accanto all’Orto Botanico offrendo ai visitatori uno spazio coperto dove sedersi e sostare.

L’installazione dialoga con la Pinacoteca. Trae ispirazione dall’opera di Raffaello Lo sposalizio della Vergine lì esposta, e segna allo stesso tempo un’incursione verso la modernità di cui le collezioni di Palazzo Citterio sono l’emblema.

La struttura in legno, dalle linee estremamente pulite e ritmata dall’alternanza di montanti orizzontali e verticali, è progettata per essere visibile ai visitatori. Questa scelta progettuale valorizza l’estetica dell’ambiente e ne facilita l’assemblaggio e lo smontaggio direttamente in loco. All’interno, un velario pende dalla cupola, generando giochi di luce e richiamando un’atmosfera di sacralità.
Il Tempietto è stato donato da Salone del Mobile.Milano alla Pinacoteca di Brera.

La hall d’ingresso

La hall d’ingresso del Palazzo, accessibile da via Brera 14, è un altro spazio aperto alla comunità. In un ambiente completamente rinnovato, un tavolo-scultura, un oggetto organico e contemporaneo è stato concepito e disegnato per integrare allo stesso tempo le funzioni di ticketing, info point e bookshop.

Grazie alle linee curve e alle sedute incorporate, abbraccia le persone che arrivano dall’esterno. Offre un punto d’incontro e di riposo. Una progettazione polifunzionale basata sull’universal design, che ha visto l’applicazione di particolari accorgimenti progettuali.

Acciaio e legno

La struttura è caratterizzata da una parte monolitica in acciaio da cui emergono, in un contrasto di materiali, ripiani in legno che fungono da spazi di appoggio e sedute. La scelta del materiale specchiante per la base amplia visivamente i confini dello spazio da vivere, rendendolo più accogliente.

Il tavolo è inserito in un ambiente suggestivo ed è pensato anche per accompagnare le persone a scoprire la Grande Brera e le collezioni. La struttura, disposta di fronte a un grande schermo led su cui scorrono immagini di artisti digitali, assume così la forma di un anfiteatro. Dona la possibilità ai visitatori di fermarsi ad ammirare alcune opere d’arte.

Il piano nobile

Dedicato all’esposizione delle collezioni permanenti, il primo piano o piano nobile ospita le opere delle famiglie Jesi e Vitali che un tempo abitavano le due ali del Palazzo.

Un’atmosfera domestica accompagna, dunque, l’allestimento di questi spazi, con le sale adiacenti a via Brera che ospitano la collezione Jesi e quelle affacciate sul giardino interno la collezione Vitali.

Negli spazi delle due collezioni abbiamo inoltre cercato di armonizzare i colori e valorizzare l’illuminazioneApposite teche sono state disegnate dallo Studio per valorizzare alcune opere delle due collezioni e per integrarsi armoniosamente con l’architettura delle sale  affrescate.

Spazio anche alla lettura

Un dialogo tra modernità e storia che si ritrova anche nella Sala degli Specchi allestita con un tavolo espositivo che ospita reperti archeologici disposti in teche di diversa altezza a richiamare l’immagine di uno skyline urbano. Il tavolo è il risultato della combinazione di due elementi che si uniscono armoniosamente mantenendo però allo stesso tempo la capacità di esistere autonomamente.

Rievocando l’immagine dei salotti dei palazzi storici, lo Studio ha allestito al primo piano anche uno spazio lettura, dove i visitatori hanno la possibilità di fermarsi per un momento di riposo e di consulto dei libri esposti. In una stanza attigua, inoltre, è stata ricavata una libreria per l’esposizione di pergamene e libri antichi dal restauro di precedenti armadiature in legno.

Mario Cucinella Architect & founder Mca
Mario Cucinella | Architect & founder Mca

Mario Cucinella | Architect & founder Mca

Palazzo Citterio non è un edificio autonomo ma vive in stretta relazione con il contesto in cui è inserito, divenendo parte integrante di una visione più ampia: la Grande Brera, un pezzo di città dentro la città, un sistema di scoperta della bellezza che lì abita.

Con questo allestimento, caratterizzato da incursioni contemporanee che dialogano con la storia, abbiamo voluto dare forma a un nuovo modo di concepire i musei.

La sfida è quella di addomesticare questi ambienti per farli diventare spazi della quotidianità, capaci di riflettere e raccontare nuovi modi di stare insieme. Palazzo Citterio entra così nelle vite di tutti i giorni, come un luogo in cui esporsi alla bellezza ma anche in cui vivere la comunità e l’incontro.

La scheda

Cliente: Pinacoteca di Brera
Luogo: Milano
Anno: 2024
Area: 1.600 mq
Progetto: Mario Cucinella Architects
Team di progetto: Mario Cucinella
Design Leader: Donato Labella
Architect: Michela Galli
Visual Unit Manager: Alessia Monacelli
Visual Artist Specialist: Vincenzo Metafora
Realizzazione e donazione tempietto: Salone del Mobile.Milano
Donazione arredi sala lettura: Spotti Srl
Donazione corpi illuminanti tempietto e tavolo Hall: Artemide spa
Teche espositive: Goppion spa
Tavolo hall e tavolo espositivo: Officine Tamborrino
Tempietto: Way spa
Restauro boiserie: Mauro Spinelli
Porte: Vetreria Busnelli srl
Impresa appaltatrice: Fratelli Navarra
Foto: ©Walter Vecchio

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