Tra arte e architettura, Olafur Eliasson è all’Istanbul Modern

La mostra Olafur Eliasson: Your unexpected encounter, inaugurata il 7 giugno al museo Istanbul Modern, offre l’opportunità di esplorare i trent’anni di attività dell’artista e le sue tematiche centrali sino al 9 gennaio 2025.

Sponsorizzata da Eczacıbaşı Group e Vitra, include circa 40 opere, tra cui le più recenti. Nell’allestimento realizzato da Öykü Özsoy Sağnak, Nilay Dursun e Ümit Mesci, team di curatori del museo, si concentra su acqua, luce, colore, percezione, movimento, geometria e ambiente.

Eliasson sottolinea che le sue opere sono complete solo quando i visitatori interagiscono con loro e considera questa partecipazione attiva una componente fondamentale del suo lavoro.

Attraverso il processo dinamico di scoperta da parte del pubblico, i fenomeni che Eliasson presenta – in contesti o su scale differenti – spesso diventano esperienze uniche.

Cerchi colorati sono il dettaglio di un'opera di Olafur Eliasson
Dettaglio di Your unexpected encounter

Your unexpected encounter

La mostra comincia con l’installazione permanente Your unexpected journey, progettata dall’artista specificatamente per il nuovo edificio dell’Istanbul Modern. Posizionate sulla scalinata, le superfici circolari riflettenti dell’opera si affiancano agli angoli retti dell’edificio, creando la possibilità di incontri in continua evoluzione quando i visitatori salgono e scendono le scale.

Le opere di Eliasson nella Galleria delle mostre temporanee al secondo piano del museo mostrano il profondo interesse che l’artista nutre da sempre per la percezione, il colore, la luce e la geometria. Così come il suo impegno per le tematiche ambientali.

Anche se le opere, tra cui installazioni, sculture e fotografie, sono raggruppate tematicamente nel percorso espositivo, l’artista si relaziona con diversi soggetti e idee, chiarendo i rapporti e la permeabilità tra diverse discipline.

Una installazione Olafur Eliasson
Un’installazione

Dusk to dawn, Bosporus

Creata appositamente per la mostra, Dusk to dawn, Bosporus connette i visitatori con il sito museale, portando i colori cangianti del Bosforo nello spazio della galleria. L’opera è composta da pannelli di vetro soffiato e lavorato a mano posizionati in modo sfalsato su una trave di legno.

Combina l’interesse di Eliasson per le proprietà naturali del colore, della luce e dell’acqua. Offre inoltre un’anticipazione di altri esperimenti con il colore che si possono ammirare successivamente durante la mostra.

Il Bosforo visto attraverso un'opera di Olafur Eliasson
Il Bosforo visto attraverso l’opera

Sunset kaleidoscope

L’opera site-specific Sunset kaleidoscope continua ad attraversare i confini tra interno ed esterno. Guardando verso il Bosforo, la vista si trasforma con il movimento, narrando in modo unico la storia della città e lo spazio contemporaneo all’interno della mostra.

La luce e le sue proprietà effimere emergono come soggetti predominanti. Nelle opere in esposizione di Eliasson lenti, superfici riflettenti, proiezioni, vetro colorato e caleidoscopi permettono all’artista di condurre esperimenti con la percezione, lo spazio e la geometria.

Colour experiments

Parte integrante della serie ancora in divenire Colour experiments. Gli acquerelli dell’artista sono realizzati partendo dallo sviluppo di una nuova teoria del colore. Riflettono le sue produzioni lungo l’asse di acqua, ambiente e colore. La ricerca portata avanti per tutta la sua carriera da Eliasson su come percepiamo e contribuiamo a creare i nostri ambienti qui viene ulteriormente approfondita con una serie di opere d’arte che affrontano la crisi climatica.

The glacier melt series

La serie di foto The glacier melt series 1999/2019 dimostra l’incredibile velocità con cui si stanno ritirando i ghiacciai islandesi. Collega anche Istanbul con l’Islanda – un paese fondamentale per la formazione artistica di Eliasson.

Una delle opere esposte

Workshop per bambini e giovani

Come per tutte le mostre, il Dipartimento per i progetti formativi e sociali dell’Istanbul Modern organizza workshop per diverse fasce di età in relazione a Your unexpected encounter. Il negozio all’interno del museo, dove è disponibile il catalogo della mostra, propone una selezione di prodotti creativi e sostenibili ispirati dalle opere di Eliasson.

Oya Eczacıbaşı | Presidente del comitato dell’Istanbul Modern

Siamo entusiasti di far conoscere Olafur Eliasson al nostro pubblico in occasione del ventesimo anniversario del museo. Your unexpected journey, l’installazione realizzata dall’artista appositamente per l’Instabul Modern sulla scalinata principale del nuovo edificio, che ha accolto quasi un milione di visitatori dalla sua apertura e ha ricevuto numerosi premi internazionali, è stata una protagonista iconica del museo fin dal primo giorno.

Atalay Gümrah | Ceo e presidente di Eczacıbaşı Group

La mostra di Olafur Eliasson coinvolge i visitatori in un processo di scoperta dinamico. Con la sua opera affronta la sostenibilità e la crisi climatica, risvegliando le coscienze perchè sensibilizza il pubblico sulla crisi climatica. Inoltre i visitatori godranno di esperienze indimenticabili.

Da sinistra Atalay Gümrah, Oya Eczacıbaşı ed Olafur Eliasson alla presentazione della mostra Your unexpected encounter
Atalay Gümrah, Oya Eczacıbaşı ed Olafur Eliasson

Olafur Eliasson | Artista

Senza quell’incontro con Istanbul quasi trent’anni fa, non sarei diventato l’artista che sono oggi. Quindi è emozionante tornare a Istanbul, una città che significa molto per me dal punto di vista personale.

Sono particolarmente affascinato dalla posizione unica di questa città sul Bosforo. La navigazione, l’orientamento e il mare sono state tematiche fondamentali nella mia arte, ma qui assumono un significato particolare.

Öykü Özsoy Sağnak | Curatore dell’Istanbul Modern

Quando incontriamo queste opere ci rendiamo conto di realtà al di là dei nostri sensi, movimenti, delle persone attorno a noi. E soprattutto ciò che percepiamo solo attraverso gli occhi.

Per questo motivo Olafur Eliasson spesso usa l’aggettivo your quando dà il nome alle sue opere e mostre. Immaginando che avremo incontri inaspettati e sorprendenti mentre fruiamo delle sue opere.

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