Ogr Tech a Torino, le officine diventano un innovation hub

Dalla tecnologia dell’Ottocento alla tecnologia del futuro. Le Officine Grandi Riparazioni (Ogr) di Torino, dove a fine del XIX secolo si aggiustavano i primi treni italiani, sono protagoniste di una nuova grande riqualificazione, dopo due anni dalla loro rinascita come centro polifunzionale dedicato a progetti di cultura e arti performative. Il risultato è la moderna area Tech: 12 mila metri quadri di innovazione e ricerca dedicati all’imprenditoria e alla crescita di nuovi progetti creativi.

 

ogr tech spazi aperti
Le Ogr Tech rappresentano un luogo aperto, accessibile e flessibile con spazi stimolanti e complessi

 

Realizzate grazie alla Fondazione Crt, le Ogr Tech rappresentano uno dei più grandi innovation hub d’Europa, in grado però di distinguersi nel panorama internazionale per cura progettuale. L’opera ha richiesto un investimento complessivo di oltre 50 milioni di euro (provenienti dal rendimento del patrimonio) da parte della Fondazione Crt, oltre a due anni di lavoro e di sviluppo delle relazioni con istituzioni e operatori locali e internazionali. L’obiettivo? Ridare alla comunità uno spazio di eccellenza in grado di connettere Torino con il resto del mondo.

 

Spazio all’innovazione

Lo spazio pronto ad accogliere startup, scaleup, corporate nazionali e internazionali, centri di ricerca applicata dedicati a smart data e a smart mobility in partnership, è stato riqualificato valorizzando l’architettura esistente in modo innovativo e sostenibile. È stato così creato un grande luogo aperto, accessibile, che pone la persona al centro di spazi stimolanti e complessi: il progetto è stato improntato sulla flessibilità e sull’innovazione tecnologica scegliendo soluzioni personalizzate e l’utilizzo di materiali naturali.

 

postazioni smart vetro ogr
Le 499 postazioni smart sono inserite sui due piani delle campate laterali dell’edificio, in ambienti di cristallo e calamina nera

 

Il risultato è uno spazio nuovo, modulare e flessibile, dove l’architettura industriale in mattoni delle Ogr Tech si sviluppa in un ampio volume con una struttura in capriate e pilastri in ferro, con un lungo boulevard di 200 metri illuminato da grandi vetrate a 16 metri di altezza, sul quale si affacciano due campate con ambienti di cristallo e calamina nera suddivisi su due piani, nei quali sono inserite le 499 postazioni smart, con scrivanie ergonomiche a altezze regolabili e memorizzabili in stile headquarters di Google, per il massimo comfort sul lavoro.

 

architettura industriale ogr
L’architettura industriale delle Ogr Tech si sviluppa in un ampio volume con una struttura in capriate e pilastri in ferro, con un lungo boulevard di 200 metri illuminato da grandi vetrate a 16 metri di altezza

 

All’ingresso è posizionata una reception, un parallelepipedo sospeso lungo 9 metri, davanti alla quale c’è una parete di led walls disegnata con tubolari metallici derivati dai ponteggi dell’edilizia ed evidenziata dal caratteristico colore azzurro delle Ogr. Lungo tutta la navata i singoli elementi sono contraddistinti dall’utilizzo di diversi materiali tra cui il ferro e il legno, e omaggiano nei colori e nelle texture la scuola di Memphis di Ettore Sottsass e Alessandro Mendini. Negli open space modulari e flessibil sono state anche posizionate tavoli social, aree chat sofa e phone booths insonorizzate, insieme a sale riunioni, aree per il caffè e a 50 schermi a parete per la trasmissione in tempo reale delle news di canali come Bloomberg o Cnbc, oltre a contenuti e dirette streaming di eventi globali come TechCrunch Disrupt SF o Web Summit.

«Le soluzioni individuate per Ogr tengono conto della necessità di ripensare i luoghi di lavoro, ponendo l’individuo al centro di spazi stimolanti e complessi», ha dichiarato Alessia Garibaldi, architetto di Studio DC10 di Milano, che ha progettato l’interior design. «La flessibilità e l’innovazione tecnologica sono i temi su cui è stato improntato il progetto, che attraverso soluzioni personalizzate e l’utilizzo di materiali naturali, uniti al verde delle piante, ricrea un ambiente omogeneo, caldo e familiare, disegnato per i bisogni dei propri fruitori».

 

Protagonisti internazionali

Le Ogr Tech ospiteranno quattro differenti attori, in un’ottica di contaminazione positiva per la creazione di un ecosistema italiano dell’innovazione: sotto lo stesso tetto vi saranno infatti startup, scaleup e acceleratori di impresa di rilevanza globale come Techstars, basato in Colorado, per supportare la crescita del territorio e creare ponti con i principali hub europei e statunitensi. Ci saranno poi aziende corporate nazionali e internazionali impegnate in attività di ricerca e sviluppo, per avviare percorsi di open innovation, oltre a investitori e infine centri di ricerca applicata sugli smart data, con realtà di eccellenza come il Politecnico di Torino e Isi Foundation, che avvierà alle Ogr il primo centro sui Big Data per il non profit, mettendo a punto nuovi indicatori per la valutazione dell’impatto sociale in ambito filantropico.

«Ogr Tech mette insieme talenti, investimenti e un puzzle molto ampio di competenze, connettendo Torino alle eccellenze globali», dichiara il direttore generale di Ogr e segretario generale di Fondazione Crt Massimo Lapucci. «La sfida del nuovo hub internazionale dell’innovazione è aiutare l’Italia a colmare parte del gap sul Tech, catalizzando in Ogr almeno mezzo miliardo di euro di investimenti totali e 1.000 nuove start up accelerate nei prossimi vent’anni. Per farlo abbiamo voluto creare un modello di eccellenza internazionale non solo in termini progettuali ma anche sotto il profilo ambientale e architettonico. L’obiettivo è stato creare un place to be, dove poter crescere e sviluppare idee e talenti».

 

 

Sotto l’egida di Ogr Tech sono state siglate alleanze strategiche con player internazionali: in aggiunta a Techstars, con il quale si avvierà un programma di accelerazione sulla smart mobility, anche Compagnia di San Paolo e Intesa Sanpaolo Innovation Center, mentre altre importanti partnership coinvolgono Endeavor, il principale network globale no profit per scale up. Poi c’è Intesa-Gruppo IBM, che in Ogr Tech completerà il suo campus dell’innovazione italiano sull’asse Milano-Torino, puntando ad accrescere con le competenze del territorio sui temi dell’intelligenza artificiale e della blockchain per top talents, in collaborazione con il Politecnico di Torino. Infine, Talent Garden per la gestione quotidiana degli spazi delle Ogr Tech, per l’animazione della community e per la naturale connessione con gli oltre 20 campus in Europa.

Tramite Fondazione Sviluppo e Crescita Crt, è stato inoltre consolidato un legame con l’Ambasciata degli Stati Uniti in Italia e il Dipartimento di Stato americano attraverso Best (Business Exchange and Student Training), il programma bilaterale Italia-Usa, di cui le Ogr saranno la casa. L’obiettivo è la creazione di start up high-tech nel nostro Paese, dopo un periodo di formazione e training intrapreso da giovani talenti nella Silicon Valley, grazie al network internazionale in costruzione.

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