Cortexa presenta una guida per illustrare le finiture e i colori che possono essere impiegati su un sistema a cappotto, in cui vengono spiegate anche le principali caratteristiche funzionali ed estetiche da tenere in considerazione.
«Nel corso degli ultimi anni sono stati realizzati numerosi progetti con cappotto termico, sulla scorta del Superbonus in particolare. Purtroppo, non tutti i cappotti applicati possono essere considerati sistemi, ossia kit con componenti testati in combinazione tra loro, certificati e forniti come tali. Inoltre, non tutte le imprese e gli studi coinvolti erano esperti in riqualificazione con Sistemi a Cappotto. Questi fattori possono avere comportato una scelta erronea dei materiali, una progettazione e posa non a regola d’arte, che, nel tempo, potrebbero causare problematiche di tipo estetico e funzionale. La nostra guida nasce quindi con l’intento di fornire le informazioni necessarie per compiere scelte ragionate relativamente al sistema a cappotto e alle sue finiture» spiega l’ingegnere Elisabetta Pili, membro della Commissione Tecnica di Cortexa e coordinatrice del gruppo di lavoro che ha realizzato la guida. «Inoltre, la guida illustra la vasta gamma di possibilità estetiche del sistema a cappotto. Il progettista può disporre di numerosi colori, texture, materiali e della possibilità di riqualificare in modo corretto anche facciate storiche. Possiamo affermare che il sistema a cappotto non è solo efficace, ma anche versatile e bello».
Le finiture per sistemi a cappotto sono rivestimenti a spessore o appositi cicli che garantiscono specifiche prestazioni e devono essere incluse nel kit del sistema a cappotto fornito da un unico produttore, dotato di certificato ETA (Valutazione Tecnica Europea) e marcatura CE. Svolgono un ruolo di tipo estetico ma anche di protezione del sistema dagli agenti atmosferici e dalle sollecitazioni termo-igrometriche, quale il processo di gelo-disgelo.
In accordo con quanto previsto nel rapporto tecnico UNI/TR 11715, le finiture per sistemi a cappotto sono rivestimenti a spessore marcati CE secondo la UNI EN 15824, dotati di propria dichiarazione di prestazione (DoP) e realizzati con un granello guida uguale o superiore a 1,5 millimetri (per spessori di granello inferiori è necessario fare riferimento ai kit ETA dei produttori di Sistemi a Cappotto). Le principali finiture utilizzate su Sistemi a Cappotto sono di tipo acrilico, acrilsilossanico, silossanico e a base di silicati.
La guida Cortexa presenta le caratteristiche funzionali ed estetiche delle finiture, che devono:
• proteggere dalle sollecitazioni termo-igrometriche e dall’azione meccanica degli agenti esterni;
• contrastare le sollecitazioni derivanti dagli strati dei materiali sottostanti senza fessurarsi;
• possedere un basso grado d’assorbimento d’acqua;
• possedere una sufficiente permeabilità al vapore acqueo;
• mantenere la fedeltà del colore;
• evitare sollecitazioni e tensioni al Sistema;
• evitare di surriscaldarsi eccessivamente;
• contrastare efficacemente il proliferare di alghe, muffe e funghi.
Come qualsiasi altro componente del sistema a cappotto, anche la finitura deve essere inclusa nel kit fornito da un unico produttore, dotato di marcatura CE e certificato ETA. Il rivestimento di finitura ha una particolare influenza su diverse prove effettuate nei sistemi a cappotto oggetto di Valutazione Tecnica Europea (ETA). La più importante è sicuramente la “prova del muro”, o Rig test, durante la quale si misura il comportamento igrotermico del Sistema a Cappotto. Al fine di superare il test e ottenere l’ETA, il rivestimento di finitura deve garantire al Sistema la protezione dell’intonaco di base durante e a conclusione di tutti gli 85 cicli igrotermici di invecchiamento.
Per ulteriori approfondimenti è possibile scaricare la guida Cortexa dedicata alle finiture per sistema a cappotto visitando questa pagina del sito Cortexa.