Una casa al mare nel centro di San Paolo. Questa è stata la richiesta dei clienti allo studio di architettura Spbr, diretto da Angelo Bucci. Elementi principali del progetto dovevano essere una piscina, un solario e un giardino, lo spazio abitativo era marginale. Una richiesta che può sembrare assurda, ma del tutto comprensibile per una città come San Paolo: un’area metropolitana di 20 milioni di abitanti in cui si vive immersi nel traffico e, nei mesi estivi, pur distando solo un’ora dal mare, si possono passare ore bloccati nel flusso delle auto che cercano di raggiungere la costa.
Una villa per rigenerarsi dal caos cittadino
Dal 1997 la coppia di committenti abita nel quartiere esclusivo di Jardins, in un appartamento di rappresentanza che è stato ristrutturato dall’architetto e amico Joaquim Guedes. Nonostante sia considerato da molti uno degli appartamenti più chic di San Paolo, non possiede molti spazi per il relax e un contatto costante con la natura. Dal soggiorno si può giusto osservare il paesaggio del quartiere Jardim América, ispirato alle città giardino.
La nuova casa per il fine settimana è situata così vicino all’abitazione abituale dei clienti, nel prestigioso quartiere Itaim, che si caratterizza per una concentrazione arborea significativa e un’altezza massima degli edifici di 6 metri. Il progetto della casa è firmato dallo studio Spbr in collaborazione con lo studio di architettura del paesaggio Raul Pereira Associados che, fondato nel 1990, ha sviluppato negli anni un lavoro di eccellenza per quanto riguarda il disegno del paesaggio sia pubblico sia privato a diverse scale e in diverse regioni brasiliane. Tra gli altri, spiccano i progetti del giardino Palacete das Artes (ex Museo Rodin) a Salvador Bahia, la riabilitazione del giardino del Museo Ipiranga a São Paulo e le residenze studentesche a Canuanã.
L’idea alla base del progetto è quella di ripensare il proprio rapporto con la città nella quale si vive. Un nuovo modo di intravedere altri paesaggi all’interno della stessa città, proponendo una casa per il week-end in cui svagarsi e riposare seppur immersi nella giungla di pietra e «terra della pioggia» qual è San Paolo. La casa si trasforma così in un rifugio e un luogo del cuore dove potersi rigenerare dal caos cittadino senza dover viaggiare.
Massimizzare lo spazio e la luce
La casa sovverte tutti i rapporti spaziali: la vasca della piscina e il solario si trovano all’ultimo livello per sfruttare al massimo la luce del sole ed evitare l’ombra degli edifici limitrofi, lo spazio abitativo privato al livello intermedio, il giardino e lo spazio pubblico al piano terra. La dimensione degli spazi rispecchia l’importanza che le diverse zone hanno in questa casa: l’abitazione privata, infatti, è limitata a uno studio, una camera matrimoniale con un bagno e all’appartamento del custode. La parte pubblica è un open-space al piano terra totalmente aperto sul giardino per ricevere gli amici e per godersi la natura.
La struttura è pensata per massimizzare lo spazio e la luce. Il volume della piscina e quello dell’abitazione, distanti tra loro solo 1 metro, si bilanciano e sono sospesi sul giardino grazie agli elementi verticali che li separano e alle travi di grandi dimensioni che li sorreggono. Il giardino così risulta libero da ingombri e rimane permeabile alla vista.
Brasilianità e interazione con la natura
Vista dalla strada, con il suo disegno invitante e audace, la proposta architettonico-paesaggistica interrompe la monotonia delle facciate del quartiere, con un misto di foresta atlantica e architettura contemporanea. Tutto in questo edificio richiama la brasilianità: il cemento utilizzato in una versione rivisitata del brutalismo, il verde rigoglioso che rende il giardino uno vero paradiso dove dimenticarsi della città e dei suoi rumori, la pedra portuguesa, che richiama la pavimentazione dei lungomari brasiliani e il legno.
La luce, l’acqua e il vetro sono altri elementi molto importanti. L’acqua è presente in tutti e tre i livelli della costruzione e accompagna il visitatore sin dal suo ingresso coinvolgendone anche l’udito. Tutto è pensato e studiato per far penetrare la luce fino al piano terra: dalla parete inclinata della piscina alla trasparenza delle scale e delle passerelle, che collegano i due volumi strutturali. Il vetro è utilizzato per non intralciare la visuale sul giardino e per smaterializzare il volume dell’abitazione.
Nell’attraversare la casa in senso verticale si passa da un contatto più intenso con la natura a costruire un’interazione continua e sempre diversa con la città, fino a trovarsi immersi tra i tetti delle case circostanti al livello della piscina. Questa struttura innova e promuove l’integrazione tra architettura e paesaggio: il giardino, con i suoi diversi colori e forme, porta «leggerezza, luminosità e trasparenza», come dice Raul Pereira. Invita a fare un’esperienza multisensoriale con 39 specie di piante, su un’area verde totale di 190 metri quadrati.
Al piano terra, l’idea è esplorare la biodiversità e l’intensità della Foresta Atlantica, uno dei principali biomi della città di San Paolo. Quindi si inizia gradualmente ad avere un rapporto più antropizzato fino al paesaggio cittadino che si incontra all’ultimo piano. In questo attraversamento, il giardino verticale di 185 metri quadrati porta delicatezza e sorpresa, utilizzando piante come la vite di giada (in botanica è la strongylodon macrobotrys).
Il gioco compositivo tra architettura e masse verdi, in sintonia con i percorsi d’acqua, crea così un nuovo modo di essere verde tra le mura di San Paolo, che incorpora il movimento frenetico «della città che non può fermarsi» partendo da un’altra prospettiva.
di Camila Gomes Sant’Anna, Università Federale di Goiás e Chiara Scandaletti, architetto (da YouBuild n. 18)
LA SCHEDA
Committente: Gloria Kalil
Luogo: San Paolo, Stato di San Paolo (Brasile)
Progetto architettonico: Spbr arquitetos, coordinato da Angelo Bucci
Architettura del Paesaggio: Raul Pereira Arquitetos Associados
Superficie: 183 mq
Foto: Nelson Kon
Schizzi: Raul Pereira
Progettazione: 2010-2011
Realizzatone: 2013-2014
Fotografie di: Nelson Kon