Si chiama MI.CA.HO (Misericordia Cancer Hospital) ed è il nuovo ospedale oncologico situato a Trani, in Puglia. Progettato da CMR ad opera di un team multidisciplinare guidato dall’architetto Massimo Roj, il nuovo ospedale si sviluppa su una superficie complessiva di 67.000 mq dedicati alla diagnostica e alla cura d’avanguardia in campo oncologico, e mette al centro l’uomo con tutte le sue necessità e i suoi bisogni. L’umanizzazione degli spazi della diagnostica, della cura e della degenza è stato quindi uno degli obiettivi principali, a cui si è aggiunta la necessità di separare il più possibile gli ambienti privati dedicati ai pazienti da quelli più pubblici a cui hanno accesso anche parenti, accompagnatori personale non medico e fornitori. Questo nuovo ospedale è stato progetto nel rispetto dei più stringenti criteri di sostenibilità espressamente per ottenere: il livello platinum della certificazione LEED e del protocollo WELL Health & Safety e per andare verso le emissioni zero di CO2 (Net Zero Carbon).
Il progetto preliminare, commissionato da Bernardo Ilgrande, Amministratore Unico di OHPA – Operative Holding Procurement & Asset, con un investimento privato di 450 milioni di euro, verrà presentato venerdì, 24 Marzo 2023, dalle 10 alle 13, presso il Palazzo delle Arti Beltrani a Trani.
Per il cantiere sono previsti 36 mesi una volta ultimato l’iter autorizzativo. Una volta a regime, l’operatività dell’ospedale sarà operativa 24 ore su 24, sette giorni su sette, con liste d’attesa brevi e garanzia di follow up in prestazione serale e screening oncologici (anche) in notturna.
«Il progetto del nuovo ospedale oncologico di Trani, dall’esterno agli spazi interni, è pensato per creare un ambiente umano, sostenibile e sereno, nel quale tutti, dai pazienti ai familiari e al personale medico, possano sentirsi accolti e protetti. Un luogo d’eccellenza per la cura e la salute altamente innovativo, sia dal punto di vista della concezione degli spazi, che delle dotazioni tecnologiche per la diagnostica e la cura d’avanguardia. Un ospedale aderente ai criteri più stringenti in ambito di sostenibilità energetica e ambientale. Siamo molto orgogliosi di questo lavoro, un progetto importante che, con 36 mesi di cantiere, sarà possibile consegnare al meraviglioso territorio pugliese», dichiara l’architetto Massimo Roj,, Fondatore e CEO di Progetto CMR.
La nuova struttura si staglia su un podio verde che permette l’accesso pedonale all’ospedale passando attraverso un giardino fatto di piante autoctone tipiche della zona mediterranea. MI.CA.HO si articola su sei livelli, di cui uno interrato, organizzati come segue:
• Il piano interrato ospita tutti locali di servizio e i parcheggi, permettendo così di liberare la zona dedicata all’entrata principale dal traffico automobilistico privato. Oltre ai depositi per lo stoccaggio delle merci e l’isola ecologica per lo smaltimento dei rifiuti, sono previsti i magazzini, gli archivi di documenti e campioni ed una area manutenzione. A questo livello è previsto anche il servizio mortuario. Infine ci sono i parcheggi, coperti e dedicati per pubblico e personale sanitario.di cui uno interrato che ospita
• Il piano terra è invece dedicato alla diagnostica e alla terapeutica. Si tratta di un’area dotata di apparecchiature di ultima generazione, in grado di garantire un elevato standard diagnostico e di cura. In particolare si compone di un blocco operatorio costituito da 7 sale operatorie, un reparto di Terapia Intensiva post-operatoria, un’area adibita a diagnostica per immagini ,un’area dedicata ai servizi di endoscopia, una breast unit, una shock room per le emergenze in accesso, un’area per i servizi di Terapia Radiometabolica: un’area dedicata alla medicina nucleare, un’area adibita a servizi di radioterapia. A supporto delle attività previste sono organizzati i seguenti servizi: centrale di sterilizzazione; farmacia automatizzata ed informatizzata, per la gestione del farmaco monodose; Ufa, per la produzione dei farmaci antitumorali e le Nep; Laboratori per analisi cliniche e di anatomia patologica; Control rooms, per il governo interdisciplinare dei casi clinici da trattare; Area di ingegneria clinica e CED.
• Al termine di una scalinata monumentale, ombreggiata dalla fitta vegetazione del podio verde, si accede al primo piano, dedicato all’accoglienza. La zona si compone di tre aree differenti: quella riservata all’accettazione, quella adibita a servizi sanitari per out-patients (dotata di area prelievi, area consulto e banca del sangue) e infine quella dedicata alla ristorazione. Tutto il design interno è stato pensato per ridurre l’impatto emotivo tipico dell’accesso sanitario, l’intento è quello di creare ambienti confortevoli, studiati per offrire la massima accoglienza degli ospiti.
• Dal secondo piano inizia la vera parte “privata” di MICHAO. Il secondo piano è riservato al blocco degenza. Tutte le camere sono singole con un bagno privato, sono dotate di un letto per un accompagnatore e di un balcone che guarda verso il parco o verso il mare, garantendo così intimità, privacy e dando la possibilità di ri-costruire un ambiente domestico e famigliare ai pazienti.
• I piani successivi sono riservati tutti alle degenze.
È garantita la possibilità ad ogni paziente di curarsi anche all’esterno, in ambienti verdi, per questo motivo sono stati pensati giardini terapeutici e terrazze, situati dal secondo all’ultimo piano, dove è possibile ricevere terapie in un habitat sereno, respirando aria fresca e guardando il mare. Una particolare attenzione è stata data alla progettazione delle aree dedicate alla degenza e alla cura dei pazienti pediatrici dove, oltre ai giardini, sono stati predisposti spazi di gioco di ultima generazione dove per i più piccoli è possibile interagire con diversi tipi di attività, molte delle quali incentrate su stimoli creativi forniti attraverso diversi linguaggi artistici.
L’intero edificio è concepito per essere sostenibile: per sfruttare al meglio la ventilazione naturale e l’irraggiamento del sole, usa la vegetazione per mitigare gli effetti del cambiamento climatico, in modo particolare per contribuire a combattere l’effetto isola di calore e garantire benessere, una giusta quantità di ombra e di frescura per gli utenti dell’ospedale. La fascia climatica di collocazione del progetto è sfruttata appieno per la produzione di energia, in modo particolare sfruttando sistemi fotovoltaici di ultima generazione.