Marinelli (CAM): stop cessioni credito compromette la rincorsa italiana alla sostenibilità e sicurezza

Continua a far discutere il decreto del governo che blocca lo sconto in fattura e la cessione del credito d’imposta per gli interventi di recupero edilizio. Il decreto Ammazzabonus rappresenta «una battuta d’arresto sulla messa in sicurezza e sulla riqualificazione energetica della Capitale. Si trovino soluzioni condivise, anche di prospettiva, per potenziare la creazione di un patrimonio edilizio moderno ed efficiente». Con queste parole Angelo Marinelli, amministratore unico di CAM, primario operatore immobiliare nel mercato romano, commenta il recente cambio di direzione del Governo.

I bonus edilizi rappresentano infatti un elemento essenziale per spingere la sicurezza e il risparmio energetico degli edifici. Basti pensare che, secondo quanto riportato dal portale sicuropiu.it, il sistema informativo del rischio realizzato dalla Protezione civile, a Roma 1 edificio su 13, cioè l’8% delle abitazioni, è considerato ad alta vulnerabilità in caso di terremoto. Questa valutazione si basa sull’analisi probabilistica dei danni che un edificio può subire per effetto di un sisma di una data intensità che si traduce, in altri termini, in “una misura della incapacità dell’edifici, dovuta alle caratteristiche costruttive, di resistere allo scuotimento sismico.

«La fine della cessione del credito e dello sconto in fattura per misure come il sismabonus acquisti, che ha permesso a molte persone di comprare immobili ristrutturati da imprese in zone sismiche 1, 2 e 3, con miglioramento della classe di rischio, quindi maggiori garanzie strutturali in caso di sisma, è una misura che rischia di compromettere il percorso di messa in sicurezza di un patrimonio edilizio romano che risulta datato e spesso antecedente al 1970, cioè all’alba della prima normativa in materia, la legge n.64 del 2 febbraio 1974», continua Marinelli.

Le cose non vanno meglio sul fronte energetico. Considerando gli ultimi dati diffusi dall’Enea e dalla Regione, riportati nel Catasto Energetico degli Edifici, attualmente nel Lazio circa 4 palazzi ad uso residenziale su 10 si trovano nell’ultima classe di prestazione energetica.

«Il grande impulso ottenuto dal superbonus e dagli altri bonus edilizi ha permesso di rivitalizzare il comparto edilizio ma anche tutta una filiera legata ad esso, consentendo inoltre di rinnovare un patrimonio immobiliare vetusto che rischia di costarci molto di più in termini di spese energetiche senza un’adeguata azione», conclude l’amministratore unico di CAM. «Per il futuro, in attesa che le associazioni di categoria e il governo trovino delle soluzioni adeguate ai cosiddetti crediti incagliati, l’auspicio di CAM è che si possa giungere alla concretizzazione di proposte-ponte per ripristinare anche a percentuali più contenute, il sistema consolidato dello sconto in fattura e della cessione del credito, evitando di compromettere la grande rincorsa italiana alla sostenibilità e alla sicurezza».

Costituita e controllata dalla Famiglia Marinelli, con una storia che affonda le radici nel 1860, consolidata in 160 anni di attività nel settore delle costruzioni e delle infrastrutture, CAM si è affermata come primario operatore immobiliare nel mercato romano anche grazie alla scelta di seguire tutte le fasi del ciclo costruttivo. Se CAM si occupa dell’acquisizione e progettazione, MAC gestisce gli aspetti operativi ed i cantieri mentre alla Meta Media è affidata la commercializzazione degli immobili. Mission principale del Gruppo, grazie anche al ruolo di concessionaria del Comune di Roma, è la riqualificazione urbanistica di quartieri centrali degradati, realizzando immobili residenziali ed opere pubbliche. A queste attività si è affiancata nel tempo l’acquisizione, il recupero e la valorizzazione di aree destinate a parcheggi.

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