La casa progettata da Beta.Ø nel quartiere El Viso di Madrid si basa su pochi concetti essenziali. Integrazione con il contesto, open space, accentuazione del verde attraverso terrazzamenti e ottimizzazione delle prestazioni energetiche
Protagonista di questo spazio domestico è una leggera struttura sospesa. Una scala in acciaio e vetro che, come un albero, sale verso l’alto e riempie il volume di tutti e tre i piani. Attorno alla moderna scultura sono raggruppati gli ambienti che compongono la casa, divisi in spazi aperti che evitano zone morte o aree di circolazione inutili e scialbe: il fruitore può così adattarli e personalizzarli semplicemente spostando gli arredi e sistemando i mobili.
Il design privilegia l’illuminazione naturale e la ventilazione incrociata degli ambienti, dove sono applicate finiture associate all’uso industriale, che unificano gli ambienti interni ed esterni. Come i pavimenti continui in cemento e truciolato, lastre in calcestruzzo a vista, acciaio e vetro. Le finiture lisce e minimali vengono integrate da angoli domestici che incorporano mobili in legno naturale non verniciato, in grado di regalare il calore necessario al layout domestico come contrappunto alla nuda, pulita natura spaziale della casa.
Intelligenza energetica
Oltre a essere un elemento di design, la scala centrale rappresenta una spina dorsale che connette gli ambienti della casa e consente quindi la sua ventilazione verticale. Una funzione fondamentale, favorita anche dalle grandi finestre e dai due lucernai nella parte superiore dell’edificio.
Il raffrescamento dell’aria è poi garantito dal giardino irrigato, dalla piscina sul tetto e dalle lampade a sospensione piene d’acqua progettate ad hoc dallo studio Beta.Ø per dissipare il calore naturalmente. Infine, è anche l’installazione di pozzi geotermici che concorre a ottimizzare le prestazioni energetiche della casa durante tutto l’anno.
LA SCHEDA
X.Ø house
Progetto: Beta.Ø Architecture Office – www.beta-puntocero.com
Committente: privato
Luogo: Madrid, Spagna
Fine lavori: 2018
Fotografie: Imagen Subliminal e David Zarzoso