L’Inu presenta la sua proposta di legge sul governo del territorio

Una proposta di legge per la materia concorrente del governo del territorio firmata Inu che superi il vuoto di principi fondamentali e la troppo datata normativa attuale. Una proposta per dare al Paese un quadro di riferimento finalmente in sintonia con le sfide della nostra epoca.

Martedì 16 luglio l’Istituto nazionale di urbanistica presenterà in conferenza stampa al Senato la sua proposta di legge sui principi fondamentali e le norme generali per il governo del territorio e la pianificazione. L’iniziativa, in modalità di confronto, è organizzata dalla vicepresidente Anna Rossomando. Si svolgerà a partire dalle 17.00 presso la sala Caduti di Nassirya a Piazza Madama.

I partecipanti

Oltre alla vicepresidente prenderanno parte al dibattito parlamentari di maggioranza e di opposizione: Alessandro Manuel BenvenutoAndrea De PriamoAurora FloridiaSilvia FregolentAntonino Iaria, Nicola IrtoErica MazzettiDaniela Ruffino.

A presentare la proposta dell’Inu saranno il presidente Michele Talia, il coordinatore del gruppo di lavoro Carlo Alberto Barbieri con il giurista Emanuele Boscolo, la vicepresidente Carolina Giaimo, il direttore della rivista Urbanistica, Paolo Galuzzi. Interviene il deputato Roberto Morassut firmatario della Pdl Ac 283.

La proposta

L’Inu ha svolto, a partire dal suo XXXI congresso nel novembre del 2022, un percorso di lavoro ampio e partecipato per arrivare alla stesura di questa proposta di legge.

Tra le innovazioni introdotte dalla proposta dell’Istituto Nazionale di Urbanistica si ricordano:

  1. la spinta alla rigenerazione urbana e territoriale anche attraverso l’istituzione di incentivi fiscali e la creazione di un fondo nazionale apposito;
  2. la modifica della definizione e disciplina degli standard urbanistici, al fine di favorire inclusione e qualità ambientale. Inoltre per definire le dotazioni minime urbanistiche e territoriali costituenti i livelli essenziali delle prestazioni (i Lep) del governo del territorio;
  3. la messa a punto di un piano urbanistico che si basi sul principio di coerenza. E non più su quello di conformità, così da sostenere l’efficacia, la rapidità e la flessibilità dei nuovi strumenti;
  4. il ricorso alla co-pianificazione fra enti territoriali come metodo.
Michele Talia, presidente Inu, Istituto nazionale di urbanistica
Michele Talia | Presidente Inu

Michele Talia | Presidente Inu

Si tratta di un’opportunità che il nostro Paese avrebbe bisogno di raccogliere, per fare fronte a nuove sfide e necessità.

Come la transizione ecologica, la rigenerazione urbana, l’adattamento ai cambiamenti climatici, la prevenzione del rischio idrogeologico, il progressivo azzeramento del consumo di suolo.

È evidente che la legge nazionale di riferimento attualmente in vigore, che risale al 1942, è ormai del tutto inadatta. È desueta per sostenere amministratori, decisori, professionisti in un percorso di cambiamento e sostenibilità.

Un percorso che, anche nell’ambito del governo del territorio, va attuato con la necessaria efficacia. Alcune Regioni stanno già intraprendendo attraverso l’approvazione di provvedimenti coraggiosi e innovativi. È tempo che il quadro nazionale si metta al passo.

Per una nozione ampia e complessa del Governo del territorio

La proposta di legge consta di 23 articoli e assume la nozione di Governo del territorio quale “vasto insieme di funzioni fra loro interagenti” (articolo 1), che chiama in causa tutte le Istituzioni che costituiscono la Repubblica e che ne hanno la responsabilità e le competenze delle relative fondamentali attività, fra le quali soprattutto la funzione e il metodo della pianificazione e programmazione del territorio.

Da ciò discende la conseguenza per cui le competenze di Gdt sono riferite trasversalmente a tutti i soggetti del sistema istituzionale multilivello. Ne deriva che il Gdt e la pianificazione, assegnati ai diversi livelli istituzionali corrispondono alla struttura democratico-istituzionale stessa del Paese, applicando i principi di sussidiarietà, adeguatezza, differenziazione, coerenza e leale collaborazione alla pianificazione, alla formazione ed approvazione dei piani e alle loro integrate valutazioni (in primis la Vas).

Il Governo del territorio contempla così l’insieme delle attività conoscitive, valutative, regolative, di programmazione e di pianificazione, di localizzazione e attuazione degli interventi sul territorio; persegue, mediante la pianificazione e programmazione del territorio quale principale metodo e attività istituzionale multilivello a suo supporto, la tutela e la valorizzazione del territorio, la disciplina degli usi e delle trasformazioni degli immobili e degli spazi aperti e del sistema della mobilità in relazione agli obiettivi di sviluppo sostenibile, nonché alle attività di vigilanza e di controllo.

Ne consegue pertanto che la materia del Gdt ricomprende, l’urbanistica, l’edilizia, i programmi infrastrutturali, la difesa del suolo, la salvaguardia idrogeologica, la normativa antisismica e la messa in sicurezza del territorio, la pianificazione della mobilità, la cura degli interessi pubblici funzionalmente collegati a tali materie.

Le suddette attività si concretizzano attraverso atti e piani specificamente normati per competenza regionale e degli altri enti territoriali, che riconoscono le caratteristiche del territorio determinandone l’organizzazione, le potenzialità e sostenibilità di sviluppo, la rigenerazione e la trasformazione.

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