Le proposte Federcostruzioni per spingere la transizione verde e l’innovazione

Tavola rotonda | «Rigenerazione Urbana. Inclusività per le città del futuro. Valorizzare idee e progetti di città inclusive dove le famiglie e tutte le persone possano vivere in sicurezza e sviluppare i propri sogni».

Stimolare un approccio sempre più integrato e condiviso tra tutti gli attori coinvolti nelle fasi di progettazione, costruzione e gestione dell’edificio per ottimizzare il suo ciclo di vita, limitando il consumo di risorse, riducendo al minimo l’impatto ambientale e migliorando il comfort degli utenti.

Ma anche dare risposte urgenti sul fronte dell’offerta abitativa, in particolare in affitto, che sta attraversando una fase particolarmente critica soprattutto nelle grandi città.

Queste alcune delle principali sollecitazioni emerse nel corso dell’evento L’edificio al centro, promosso da Federcostruzioni (Federazione di Confindustria che riunisce le 15 sigle più rappresentative del mercato edile e delle infrastrutture) che ha messo intorno al tavolo  mondo dell’edilizia, dell’università e parlamentari di maggioranza e opposizione.

Relazione introduttiva di Paola Marone, presidente Federcostruzioni

Partendo dai numeri della produzione delle filiera italiana delle costruzioni, che nel 2023 ha toccato i 624 miliardi, in aumento del 6,9% rispetto all’anno precedente, con un incremento di 76mila occupati, che hanno raggiunto complessivamente quota 3,1 milioni.

Paola Marone | Presidente Federcostruzioni 

Paola Marone | Presidente Federcostruzioni

I dati del nostro ultimo rapporto ci dicono che la filiera delle costruzioni gioca un ruolo trainante per la crescita del Paese. Edilizia, infrastrutture, mobilità sostenibile, rigenerazione urbana sono le voci che ci vedono protagonisti all’interno del Pnrr, che rappresenta una sfida per guardare al futuro anche oltre il 2026.

Oggi però di fronte a un quadro internazionale fortemente incerto dobbiamo metterci in gioco per affrontare nuove sfide, come quella della transizione ecologica, che deve essere un’opportunità e non un limite.

Sull’energia si giocherà il futuro economico dell’Unione europea per questo serve una strategia comune.

Allo stesso modo dobbiamo creare le condizioni affinché il nostro Paese possa recuperare competitività e produttività. Se messi nelle condizioni giuste potremo fare la nostra parte per contribuire a dare al Paese case a costi accessibili, città riqualificate e sostenibili, infrastrutture moderne.

Silvia Ricci | Vicepresidente Ance

Le imprese di costruzione sono il motore del cambiamento perché mettono a contatto molteplici figure professionali in tutte le fasi di realizzazione dell’opera. Il nostro settore è in grado di orientare gli interventi verso scelte progettuali efficienti, promuovendo l’innovazione tecnologica.

Marco Nocivelli | Vicepresidente Confindustria

È necessario trovare risorse per tutta la filiera delle costruzioni, fondamentale è la collaborazione tra privati e istituzioni per investire nella transizione 5.0 e l’housing sociale.

Tiziano Pavoni | Presidente Ance Lombardia

La direttiva casa green appena approvata a livello europeo pone degli obiettivi importanti da raggiungere, siamo pronti a supportarli ma oltre agli incentivi e ai bonus serve investire nella transizione digitale.

Marco Squinzi | Vicepresidente Federchimica

Non possiamo nascondere le difficoltà e le contraddizioni dell’adeguamento della normativa europea per la riduzione delle emissioni. Per questo il mondo associativo deve fare sistema.

Tavola rotonda | «Rigenerazione Urbana. Inclusività per le città del futuro. Valorizzare idee e progetti di città inclusive dove le famiglie e tutte le persone possano vivere in sicurezza e sviluppare i propri sogni».

Dopo la relazione della presidente Paola Marone si è tenuta la tavola rotonda  «Rigenerazione Urbana. Inclusività per le città del futuro. Valorizzare idee e progetti di città inclusive dove le famiglie e tutte le persone possano vivere in sicurezza e sviluppare i propri sogni».

Moderata dal giornalista Nicola Porro, la tavola rotonda ha visto gli interventi di Fondazione Inarcassa, Assimpredil Ance e Oice. Fondazione Inarcassa ha evidenziato «come il tema della rigenerazione urbana sia un tema di filiera centrale per il futuro del settore delle costruzioni.

Gli architetti e ingegneri italiani e le loro strutture aggregate hanno tutto il know how necessario per sviluppare una progettazione di qualità che favorisca i processi di rigenerazione urbana. Siamo dunque pronti a operare in sinergia con tutte le forze politiche, sociali, economiche e produttive per contribuire alla risoluzione di problemi come il degrado urbano, la sicurezza e la vivibilità di aree e quartieri delle nostre città, gettando le basi per il loro recupero e sviluppo».

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