È in corso il convegno inaugurale dell’evento Città in scena “La città è per tutti” all’Auditorium Parco della Musica, a Roma.
Nel corso dell’evento la presidente Ance, Federica Brancaccio, ha dichiarato: «come Ance stiamo portando avanti una proposta sull’abitare che è solo uno dei tasselli della rigenerazione urbana. È qui che ci giochiamo il futuro del Paese, per questo chiediamo al Governo di dare finalmente avvio a un piano complessivo per le città. Le proposte ci sono, è arrivato il momento di metterle in pratica e passare all’azione».
Cosa deve fare l’Italia per rendere la casa accessibile?
Stefano Betti, vicepresidente Ance con delega Edilizia e territorio, ha illustrato il piano dell’associazione dei costruttori sviluppato in partnership con Confindustria. Vediamolo nelle sue linee essenziali.
Per garantire un’offerta abitativa più ampia Ance sostiene che occorre sviluppare un modello d’intervento pubblico-privato. Sotto il profilo urbanistico, è necessario procedere a implementare procedure semplificate e la valorizzazione degli immobili pubblici favorendo la partnership pubblico-privato.
Leva finanziaria va creata con il coinvolgimento di investitori istituzionali, enti pubblici, enti benefici, risparmio di prossimità e fondi d’investimento pazienti attraverso un meccanismo della garanzia pubblica.
Poi occorre attivare la leva fiscale introducendo incentivi fiscali per ridurre i costi di produzione e vendita e rendere la casa accessibile.