Lake Verea, le paparazze dell’architettura modernista

Inaugura il 2 febbraio la prima mostra personale del duo di artiste messicane Lake Verea in un museo europeo. Il Vitra Design Museum ospiterà infatti il loro progetto Paparazza Moderna che consiste nel creare ritratti poetici di case unifamiliari progettate da famosi architetti modernisti. La particolarità di Francisca Rivero-Lake e Carla Verea è quella di avvicinarsi a questi edifici come veri e propri paparazzi, spontaneamente e senza preavviso, con l’obiettivo di catturarli in un momento intimo, senza abbellimenti.

 

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Lake Verea shooting the VDL House (1932) by Richard Neutra, Silverlake, California Paparazza Moderna series, 2011–2018 ©Lake Verea

 

La prima volta in Europa

Le suggestive composizioni fotografiche di Lake Verea su edifici di Walter Gropius, Marcel Breuer, Richard Neutra, Rudolf M. Schindler, Ludwig Mies van der Rohe e Philip Johnson sono state scattate tra il 2011 e il 2018 durante i loro viaggi negli Stati Uniti. L’esposizione presso la Vitra Design Museum Gallery mostra 24 opere, tra fotografie e un video. Ciascuna delle composizioni, che Lake e Verea definiscono «ritratti architettonici», consiste in un gruppo di minimo di due fotografie fino a un massimo di dieci: le case sono trattate come personaggi viventi e offrono un’occasione giocosa per raccontare i miti che circondano i rapporti di alcuni dei più grandi architetti del XX secolo. Questa è la prima volta che Lake Verea presenta nella sua interezza il risultato del suo progetto in corso Paparazza Moderna, dove i ritratti sono raggruppati in tre capitoli, ciascuno interessato a una coppia di progettisti che le artiste descrivono come amici-nemici, poiché sono stati uniti da complicati legami professionali e personali.

 

 

Ritratti architettonici

Il primo capitolo ruota intorno al rapporto del direttore e fondatore del Bauhaus Walter Gropius (1883-1969) con il suo protetto Marcel Breuer (1902-1981). Dopo essersi conosciuti al Bauhaus di Weimar, entrambi si trasferirono negli Stati Uniti nel 1937 per insegnare alla Harvard University. Quando un ricco benefattore fornì loro i mezzi necessari e un appezzamento di terra, costruirono le loro case a poche centinaia di metri l’una dall’altra: la Gropius House (1937) in cima a una collina, la Breuer House ( 1937) ai suoi piedi. Dopo diversi progetti comuni, Gropius e Breuer hanno infine perseguito obiettivi separati.

 

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Lake Verea, Hagerty House (Walter Gropius and Marcel Breuer, 1938) Cohasset, Massachusetts Paparazza Moderna series, 2011–2018 ©Lake Verea

 

Il rapporto di lavoro tra gli architetti austriaci Richard Neutra (1892-1970) e Rudolf M. Schindler (1887-1953) è invece esplorato nel secondo capitolo. Conosciutosi a Vienna nel 1912, emigrarono negli Stati Uniti circa dieci anni dopo, con Schindler che arrivò per primo, nel 1914. Dal 1925 i due architetti e le loro famiglie vissero insieme in una casa di Los Angeles appositamente progettata da Schindler come esperimento di co-abitazione. Insieme hanno lavorato a varie commissioni, ma si sono separati dopo conflitti privati ​​e professionali. I ritratti architettonici di Lake Verea tracciano le traiettorie di Neutra e Schindler verso la pratica individuale, iniziando dalla condivisione della famosa Kings Road House (1921) di Los Angeles.

 

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Lake Verea, Lovell House (Richard Neutra, 1927-29) Silverlake, California Paparazza Moderna series, 2011–2018 ©Lake Verea

 

Il terzo capitolo si concentra sull’architetto tedesco Ludwig Mies van der Rohe (1886-1969) e Philip Johnson (1906-2005), l’unico protagonista americano della mostra, che fu al tempo stesso un critico prolifico e un curatore, nonché architetto. Johnson aveva incontrato per la prima volta Mies durante un viaggio a Berlino nel 1929 e aveva co-curato una mostra fondamentale che includeva i suoi lavori, oltre a quelli di Gropius, Neutra e Breuer, al Museum of Modern Art di New York. In seguito lasciò temporaneamente il suo incarico per studiare architettura con Gropius e Breuer alla Harvard University. Johnson e Mies avrebbero continuato a collaborare per vari progetti, il più importante dei quali è stato il Seagram Building di New York City (1956). Se Johnson abbia preso o meno spunto per la sua Glass House (1949) dal design della Farnsworth House di Mies (progettata nel 1945 e completata nel 1951), rimane tuttora oggetto di speculazioni.

 

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