Nato grazie al programma europeo Horizon 2020 per immaginare i servizi ospedalieri del futuro attraverso l’Intelligenza Artificiale e la robotica applicata, il progetto HosmartAI (Hospital Smart Development based on AI) ha un respiro internazionale.
Frutto della collaborazione di oltre 24 partners, tra cui realtà private, università e ospedali, tra le eccellenze italiane Vimar si distingue come partner tecnologico, assieme all’ospedale Irccs San Camillo di Venezia Lido, specializzato nel trattamento di malattie neurologiche.
Il progetto pilota, avviato nel 2021 all’interno della struttura sanitaria veneta, coinvolgendo 80 pazienti, ha sperimentato l’installazione di soluzioni Vimar, come il sistema connesso View Wireless, che gestisce gli accessi e la rilevazione di presenza, monitora le attività di rieducazione, garantendone la sicurezza.
Attraverso i prodotti Vimar è stato possibile raccogliere dati utili per verificare l’efficacia del metodo introdotto. Nelle stanze adibite ai trattamenti è stato installato il sistema di controllo accessi e i rilevatori di presenza con tecnologia Uwb, collegati ai macchinari per la riabilitazione.
Tali applicazioni, unite al sistema cloud e all’app View di Vimar, consentono di monitorare l’utilizzo della stanza e misurare le ore effettive di cura svolte, registrando così il percorso del paziente e fornendo dati quantitativi oltre a un registro storico del suo stato di salute.
Inoltre, i rilevatori di presenza Uwb sono stati installati nelle zone critiche, come i bagni, dove è necessario monitorare il paziente, senza lederne la privacy, per evitare cadute e permettere un tempestivo intervento; tutto il sistema è facilmente controllabile dal professionista sanitario che, attraverso lo smartphone, può ricevere notifiche in caso di caduta.
L’obiettivo, quindi, non è stato solo la raccolta di dati a fini clinici, ma anche l’introduzione di un nuovo modello organizzativo, dimostrando che, in ambito fisioterapico, il contesto e l’ambiente circostante influenzano il processo riabilitativo.
L’approccio innovativo, introdotto dal progetto, che si concluderà a maggio 2024, richiede di definire le caratteristiche dei pazienti che potranno accedere a una terapia di gruppo con device riabilitativi avanzati e basati sulla realtà virtuale; aumenta l’accesso alle cure, ovvero consente di trattare un maggior numero di persone a parità di risorse impiegate (fino al 48,1% in più di pazienti trattati nel modello in cui un fisioterapista tratta fino a 3 pazienti in gruppo), mantenendo la stessa efficacia clinica; inoltre definisce con precisione il numero dei pazienti trattati contemporaneamente, le tempistiche e i risultati, in modo tale da poter ottimizzare i trattamenti.
Con questo modello organizzativo il ruolo dell’operatore cambierà leggermente rispetto ai percorsi di cura abituali; lavorando con un gruppo più indipendente, si darà maggiore rilievo alla formazione, favorendo l’autonomia piuttosto che l’assistenza continuativa. Il paziente avrà un ruolo attivo e il confronto con altre persone, nella stessa condizione clinica, creerà un clima collaborativo, di condivisione, favorendo il processo riabilitativo.
Raccogliere informazioni basate sull’esperienza diretta di pazienti e di personale sanitario è il caposaldo del progetto HosmartAI, ed è proprio grazie a questo approccio che Vimar ha messo a disposizione le sue conoscenze nel campo della tecnologia.
La squadra composta da fisioterapisti, un project manager e da esperti ingegneri, si è mossa in totale sinergia per integrare il punto di vista tecnico di Vimar con le conoscenze cliniche del San Camillo: sono state sviluppate piattaforme di raccolta e analisi dati, con l’obiettivo di migliorare le prestazioni e la pianificazione di attività strategiche in ambito clinico, terapeutico, riabilitativo ma anche gestionale e logistico.
Nell’ottica di sviluppare prodotti appositamente pensati per le esigenze delle persone con difficoltà motorie, il progetto HosmartAI ha rivestito un ruolo fondamentale per Vimar.
La tecnologia implementata, non solo ha dimostrato la sua efficacia nel campo della riabilitazione, ma si è anche rivelata un alleato prezioso per promuovere la salute. Questo approccio allineato al concetto di Energia Positiva, che guida le azioni aziendali, ha aperto nuove prospettive nel settore.