Venerdì 25 ottobre alle 17:30, presso l’Auditorium Venier a Pasian di Prato, si terrà l’incontro pubblico di presentazione del masterplan di rigenerazione dell’ex aerocampo Udine – Campoformido coordinato da Land.
Una tappa fondamentale nel percorso di dialogo tra la società internazionale di consulenza paesaggistica guidata da Andreas Kipar e la comunità, l’amministrazione e gli stakeholder locali, con l’obiettivo di rivitalizzare questo sito iconico attraverso la sua valorizzazione storico-ambientale.
Storia, Natura, Energia e Innovazione
Sono i quattro pilastri di Udine Innovation Hub, il progetto di rigenerazione dello storico aerocampo ubicato tra i comuni di Campoformido e Pasian di Prato (Ud), promosso da Regione Friuli Venezia Giulia insieme ai progettisti del masterplan, guidati da Land con il sostegno di Kallipolis e Kroll.
L’obiettivo comune è attivare, partendo da natura e biodiversità, un hub di innovazione, uno spazio multifunzionale connesso con il territorio circostante e i comuni limitrofi. Frutto del processo partecipativo che ha coinvolto attivamente gli stakeholder e attori del territorio, il progetto coniuga innovazione e valorizzazione storico-ambientale, per trasformare un luogo ricco di storia in un laboratorio di creatività per il futuro.
Ecosistema car-free dinamico e interconnesso
Il masterplan punta a creare un ecosistema car-free dinamico e interconnesso: il boulevard dell’innovazione diventerà l’asse intorno al quale si potrà accedere ai laboratori per le start up e agli ambienti riservati alla comunità, che saranno ospitati all’interno degli hangar riqualificati. Lo spazio pubblico restituito alla collettività diventerà così un luogo di socialità, in grado di contribuire alla preservazione e valorizzazione della biodiversità dell’area, in armonia con la natura dei magredi di Campoformido.
Il commento di Andreas Kipar | Ceo di Land a capo del progetto
Una volta riqualificato, questo luogo di grande memoria storica darà nuova linfa a tutto il territorio udinese, offrendo a cittadini e visitatori un polo all’avanguardia a stretto contatto con la natura. Udine Innovation hub sarà il cuore della rete ecologica locale, con ampi spazi aperti e flessibili che favoriranno la biodiversità e la produzione di energia da fonti rinnovabili, contribuendo così allo sviluppo sostenibile e alla transizione energetica.
Il commento di Fabio Scoccimarro | Assessore regionale alla Difesa dell’ambiente
Siamo lieti di essere parte di questo straordinario percorso di rigenerazione urbana per un sito così ricco di storia e potenzialità, energia e sviluppo sostenibile. Il progetto Udine Innovation Hub rappresenta un modello virtuoso di integrazione tra natura, energia e innovazione, che incarna perfettamente la nostra visione di sostenibilità e valorizzazione del territorio.
Attraverso questo masterplan, stiamo costruendo un futuro in cui ambiente e comunità si incontrano in uno spazio di creatività e sviluppo sostenibile. Siamo orgogliosi di contribuire a questa trasformazione che porterà nuova linfa e opportunità per tutto il territorio udinese.
Snodo cruciale per le operazioni belliche della Prima guerra mondiale e luogo di nascita delle Frecce Tricolori, l’ex aerocampo supererà il suo stato attuale di incuria e degrado diventando uno spazio al servizio della comunità e del benessere delle persone, grazie a un palinsesto di attività didattiche, educative e ricreative che vedono nel volo una possibilità di rinascita.
Sperimentazioni energetiche rinnovabili
Il nucleo attivatore, collocato al centro del sito, ospiterà la nuova sede di Fvg Energia, oltre a spazi multifunzionali e a un museo dell’aviazione. Presso l’Udine Innovation Hub verranno sperimentate soluzioni energetiche rinnovabili, come coperture fotovoltaiche e campi agrivoltaici, tali da garantire la produzione di energia di 1MWp, necessaria all’insediamento di una comunità energetica rinnovabile (Cer).
L’area rigenerata, di proprietà della Regione Friuli Venezia Giulia, potrà così attrarre nuovi investitori e promuovere un modello virtuoso per la collaborazione tra pubblico e privato in un’ottica di replicabilità su tutto il territorio friulano.