«Noi imprenditori siamo qui a fare la nostra parte. Abbiamo tenacia, fiducia e ottimismo, soprattutto di fronte alla sfida di crescere in tempi complicati e nonostante le difficoltà di una transizione epocale. Oggi nessuna parte può governare da sola processi così complessi.
Dobbiamo evitare, fino ad eliminarli, scontri demagogici, poiché sono in gioco gli interessi dei cittadini e delle famiglie. Ringrazio il Presidente Giorgia Meloni di avere accettato di intervenire ai lavori dell’assemblea annuale di Confindustria. E ci conforta che nel suo Rapporto il Presidente Draghi abbia, tra l’altro, accolto quanto noi imprenditori da tempo chiediamo insieme ai nostri colleghi delle Confindustrie europee.
Per noi, lo sviluppo significa ascensore sociale. Significa rispetto dei diritti umani. E il progresso non sarà mai solo innovazione e produzione di utili, ma avanzamento civile e culturale per tutto il Nostro Paese.
Lo diciamo con determinazione, siamo una forza fondamentale per l’Italia. Grazie a tutti i colleghi imprenditori per quello che fate e quello che facciamo ogni giorno. Sono emozionato e orgoglioso di rappresentare tutti voi». Così il presidente di Confindustria all’Assemblea annuale.
Apprezzamento da Federcostruzioni
Federcostruzioni ha espresso grande apprezzamento e condivisione per la relazione del presidente di Confindustria Emanuele Orsini. Un documento che rispecchia la reale situazione dell’industria italiana con le sue luci ed ombre. e in cui si evidenziano le richieste del mondo industriale: dal caro energia con introduzione del nucleare alla necessità di semplificazione normativa, taglio cuneo fiscale e di revisione del Green Deal. Orsini infatti ha affermato: «il Green Deal é impregnato di troppi errori che hanno messo e mettono a rischio l’industria. La decarbonizzazione inseguita anche al prezzo della de-industrializzazione è una debacle».
Il commento di Paola Marone | Presidente Ferdecostruzioni
Federcostruzioni rileva la grande attenzione al sociale con la proposta di un piano casa per rispondere a un fabbisogno primario. L’idea è la costituzione di un tavolo con Ance, Anci, assicurazioni, banche, Cassa Pepositi e Prestiti, fondi immobiliari, fondi pensione per individuare le migliori formule di garanzie finanziarie per attuare progetti con “ case a costo sostenibile.
Dunque, condividiamo l’urgenza di un piano casa basato su solide basi fiscali e normative che tenga conto delle caratteristiche peculiari di metropoli, città medie e piccoli borghi. Esso rappresenta non solo una risposta alla crescente domanda sociale ma anche una spinta economica.
Forte attenzione è stata espressa, inoltre, per il capitale umano evidenziando che l’Italia è fanalino di coda per percentuali di neolaureati e neodiplomati occupati. Al contrario, si riscontra la presenza di due milioni di Neet e per la migrazione dei giovani dal Mezzogiorno.
Grande rilevanza è stata riservata nella relazione anche alle azioni da mettere in atto in ambito europeo, come sottolineato nel rapporto Draghi e già avanzate da Confindustria nel documento Fabbrica Europa. «Bisogna aumentare la produttività, competitività e comunità», queste le parole del presidente di Confindustria.