A Berlino Mitte, in un’area a pochi passi dalle sponde della Sprea caratterizzata da un tessuto edilizio misto, dove isolati residenziali eterogenei si alternano a grandi manufatti produttivi, si trova questa casa atelier completata nel 2020 su progetto di Philipp von Matt Architects.
L’edificio sorge allineato alla cortina edilizia esistente, all’interno di una porzione di terreno delimitata da un filare alberato, che filtra rispetto alla stretta via di accesso, e un piccolo giardino situato verso l’interno dell’isolato.
Abbiamo individuato due temi fondamentali per leggere questo interessante progetto. Il primo consiste nel limite di avere due facciate cieche, condizione che induce i progettisti a operare scelte progettuali divergenti lungo i lati est e ovest, in termini di rapporto tra interno ed esterno e articolazione di pianta e sezione. Il secondo, strettamente legato al primo, consiste nell’articolazione del programma funzionale, che integra spazi domestici, spazi lavorativi, e spazi espositivi e a cui corrispondono precisi trattamenti materici e relazioni con l’illuminazione naturale.
Partiamo dal piano terra, a vocazione più pubblica, che ospita ingresso e galleria espositiva. Di particolare interesse risulta la sequenza di spazi che dalla strada conduce, in un primo momento, all’androne di ingresso, dove la luce zenitale piove dall’alto, filtrata dalla disposizione delle rampe staccate dal muro perimetrale.
La scala in calcestruzzo, materiale trattato come «una pietra fuori dal tempo», domina la scena, grazie anche alla sagomatura dei primi scalini che si estendono in lunghezza verso l’ascensore. La scala, in generale, testimonia la grande cura nella definizione del dettaglio, come rivelano le connessioni tra materiali diversi e il senso di purezza che trasmettono le precise lavorazioni artigianali.
Successivamente, si accede alla stanza principale del piano terra. Una galleria laterale permette di organizzare l’esposizione delle opere d’arte a seconda delle necessità dell’artista, mentre una grande vetrata lascia entrare generosamente la luce da ovest e consente di accedere al giardino esterno, un piccolo hortus conclusus che di fatto raddoppia la superficie utile e la percezione dello spazio. In quest’ambiente dedicato all’arte, dominano finiture e tonalità neutre, delicate, mirate ad esaltare le caratteristiche delle opere.
Salendo, si accede agli ambienti domestici, caratterizzati da una sezione che articola spazi di servizio, su lato strada, e una doppia altezza nella zona giorno affacciata verso la parte interiore dell’isolato, dove una balconata amplifica il rapporto con lo spazio aperto. Qui diversi materiali, tra cui calcestruzzo, acciaio, legno, argilla, terracotta e ceramiche, sono combinati per alimentare un’insaziabile narrativa dello spazio, che si alimenta tra episodi eccezionali, come il camino caratterizzato da forme geometriche, e dialoghi tra finiture inaspettate, come i pannelli ed ante scorrevoli in canniccio accostati a piani in marmo.
Il piano notte si inserisce a livello della doppia altezza e ospita bagno condiviso tra due stanze da letto e cabine armadio dedicate. All’ultimo livello si trova l’atelier artistico, l’ambiente di lavoro definito da Philipp von Matt lo «spazio più segreto e intimo». Tornano a dominare le superfici sobrie, il calcestruzzo e l’intonaco bianco, irraggiate da luce zenitale attraverso un ampio lucernario. Le aperture, tra cui si annovera un ulteriore balcone, permettono di scorgere alcuni elementi significativi del contesto urbano, come la torre della televisione in Alexanderplatz.
La casa per artista O12 rivela, in tutti gli ambienti di cui si compone, un avvincente rapporto tra spazio architettonico e opera artistica, alternati in funzione delle necessità dettate da un programma funzionale misto. Tale felice avvicendamento emerge come tratto caratteristico e intrigante, in grado di armoniosamente coniugare usi ed esperienze dello spazio.
di Gerardo Semprebon Politecnico di Milano (da YouBuild n. 21)
LA SCHEDA
Progetto: Casa per Artista O12
Luogo: Berlino
Cliente: Privato
Architettura: Philipp von Matt Architects (Philipp von Matt, Stefano Tiracchia)
Contractor: SHELL & CORE, TBN Terminbau Niesky GmbH
Strutture: Marko Ludwig, 2B Planungsgesellschaft
Acustica: Peter Schoch, 2B Planungsgesellschaft
Impianti: Ralf Ihlefeldt, PKB Ingenieurgesellschaft
Prevenzione incendi: ABIT Ingenieure
Fornitori:
Tamponamenti: TBN Terminabau Niesky GmbH
Serramenti: Fritz Glock GmbH
Partizioni e porte: Piechotta Trockenbau GmbH
Intonaci: KAB Bau GmbH
Rivestimenti: Uwe Mtussek
Cronologia: fine lavori gennaio 2020
Superficie: 670 mq
Fotografie: Courtesy of Philipp von Matt
info: www.phvm.com