Il restauro di Palazzo Provenzali

Restauro palazzo provenzali

A seguito del sisma dell’Emilia del maggio 2012 l’intero palazzo settecentesco, le cui membrature principali risalgono a epoca precedente, sono state oggetto di significativi interventi di consolidamento finalizzati al ripristino dell’agibilità dei luoghi.

All’interno di queste fasi di lavoro sono state condotte progettazioni volte anche alla trasformazione in senso restaurativo degli spazi monumentali della scala principale e delle unità immobiliari presenti al piano nobile.

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Scalone Monumentale, recupero delle cromie originarie

Scala monumentale

La scala monumentale è stata riportata alle sue cromie originarie rinvenute per tramite dei saggi stratigrafici preliminarmente condotti, con il risultato di tonalità coerenti fra i marmi della scala e la sommità della lanterna, fra le membrature murarie verticali, quelle voltate e gli orizzontamenti, nell’unitarietà ritrovata anche grazie alla partitura definita dagli ordini classici preesistenti.

Piano nobile

Al piano nobile sono stati eseguiti molteplici interventi minuti, capaci di ripristinare gli spazi agli usi abitativi e di uno studio professionale eliminando superfetazioni incongrue, riconducendo trasformazioni più recenti alle regole spaziali del palazzo, restaurando forme e colori di portali, stucchi e volte dipinte, riqualificando i pozzi di luce interni e adeguando gli impianti delle unità immobiliari alle esigenze attuali.

L’utilizzo del legno nelle superfici orizzontali del piano nobile recupera la suggestione della pavimentazione storica più evocativa dell’epoca della costruzione. All’interno dell’abitazione principale, la scelta di essenze dalle tonalità omogenee e dalla vena non particolarmente accentuata, cerca l’accostamento armonico senza rivaleggiare, ma anzi esaltando la ricchezza dei decori verticali e soprattutto sommitali.

La finitura superiore in legno degli orizzontamenti occulta i consolidamenti e le nuove dotazioni impiantistiche, modellandosi sui dislivelli per uniformare la percezione del piano di base. Il materiale si accosta armonicamente alle preesistenze lignee quali i cassettoni decorati, gli sportelli oscuranti delle finestre e le porte dipinte.

Fregio guerciniano

Nelle sale di proprietà dell’originaria famiglia Provenzali è stato rimosso il controsoffitto posto a storica protezione del fregio guerciniano incentrato sulle leggendarie vicende di Provenco, e del solaio policromo, entrambi completamente restaurati; si è scoperta la presenza di fregio e solaio di analoga fattura anche nella stanza adiacente affacciata sull’attuale via Marcello Provenzali, probabilmente rinvenendo in questo modo l’originaria sala della musica descritta nei testi.

L’idea di base del fregio risiede nell’aver immaginato che il riverbero proveniente dal camino si ripercuotesse sulle finte statue, animandole con singolare vivacità. Il fregio è dunque indicativo della volontà dell’artista di porre in particolare risalto il problema illuministico, realizzando vistosi effetti di illusionismo scenografico.

L’intervento è stato occasione di ricerca e approfondimento sulle fasi costruttive della fabbrica, le cui particolarità e irregolarità hanno evidenziato datazioni diverse e particolarmente più antiche di quelle ricondotte alle forme settecentesche del palazzo. L’intervento ha ricevuto il premio speciale Listone Giordano per l’area Emilia-Romagna e Lombardia in occasione dei premi Inarch 2023.

La scheda

Luogo: Cento (Fe), Italia
Cliente: Famiglie Benazzi e Burzi
Anno progetto: 2018 – 2019 (progetti di variante).
Costruzione: 2019 – 2022
Superficie: 1.950 mq (corpo principale del palazzo)
Progetto: arch. Alberto Ferraresi (trasformazioni abitative)
Gruppo di progettazione: archh. Ilaria Balboni, Debora Giacomelli, Dott.ssa Federica Botti
Progetto strutturale: Mezzadringegneria srl
Progetto impiantistico: p.i. Andrea Pittureri e p.i. Alberto Montanari
Direzione lavori: arch. Alberto Ferraresi
Impresa edile: Appaltatore generale B.A. lavori edili; Completamenti edili Tre np scrl Restauri Emmequattro srls – Luigi Soligo: Red Art Conservazione e Restauro di Federica Congiu, Restauri Brandoli Matteo, Licia Tasini restauro e conservazione opere d’arte; Sdb Parquet srl; Impianti elettrici Manfredini impianti; Impianti termo-idraulici Tisa srl
Info: www.aaferraresi.com
Fotografie: ©Alberto Ferraresi, ©Nicola Palumbo, @ Michele Bonfiglio – Fotogiemmebi

di Alberto Ferraresi

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