L’Europa sta attraversando una delle crisi abitative più gravi di sempre, caratterizzata da carenza di alloggi in tutto il continente. Le nuove regolamentazioni sulla costruzione, sia a livello Ue che nazionale, hanno portato a un incremento dei costi che sono stati ulteriormente accentuati dall’inflazione, dal caro-materiali, dalla diminuzione dei terreni edificabili e dagli alti tassi di interesse.
Ci troviamo in una situazione critica che potrebbe rendere l’accesso all’abitazione un miraggio per milioni di persone, a meno di un intervento deciso e urgente da parte dell’Ue e dei governi nazionali. La Francia illustra bene i parametri di questa crisi: i prezzi delle nuove abitazioni sono saliti del 30% in tre anni, e si prevede che un calo del 30% di produzione di nuovi immobili per i prossimi due anni. Lo scenario francese riflette una realtà comune in molti paesi Ue, dove le prospettive sembrano destinate a peggiorare.
Questa crisi non riguarda solo gli edifici. Questa crisi riguarda le persone. Riguarda famiglie che faticano a trovare un posto decente dove vivere a un prezzo accessibile. Riguarda oltre 5 milioni di aziende, prevalentemente Pmi e imprese familiari, che rappresentano il 10,3% del Pil dell’Ue e impiegano 25 milioni di lavoratori il cui futuro oggi è in bilico. La domanda che dovremmo porci è: cosa stanno facendo l’Ue e gli stati membri per ridurre i costi di costruzione e aumentare l’offerta di alloggi?
Noi di Build Europe siamo la voce dei costruttori immobiliari europei a Bruxelles. La nostra missione va oltre la semplice rappresentanza: informiamo attivamente i nostri membri sulle discussioni di politica dell’Ue che potrebbero avere un impatto sul loro settore, prepariamo dettagliati impact assessment e facciamo lobbying in loro nome.
Inoltre, forniamo dati alle istituzioni dell’Ue sulle realtà specifiche del settore e assistiamo i nostri membri per una implementazione efficace delle normative europee. Un pilastro del nostro lavoro è facilitare lo scambio di buone pratiche tra i membri e garantire un dialogo regolare tra di loro.
Per questo motivo, per noi, l’accessibilità abitativa deve essere la priorità per il prossimo Parlamento e Commissione europei. Non si tratta solo di sostenere un settore cruciale per l’economia dell’Ue, ma anche di prevenire i rischi di disordini sociali e crisi economiche che una persistente difficoltà nell’accesso alle abitazioni potrebbe scatenare in Europa.
Abbiamo quindi esaminato a fondo la situazione del mercato abitativo e delineato soluzioni praticabili per migliorare l’accessibilità abitativa. Le nostre proposte sono state recentemente raccolte in un manifesto che, nelle ultime settimane, ha guadagnato il plauso e il supporto dei principali gruppi politici dell’Unione. Questo documento orienterà il nostro impegno nei prossimi anni.
Le ragioni della crisi abitativa in Europa
- Un divario crescente tra domanda e offerta, con una popolazione che aumenta più velocemente degli alloggi disponibili.
- Un incremento nei prezzi dei terreni a causa della loro minore disponibilità.
- Aumento dei costi di costruzione a causa di regole eccessive o troppo complicate, della guerra, dell’inflazione e degli alti tassi di interesse.
- Una tassazione troppo onerosa su tutto il ciclo di vita dell’immobile, dalla costruzione fino alla vendita.
Cosa devono fare l’Unione e i singoli Paesi
- Aumentare i finanziamenti per costruire di più e abbattere gli ostacoli burocratici che rallentano le nuove costruzioni.
- Rendere più semplice e veloce ottenere terreni edificabili e permessi di costruzione.
- Rivedere al ribasso la tassazione sul settore immobiliare
Nei prossimi mesi, il settore immobiliare deve impegnarsi a fondo per assicurarsi che i candidati alle elezioni europee pongano l’accessibilità abitativa al centro delle loro priorità. È fondamentale riconoscere che ci troviamo di fronte a una crisi che interessa tutta l’Europa e che richiede interventi decisi da parte dell’Ue.
In un momento così critico, restare in silenzio non è un’opzione. Il nostro Manifesto non rappresenta solo le istanze dei costruttori, ma è stato elaborato soprattutto per tutti quei cittadini che aspirano ad acquistare una casa ma che, attualmente, non possono permetterselo. Questo perchè pensiamo che, se ai cittadini non viene garantito l’accesso ad un’abitazione dignitosa, non vi può essere alcuna unione in Europa.
il commento di Federico Nahuel Lazzari
segretario generale di Build Europe