Le Pmi innovative in Italia sono una rarità. Secondo i dati del ministero delle Imprese e del Made in Italy su un totale di 4,9 milioni di Pmi solo 2.658 sono ufficialmente registrate come innovative. Rappresentano, quindi, appena lo 0,054% del tessuto imprenditoriale.
Harpaceas, azienda che opera nei settori delle costruzioni, delle infrastrutture e dell’energia fungendo da acceleratore della trasformazione digitale, ha ottenuto il riconoscimento ufficiale dal Mimit come Pmi innovativa.
Una certificazione che testimonia l’impegno concreto dell’azienda nella ricerca e nello sviluppo di soluzioni digitali avanzate.
Secondo il rapporto Istat 2024, le medie imprese consolidano gli investimenti in innovazione con un +1,2% mentre le piccole faticano a sostenere le spese in R&S riducendo gli investimenti del 5,3%.
In tale contesto, gli investimenti in Ricerca & Sviluppo di Harpaceas permettono all’azienda di raccogliere le sfide tecnologiche e ambientali più complesse, esplorando soluzioni per il settore Aec.
Harpaceas | Partner digitale per le imprese
Ricerca e innovazione continue
Quello di Harpaceas è un percorso strategico basato su investimenti mirati, partecipazione a progetti di ricerca finanziata, sviluppo di tecnologie che rispondono alle sfide del settore Aec, e promozione della qualità nel settore delle costruzioni.
Harpaceas, oltre a essere in possesso di titoli di proprietà intellettuale, concentra i propri sforzi su aree chiave quali Intelligenza Artificiale, Digital Twin e OpenBim.
Una strategia che le consente di giocare un ruolo chiave nella digitalizzazione delle costruzioni e delle infrastrutture con progetti che mettono a punto soluzioni orientate alla sicurezza e all’efficientamento energetico in chiave sostenibile.
A partire da Digitalis, realizzato insieme all’Università La Sapienza di Roma, che affronta un aspetto spesso sottovalutato ma di stretta attualità: la salubrità degli ambienti interni.
Grazie all’integrazione tra Digital Twin e sensori IoT, il progetto raccoglie e analizza parametri come qualità dell’aria e umidità trasformandoli in informazioni attivabili per migliorare il benessere degli spazi abitati. Un concetto che si lega direttamente alla crescente attenzione verso edifici intelligenti, capaci di adattarsi agli utenti e non più viceversa.
Anche Samba, progetto realizzato per la gestione degli edifici multitenant, è ripensato attraverso un sistema intelligente capace di bilanciare comfort ed efficienza energetica. Il digitale diventa così il motore che ottimizza in tempo reale riscaldamento, illuminazione e ventilazione, adattandosi dinamicamente alle esigenze degli utenti e riducendo sprechi.
Focus sulla sostenibilità
L’attenzione alla sostenibilità guida 7DeGreen, un progetto che integra il Life Cycle Assessment e un software Bim di Model & Code Checking per misurare e ridurre l’impatto ambientale degli edifici già dalla fase progettuale.
Questa prospettiva spinge il settore verso una gestione più consapevole delle risorse, evitando interventi correttivi a posteriori e favorendo scelte costruttive più strategiche.
In Mind The Bridge, svolto insieme all’Università di Genova, il concetto di Digital Twin si evolve in una piattaforma intelligente a supporto del monitoraggio di infrastrutture critiche come i ponti.
L’integrazione tra informazioni statiche, dati real-time da sensori IoT e loro rielaborazioni (anche in ottica previsionale) consente di analizzare l’infrastruttura e l’ambiente circostante con un livello di integrazione mai raggiunto prima, ottimizzando le strategie di manutenzione e riducendo il rischio di criticità improvvise.
Con ASeMP, Harpaceas applica le tecnologie digitali alla manutenzione predittiva delle strutture in acciaio, utilizzando IoT e simulazioni avanzate per monitorare il comportamento delle giunzioni e individuare anomalie prima che diventino problemi strutturali. Un’evoluzione che ribalta l’approccio tradizionale alla manutenzione, rendendolo proattivo e più efficiente.
Progetti di ampio respiro
Infine, Indicate Life, che coinvolge diversi Paesi Europei e riunisce il Politecnico di Milano, il Politecnico di Torino e l’Università di Brescia per raccogliere dati sulle emissioni di carbonio nel ciclo di vita degli edifici (Wlc) e supportare la direttiva Europea Epbd.
Harpaceas partecipa al progetto contribuendo allo sviluppo di parametri e strategie per integrare la valutazione delle emissioni nelle normative, accelerando la transizione verso un settore edilizio più sostenibile e allineato agli obiettivi climatici dell’Ue.
Attraverso questo lavoro, il know-how aziendale si evolve costantemente, aggiornando le competenze interne e formando professionisti altamente specializzati.
La spinta innovativa si traduce anche in un approccio all’interoperabilità e nella standardizzazione dei flussi di dati, garantendo una maggiore efficienza e collaborazione tra i diversi attori della filiera.
Luca Ferrari | Co-founder e Ceo Harpaceas
Luca Ferrari | Co-founder e Ceo Harpaceas
Il ruolo dell’azienda, che potremmo definire di solution integrator, si esplicita su un modello di revenue che si basa su un mix di vendita di tecnologie, servizi di consulenza e di system integrator, oltre a formazione e partecipazione a progetti di innovazione.
Questa diversificazione garantisce stabilità e crescita, rafforzata da un solido network di partnership con fornitori di software, associazioni di settore e Università.
Harpaceas agisce come un abilitatore di innovazione, guidando il settore verso la trasformazione digitale e rendendo la tecnologia un vantaggio competitivo per imprese e professionisti.