In vista della Giornata Mondiale della Sicurezza e della Salute sul Lavoro che si tiene ogni anni il 28 aprile, GSE Italia fa il punto sugli aspetti essenziali per migliorare la sicurezza sul lavoro, aspetto che nel 2022 ha visto un peggioramento rispetto all’anno precedente con un aumento degli infortuni del 28%. Secondo i dati Inail (Andamento degli infortuni sul lavoro e delle malattie professionali), il solo settore industria e servizi conta 578.340 infortuni denunciati (+24,5%).
Nel mondo dell’edilizia, così come nell’industria in generale, la sicurezza è spesso considerata un rallentamento delle attività core di un’azienda. Fin dal 2005, invece, GSE ha invece sempre creduto nella necessità di un cambiamento culturale che metta la sicurezza al centro delle attività e la trasformi quindi da obbligo a opportunità capace di generare business. Solo una corretta gestione della sicurezza nei cantieri può garantire, da una parte l’incolumità e una qualità della vita ottimale dei lavoratori e, dall’altra, una rapida e fluida esecuzione delle opere. Per fare questo, oltre a promuovere procedure ben definite, è necessario promuovere una maggiore sensibilizzazione e coinvolgimento di tutte le funzioni, dal management ai presidi in cantiere.
Filiale italiana del gruppo francese operante nel settore dell’edilizia industriale, con oltre 600 dipendenti e più di 1 miliardo di Euro di fatturato nel 2022, GSE Italia ha creato al proprio interno il Dipartimento Qualità e Sicurezza, facente parte del comitato direttivo aziendale. Sette dirigenti, coordinati da un direttore, gestiscono due missioni fondamentali: misurare il rischio in modo costante e trasmettere una formazione continua.
«Dobbiamo sempre tenere a mente che i collaboratori attivi in cantiere tendono in modo del tutto inconsapevole a sottovalutare il rischio, ingannati dalla routine con cui compiono le azioni nella loro quotidianità», afferma Sofia Lamberti, Responsabile QSM di GSE Italia. «È responsabilità del management, quindi del Dipartimento, mantenere alta l’attenzione su questo aspetto fondamentale. A livello di settore, credo sia essenziale prendere consapevolezza che è necessario adottare per ciascun dipendente, in base alla tipologia di lavoro svolto, un differente approccio comunicativo al fine di trasmettere le informazioni cruciali per condurre il lavoro in modo sicuro».
Il Dipartimento, attraverso gli HSE manager, supporta i responsabili della sicurezza in cantiere (ovvero Project Manager e Direzione di Cantiere), agendo in maniera indipendente rispetto alla parte di Construction e quindi anche dalla gerarchia finanziaria. In questo modo il Dipartimento è completamente svincolato dalle questioni finanziare e imparziale nelle valutazioni dei rischi, mantenendo invece le responsabilità operative in termini di Sicurezza in capo a chi ha il potere monetario di attuare azioni per la limitazione dei rischi in cantieri, responsabilizzando così chi si occupa direttamente delle lavorazioni in campo.
Attraverso la centralità delle operazioni e uno specifico Piano per l’Applicazione di standard e procedure (un sistema di valutazione delle prestazioni, gestione dei rischi tecnici e guida alla formazione nel settore delle costruzioni, che viene aggiornato ogni sei mesi), gestire la prevenzione e anticipare i possibili scenari problematici diventa un’attività sinergica ed efficace. È stato così possibile ottenere nel 2022 un tasso di frequenza degli infortuni pari a 4, ottimale se confrontato alla media di 12 dei competitor diretti e di 6 per le aziende di maggiori dimensioni.
Per quanto riguarda la gestione della componente umana, GSE Italia investe nei classici percorsi di formazione, oggetto di regolari investimenti e cadenzati per ogni gruppo di lavoro. Inoltre, ben il 10% del tempo di ogni giovane assunto viene destinato alle tematiche e alle soluzioni inerenti alla sicurezza. Infine, viene messo a disposizione di ogni dipendente un Vademecum sempre aggiornato contenente regole e linee guida. Durante le sessioni di formazione e gli incontri, l’esperienza acquisita viene trasmessa e condivisa con tutti, grazie all’apporto di ogni partecipante. Attraverso questo sistema GSE non si affida ad auditor esterni, ma individua i punti di debolezza e minimizza il rischio capitalizzando l’esperienza acquisita, a beneficio di tutti i lavoratori, clienti e contractors.
«Per GSE il tema della sicurezza si configura non solo come un aspetto del lavoro, ma come un pilastro centrale da cui non si può prescindere», commenta Valentino Chiarparin, Country Manager di GSE Italia. «La sicurezza è rispetto delle persone, del loro lavoro e delle loro vite ed è anche rispetto per i clienti, i contractors e i loro investimenti. Un concetto che viene espresso e ribadito pienamente nel nostro slogan, Good Health and Safety is Good Business: la sicurezza è un’opportunità di crescita per tutti».