Recupero dello stabilimento Fratelli Mutti tra tradizione e sostenibilità

Lo storico stabilimento produttivo dei Fratelli Mutti, tra Montechiarugolo, Traversetolo e Basilicanova nella provincia di Parma, dove dal 1899 avviene la lavorazione del pomodoro, torna a nuova vita grazie all’intervento dell’architetto Paolo Bedogni. L’idea progettuale, che ha condotto alla realizzazione della sede dei nuovi uffici, ha preso forma anche con il supporto di Francesco Mutti, dal 1994 amministratore delegato dell’azienda.

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Esterno Stabilimento Fratelli Tutti

Stabilimento Mutti: il progetto di recupero

Il progetto si basa sul recupero del fabbricato storico in mattoni della Fratelli Mutti, esemplare unico di archeologia industriale risalente al Settecento, ponendo al centro il rapporto fra architettura, tradizione e sostenibilità, dando forma a tematiche storiche, sociali, energetiche e paesaggistiche.

L’opera di conservazione e riconfigurazione dell’edificio mira a coniugare elementi antichi e nuovi, composti in un mosaico unitario che restituisce alla fabbrica la sua vitalità. L’addizione contemporanea in metallo e vetro risolve la valorizzazione del corpo storico, l’integrazione degli uffici attuali e il raccordo tra le diverse parti dell’azienda con luoghi d’incontro, promenade, terrazze, scale e rampe.

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Hall Stabilimento Frtelli Mutti

La hall di ingresso rappresenta uno degli ambienti più significativi di tutto l’intervento: al suo interno si concentrano le relazioni in arrivo e in partenza e i rapporti tra i territori circostanti, l’azienda e tutta la sua gente. Rievocando il pomodoro, la reception, collocata “ad arte” all’interno di un precedente spazio vuoto,  ha una forma morbida e senza spigoli, un andamento circolare  e pone particolare attenzione all’intersezione dei percorsi, che qui si intrecciano e che da qui si dipartono. Una particolare cura è stata inoltre dedicata alla progettazione degli uffici, delle sale riunioni e dei luoghi di relazione e ristoro, che aspirano a essere luoghi creativi e di lavoro di gruppo.

Le alte vetrate della hall si affacciano su un ampio giardino e permettono all’occhio di proseguire oltre, verso la pianura parmense. Le grandi vetrate tecnologiche che si sovrappongono al prospetto sud racchiudono l’edificio storico e contestualmente generano gli spazi di distribuzione orizzontali e verticali.

Gli aspetti ambientali legati al risparmio energetico e alla riduzione delle emissioni di CO2 sono stati affrontati con particolare attenzione nella progettazione impiantistica e dell’involucro, tenendo conto delle caratteristiche bioclimatiche del luogo. Grazie all’intervento l’edificio ha ottenuto prestazioni corrispondenti alla Classe energetica A.

Le ceramiche Casalgrande Padana vestono lo stabilimento Mutti

L’utilizzo del materiale ceramico ha rappresentato un valore aggiunto per il progetto di recupero dello Stabilimento Mutti, sia nella sua composizione architettonica che nella scelta delle finiture. Per l’intervento sono stati scelte le lastre di Casalgrande Padana, interpretando l’articolazione delle diverse zone funzionali mediante la ricerca dell’essenzialità in accostamento cromatico, della funzionalità, delle potenzialità espressive delle ceramiche.

Nella hall, negli uffici e dei percorsi di collegamento il piano pavimentale è stato rivestito in Pietra di Sardegna, gres fine porcellanato di tonalità chiara, valorizzando la spazialità degli ambienti e stabilendo un rapporto costante con l’involucro architettonico. Tutte le pavimentazioni degli ambienti di lavoro sono caratterizzate dalla presenza di due vani tecnici a tutta lunghezza (realizzati con tecnologia Twin System) che ospitano il passaggio degli impianti, offrendo massima flessibilità a tutte le postazioni. La Pietra di Sardegna si affianca di volta in volta ai toni caldi del mattone in cotto, al legno degli arredi, al rosso della hall e all’azzurro degli antichi scuri recuperati, realizzando in ogni ambiente un raffinato accostamento materico.

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Pietre di Sardegna

Nei servizi igienici il rivestimento parietale si carica invece dell’energia vitale del “rosso Mutti”, interpretata con le lastre di Granitoker rosso naturale, esaltate dall’accostamento cromatico con la candida tonalità degli arredi ceramici.

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Granitoker

Al primo piano, la tinta neutra della pavimentazione rivela su di sé i giochi chiaroscurali in continuo mutamento della luce naturale che si frange sulle vetrate policrome, vestendosi con le sfumature iridescenti del rosso e dell’oro, storiche cromìe della ditta Mutti.

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