Dalla progettazione architettonica a quella strutturale, dal settore impiantistico a quello meccanico, la società di ingegneria No.Do e Servizi ha trovato nell’utilizzo di Archicad della Graphisoft numerosi vantaggi per la condivisione e il coordinamento dei diversi settori dell’azienda, così da integrare tutte le componenti del progetto in maniera completa e coordinata.
“Il nostro punto di forza è stato quello di aver iniziato a lavorare per grandi compagnie petrolifere e questo ci ha permesso una grande capillarità e presenza sul territorio con tecnici e ingegneri specializzati. Oggi che abbiamo abbracciato nuovi ambiti di intervento, questa caratteristica ci permette di poter raggiungere il nostro cliente ovunque si trovi e di poter seguire i diversi cantieri lungo tutta la Penisola», racconta l’amministratore unico dell’azienda e ingegnere Carmine Guido.
La No.Do. e Servizi punta molto sul lavoro di squadra e negli anni ha messo a sistema il know-how dei diversi settori operativi, creando un processo di lavoro coordinato in ogni singolo passaggio. Per soddisfare le necessità di una progettazione collaborativa la società ha scelto la metodologia BIM con Archicad. «Archicad che ci permette di lavorare con lo stesso modello nei vari settori di competenza», afferma Claudia Guzzo, ingegnere tecnico esperto del programma. «Creiamo un modello base tridimensionale in cui riusciranno a lavorare in maniera efficiente anche tra settori di competenza diverse e possiamo presentare al cliente un modello completo con tutti i dati e le informazioni necessari».
Nel percorso di implementazione del BIM la No.Do e Servizi è stata affiancata e supportata da Tecno 3D, punto di riferimento locale Graphisoft. «Nel processo è risultato molto importante la funzionalità della classificazione degli elementi, che permette di assegnare agli elementi che compongono il progetto parametri e funzioni speciali che possono essere utilizzate da altre applicazioni per interpretare i dati presenti nel modello 3D», prosegue Guzzo.
Per l’azienda questo risulta molto importante perché ha la necessità di trasferire il modello 3D tramite il formato IFC agli altri settori, e nella procedura di esportazione le proprietà che vengono assegnate agli elementi sono trasmesse automaticamente. Inoltre la classificazione degli elementi è molto utile per la stesura del computo metrico estimativo finale.
No.Do. e Servizi utilizza molto anche Twinmotion per la visualizzazione e la presentazione dei progetti ai clienti, che hanno in questo modo la possibilità di vedere in realtà virtuale come sarà il progetto finito. La semplicità di utilizzo e la sincronizzazione istantanea con il modello 3D in Archicad offrono la possibilità di realizzare in poco tempo contenuti di grande effetto visivo.
L’utilizzo di Archicad in un processo BIM ha avuto una particolare rilevanza nell’adeguamento sismico di un capannone in Puglia. «In questo progetto siamo partiti dalle basi e dalla creazione del modello con la definizione di quella che era la struttura del fabbricato, per poi attuare le modifiche necessarie per l’adeguamento sismico», racconta l’ingegner Guzzo.
«Le fasi di rilievo e di analisi dell’esistente rivestono per noi molta importanza in quanto sono assolutamente propedeutiche alla definizione delle fasi progettuali che dovremo affrontare successivamente. In questo caso abbiamo riscontrato che per limitare il martellamento in testa tra due corpi di fabbrica dello stabilimento ad uso industriale, era necessario progettare l’inserimento di un dissipatore, di tipo fluido-viscoso, che è stato realizzato ad hoc da una ditta specializzata sulla scorta delle caratteristiche derivanti dai calcoli di progetto. L’ammortizzatore funziona sia in trazione sia in compressione e consente spostamenti lenti (variazioni termiche) mentre oppone un’adeguata resistenza a forze trasmesse ad alta velocità (sisma). Abbiamo modellato ogni singolo elemento con Archicad e il software ci è stato anche molto utile per la modellazione del profilo complesso e l’analisi delle interferenze che permettono di scoprire gli errori prima che si possa arrivare alla fase di cantiere».