Fibre Net per il progetto Constrain sperimenta sistemi efficaci per il rinforzo strutturale

Costringere la struttura di un edificio a sopportare le scosse di terremoto a beneficio, ovviamente, di chi ci abita. È la filosofia del progetto Constrain (parola che in inglese significa vincolare), a cui ha collaborato Fibre Net. Si tratta di un programma di cooperazione tra Italia-Slovenia che ha coinvolto cinque province italiane (Trieste, Udine, Pordenone, Gorizia, Venezia)  e cinque regioni slovene. Due aree, quella italiana e quella slovena, particolarmente a rischio tellurico.

fibrenet-ristruttura-crmLo studio dei danni causati dagli eventi sismici ha portato alla conclusione che ci sono diversi punti deboli caratteristici degli edifici in muratura, come il collegamento inadeguato tra elementi strutturali, la disposizione inadeguata degli elementi strutturali (in pianta e in elevazione), la resistenza inadeguata della muratura e i problemi legati alla fondazione e al suolo.

Gli edifici con connessioni inadeguate tra gli elementi strutturali tendono a scomporsi in singoli elementi in seguito alle scosse. Al contrario, se le connessioni sono adeguate, le pareti contribuiscono assieme alla resistenza sismica, mentre una debole resistenza della muratura comporta rotture dei vari elementi per disgregazione, separazione degli strati, fessurazione diagonale, scorrimento o pressoflessione.

Fibre Net, azienda friulana è specializzata, tra l’altro, in materiali e tecniche per il rinforzo degli edifici in muratura, con materiali innovativi che hanno l’obiettivo di garantire la protezione sismica. Con il progetto Constrain l’azienda ha sperimentato sistemi efficaci per consolidare gli edifici: la novità consiste nella capacità di rinforzare i volumi anche con un intervento dall’esterno. Come? Con l’applicazione del sistema Ri-Struttura, primo Crm (Composite Reinforced Mortar) ad aver ottenuto la marcatura Ce.

La tecnica è stata, ovviamente, verificata sperimentalmente. I tecnici hanno sottoposto ciclicamente ad analisi elementi murari rinforzati, con prove di tagliocompressione (maschi murari), taglio flessione (fasce di piano) e flessione fuori piano  pareti). Sono stati sottoposti a verifiche tre tipi di muratura: in pietrame a due paramenti e in mattoni a singolo e a doppio paramento. Non solo. È stato controllato un edificio in scala reale, composto da due piani fuori terra in muratura di pietra a doppio paramento per verificare l’efficacia della tecnica in condizioni reali. Il risultato è stato soddisfacente: in effetti il rinforzo ha migliorato le prestazioni antisismiche. Lo studio ha portato quindi a elaborare simulazioni numeriche sul comportamento di un edificio in muratura, per evidenziare il livello di prestazioni in funzione anti terremoto nell’ipotesi di un rinforzo applicato solo dal lato esterno delle murature perimetrali oppure su entrambi i lati delle portanti.

RI-Struttura per il rinforzo strutturale

Ri-Struttura è il sistema di rinforzo strutturale sviluppato secondo la tecnica dell’intonaco armato Crm (Composite Reinforced Mortar) che utilizza reti, connettori e angolari preformati in Gfrp (Glass Fiber Reinforced Polymer) marcati Ce e dotati di Accertamento di Equivalenza n. 9946.17-12-2020 in conformità ai requisiti previsti nel Cap. 11.1 delle Ntc 2018. Ri-Struttura si completa con malte da intonaco strutturali a base di calce o cementizie di spessore minimo 3 centimetri.

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L’intervento permette di ottenere un miglioramento strutturale omogeneo e diffuso, con elevate caratteristiche meccaniche e di duttilità e con un incremento modesto di rigidezza della struttura. L’assenza di corrosione del rinforzo garantisce un’elevata durabilità ed efficacia del sistema nel tempo e consente di mantenere bassi spessori limitando l’incremento dei carichi complessivi. Il sistema è reversibile e migliora la resistenza a taglio, a compressione e a flessione della muratura. 

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Ri-Struttura rappresenta una soluzione di facile impiego, soprattutto su edifici in muratura storica laddove è necessario un efficace intervento di consolidamento e miglioramento strutturale con modalità non invasive e compatibili spesso in condizioni operative e logistiche complesse. La leggerezza dei materiali, la disponibilità delle reti in rotoli fino a 100 m2 rende facile la movimentazione e veloce la posa che prevede l’applicazione della malta in modalità manuale o automatica in un unico strato e senza necessità di operare «fresco su fresco». Il risultato è una riduzione dei tempi e dei costi di posa e una migliore organizzazione del cantiere.

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