Federcostruzioni ritiene fondamentale la promozione dei processi di digitalizzazione, che diventano il motore per modernizzare l’intero sistema dei contratti pubblici e ciclo di vita dell’appalto. Un aspetto previsto nel nuovo Codice degli Appalti. Per fare una gara, per esempio, si risparmieranno dai sei mesi a un anno, grazie innanzitutto alla digitalizzazione delle procedure (in vigore dal gennaio 2024). Una banca dati degli appalti conterrà le informazioni relative alle imprese, una sorta di carta d’identità digitale, consultabile sempre, senza che sia necessario per chi partecipa alle gare presentare di volta in volta plichi di documentazione, con notevoli risparmi di costi e soprattutto di carta.
Federcostruzioni esprime giudizio positivo anche per quanto riguarda l’illecito professionale, che preoccupava molto l’associazione confindustriale di categoria perché, per come era previsto nella prima stesura, avrebbe comportato esclusioni praticamente senza neanche il giudizio di primo grado, colpevoli solo al terzo grado di giudizio.
Condivisibile, per l’associazione, il fatto che sia stato introdotto un meccanismo a regime, visto il caro materiali di questo periodo. Federcostruzioni ritiene necessario un ulteriore passaggio per avere uno strumento davvero soddisfacente: l’applicazione, dice il Codice deve scattare dopo il 5% e viene pagato all’80%. Federcostruzioni aveva chiesto invec che la revisione dei prezzi scattasse dopo il 2% e che venisse pagata al 90%.
Superbonus: ci sono 19 miliardi di crediti incagliati che mettono a rischio oltre 32 mila imprese e 170 mila posti di lavoro. Federcostruzioni ha sostenuto la proposta Ance di compensazione in F24, registrando con entusiasmo la disponibilità data dagli enti locali, come Regioni e Province, ad acquistare i crediti. Il Governo, invece, ha bloccato con una norma l’acquisto da parte degli enti locali dei crediti e contestualmente non ha ritenuto accettabile la proposta di Ance per motivi legati alla ragioneria di Stato. Si segnalano comunque alcune note positive, come il fatto che sia rimasta la cessione di crediti per le aree terremotate, per le barriere architettoniche, e che siano state messe a fuoco le applicazioni per chi si era già mosso prima del 16 febbraio del corrente anno.
Federcostruzioni enorme e coinvolge professionisti, imprese e famiglie.
Sull’approvazione del Codice Appalti si esprime anche Assobim, associata a Federcostruzioni. «Assobim accoglie con favore il testo approvato dal Governo, poiché la parte dedicata alla digitalizzazione è rilevante e significativa e prevede procedure per la selezione e affidamento degli operatori economici, per la gestione, la progettazione e la contabilizzazione dei servizi e delle opere». è il commento di Adriano Castagnone, presidente di Assobim.