Far viaggiare l’architettura: è la ricetta di Sean Godsell

Sean Godsell architects. St Andrews beach house

Dopo il cileno Sebastian Irarrazaval, un’altra archistar ha fatto visita a Cersaie 2017. Sul palco di «Costruire abitare pensare» è salito l’architetto australiano Sean Godsell. Assieme allo storico dell’architettura dello Iuav di Venezia, Francesco Dal Co, Godsel ha raccontato i suoi progetti e ha voluto mostrare quasi tutti i suoi lavori più importanti, riassumendo 22 anni di carriera. In particolare è più volte tornato il leit motiv del viaggiare e dell’elemento spaziale, connaturato alla vastità del continente australiano: «Nel mio Paese c’è un modo dire, quello del bush mechanics, ossia di quella che letteralmente si può tradurre come la meccanica dell’outback, lo sterminato e difficile entroterra». In questo mondo così duro e particolare occorre «sapersi arrangiare con quello che si ha, saper usare i mezzi a disposizione: questa è la sfida più grande». Come esempio di questo concetto, Godsell ha mostrato alcune sue opere realizzate in luoghi difficilmente accessibili, dove la prima difficoltà si incontra già nel trasportarvi le materie prime. Un secondo elemento emerso nella lezione è la volontà di Godsell di tentare un’ibridazione fra Est e Ovest, Europa e Asia.

Sean Godsell
Sean Godsell

Dal Co ha riassunto i capisaldi del fare architettura di Godsell, la cui cifra espressiva è stata segnata profondamente dalle sue origini. «L’Australia è una nazione enorme, che costringe al viaggio. E il viaggio è una delle componenti essenziali della formazione. Un architetto che non viaggia difficilmente può essere bravo. E Godsell ha molto viaggiato, soprattutto in Estremo Oriente e a Londra», ha spiegato Dal Co. E Godsell lo fa in un modo unico, con il rapporto fra struttura e rivestimento: «Lo scheletro e la pelle, l’interno e l’esterno, ciò che è più duraturo e protetto e ciò che è più esposto e soggetto all’invecchiamento». A ben pensare questo è uno dei temi fondanti della cultura architettonica moderna. Per Dal Co «il costruire è l’espressione del rapporto tra un’arte tessile, che ha a che fare con l’involucro, e un’arte tettonica, ossia ciò che regge e protegge». Questo dualismo è centrale nelle opere di Godsell, che «nel trattare il tema dell’involucro ha fatto tesoro della lezione delle costruzioni tradizionali della sua terra d’origine».

Sean Godsell architects. St Andrews beach house
Sean Godsell architects. St Andrews beach house

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