Lo studio londinese di architettura e design ecoLogicStudio, guidato da Claudia Pasquero e Marco Poletto, ha presentato la sua prima collezione di prodotti di design biofilico. Una collezione che ha suscitato grande interesse alla Milano Design Week di aprile che l’ha ospitata all’interno di Isola Design Festival.
Le proposte di ecoLogicStudio comprendono un purificatore d’aria biotecnologico, uno sgabello compostabile e un gioiello stampato in 3D in biomassa di micro-alghe.
PhotoSyntetica
La collezione è parte del più ampio progetto di ricerca intitolato PhotoSynthetica lanciato nel 2018 dallo studio, insieme a un consorzio accademico. Un progetto nato per contrastare gli effetti negativi del cambiamento climatico e dell’inquinamento atmosferico sul benessere urbano.
Ogni prodotto è stato studiato per combinare le possibilità offerte dal design biofilico e digitale e per implementare un modello di produzione e utilizzo circolare. La biomassa prodotta nel processo di purificazione dell’aria diventa infatti materia prima rinnovabile per la stampa 3D dello sgabello e del gioiello.
La PhotoSynthetica Collection è il culmine di cinque anni di ricerca e sviluppo, e implementa i risultati di diversi progetti recenti concepiti da ecoLogicStudio, dalla BioBombola all’Otrivin Air Lab, dall’Air Office al Tree One.
AIReactor e la prima serie di sgabelli compostabili fanno inoltre parte della collezione permanente di design del Mudac – Museo di design contemporaneo e arti applicate di Losanna (Svizzera).
Marco Poletto | ecoLogicStudio
Questa collezione nasce dal sogno di far crescere la #cittàecologica del futuro, letteralmente parlando, dalle emissioni e dalle particelle di materia inquinante della nostra attuale civiltà fossile. Più che prodotti, questi primi tre oggetti sono #strumenti che vogliono innescare un processo collettivo di #rimetabolizzazioneurbana.
AIReactor
Il nuovo purificatore d’aria biotecnologico, chiamato AIReactor, è un fotobioreattore per interni in grado di assorbire anidride carbonica e sostanze inquinanti e al contempo di ossigenare l’aria. È adatto all’ambiente domestico e ideale per gli ambienti di lavoro e per l’educazione.
AIReactor è un prodotto completamente reversibile, costituito da un numero limitato di componenti essenziali. Alla fine della loro vita possono essere riutilizzati, riciclati o compostati. Un’elegante struttura a incastro in compensato di betulla sostiene un foto-bioreattore in vetro borosilicato alto 1 metro che ospita fino a 10 litri di colture vive di micro-alghe fotosintetiche.
L’aria viene catturata dall’ambiente circostante e introdotta alla base del reattore. Le bolle d’aria salendo agitano costantemente il fluido di coltura simulando gli effetti delle onde e delle correnti marine.
Il delicato movimento mantiene a galla le cellule alghive, favorendo la fotosintesi e producendo un suono rilassante che si diffonde nello spazio circostante insieme alle nuove molecole di ossigeno.
La raccolta delle alghe è un processo semplice che può essere eseguito più volte alla settimana, collezionando fino a 7 grammi di alghe secche al giorno (un cucchiaio da tavola).
AIReactor, in media, cattura la stessa quantità di anidride carbonica di un albero maturo ed è stato progettato per un ciclo di vita neutrale dal punto di vista delle emissioni carboniche. Inoltre, il prodotto incoraggia un approccio olistico al benessere urbano.
L’aria più pulita ha benefici diretti sulla salute del sistema respiratorio, mentre una più intensa connessione simbiotica con sistemi viventi offre comprovati benefici per la salute mentale.
Grazie alla capacità metabolica delle alghe, ogni reattore può catturare diversi inquinanti atmosferici: 20 grammi di CO2 (anidride carbonica) al giorno; 0,14 microgrammi di PM2.5 per metro cubo; 0,29 microgrammi di Pm10 per metro cubo; e 0,69 microgrammi di NO2 (biossido di azoto) per metro cubo.
Sgabello compostabile
La magia di AIReactor risiede nella sua capacità di trasformare gli inquinanti e l’anidride carbonica in biomassa. Quest’ultima viene infatti convertita in bio-polimero, un importante sostituto delle mescole plastiche di origine fossile per la realizzazione di prodotti di uso quotidiano. Lo sgabello compostabile rappresenta una nuova frontiera per i bio-polimeri che sfrutta il loro potenziale, associato alla stampa 3D, per la produzione di prodotti mass customized.
Questo prodotto è il risultato di una ricerca condotta da ecoLogicStudio in collaborazione con il Synthetic Landscape Lab dell’Università di Innsbruck diretto dalla professoressa Claudia Pasquero.
In questa sperimentazione, la flessibilità intrinseca del materiale bio-polimerico è esaltata dall’esclusiva morfologia plissettata della superficie dello sgabello e dalle aperture sulla parte inferiore e superiore della seduta. Come lo stelo di una pianta, lo sgabello può flettersi e adattarsi delicatamente alla forma del corpo e al peso dell’utente, resistendo al contempo al suo carico verticale.
La combinazione di materialità bio-tecnologica e articolazione morfologica caratteristica del design digitale apre la strada a una personalizzazione praticamente infinita del prodotto, consentendo la sua distribuzione su scala globale tramite filiere produttive locali diffuse nel territorio.
Lo sgabello è disponibile in colore naturale ed è stampato in 3D con una mescola brevettata di Pla/Phb flessibile, biodegradabile e compostabile.
Anello bio-digitale
La PhotoSynthetica Collection converte molecole inquinanti in preziose risorse, e l’anello bio-digitale incarna il sogno di far crescere un gioiello dall’inquinamento Londinese. L’anello rappresenta un nuovo vivere tecnologico, progettato dall’intelligenza artificiale e coltivato in ambito bio-digitale.
Ogni anello è composto dal 30% di biomassa algale su una base di acido polilattico (Pla). Pesa 20 grammi e immagazzina il contenuto equivalente della filtrazione giornaliera di un AIReactor.
Claudia Pasquero | ecoLogicStudio
Nell’unicità di quest’oggetto possiamo riconoscere uno degli aspetti più significativi dell’evoluzione tecnologica contemporanea: la sua inevitabile convergenza con il mondo della natura vivente.
L’anello in questo senso ha un potente valore simbolico, ci invita a riorientare il nostro sistema di valori sociali condivisi e a riconoscere il valore, o persino la preziosità, lì dove ora vediamo solo polvere inquinante.