Crisi climatica e sociale: soluzioni dalla filiera dell’ambiente costruito

Viviamo in un’epoca di emergenze globali senza precedenti da cui non possiamo più nasconderci, quella climatica e quella sociale, forse le peggiori piaghe del nostro tempo, sono anche quelle su cui abbiamo più spazio di manovra per portare un cambiamento tangibile e – oggi più che mai – essenziale.

La crisi climatica, inarrestabile, si dimostra ogni giorno più violenta e porta con sé effetti che sono devastanti tanto per gli ecosistemi del pianeta quan­to per le comunità che li abitano. Comunità che, dal canto loro, sembrano aver perso la bussola del loro legame e si sgretolano con facilità, debilitate dal subdolo pugnale della solitudine, identificata come la principale causa delle pandemie di questo millennio.

In questo contesto d’urgenza, il Real Estate deve avere un ruolo attivo nella definizione di strategie che sappiano rispondere alle questioni più sfidanti del nostro tempo, mitigando l’impatto dell’uomo sull’ambiente e creando spazi dove costruire co­munità inclusive

Murale antinquinamento realizzato a Pesaro
Murale antinquinamento a Pesaro che esorta all’inclusione

Crisi climatica

Con l’aumento delle temperature globali a livelli allarmanti, gli eventi meteorologici estremi che si verificano ogni giorno e i cambiamenti nei modelli climatici che preoccupano scienziati ed esperti, la crisi climatica che stiamo attraversando è un pericolo che è ormai impossibile negare.

Secondo l’Intergovernmental Panel on Clima­te Change (Ipcc), le attività umane sono la causa principale dei cambiamenti sistemici nel clima della Terra, come evidenziato dal fatto che le emissioni di gas serra hanno raggiunto livelli senza precedenti.

Dal 2008, una media di 21,5 milioni di persone all’anno sono state sfollate da fenomeni meteoro­logici estremi – a riprova del fatto che l’inerzia di fronte a questa crisi rappresenta, tra le altre cose, una violazione dei diritti umani.

Solitudine

Parallelamente ai problemi climatici che stiamo fronteggiando, la solitudine è diventata una crisi silenziosa ma più che mai pervasiva nella società odierna. La pandemia ha esacerbato questo proble­ma, con i suoi lockdown, l’incertezza e l’isolamento tanto emotivo quanto fisico che ha portato con sé, inducendo in milioni di persone casi di ansia e di depressione.

Ma la solitudine non è solo un pro­blema sociale, e le implicazioni inoppugnabili che ha sulla salute mentale delle persone non possono essere trascurate. Gli effetti che uno stato d’animo di emarginazione può avere sul benessere di una comunità sono devastanti quanto quelli della crisi climatica.

L’importanza della connessione sociale

Vivek Murthy, nel suo libro Together, identifica la solitudine come una delle principali cause delle malattie del millennio, affermando che l’isolamento sociale può avere effetti devastanti sulla salute fisica e mentale delle persone.

Murthy sostiene che la connessione sociale è fondamentale per il benessere umano e che la solitudine può contribuire a una vasta gamma di problemi di salute, inclusi (ma non limi­tati a) disturbi cardiovascolari, depressione e ansia.

Orizzonte sostenibile per il Real Estate

Quello che il settore del Real Estate è chiamato a fare è superare il mero concetto di sostenibilità come non arrecare danno, per dare spazio a logiche legate alla creazione di valore, alla generazione di un impatto positivo a 360 gradi.

A oggi, la sostenibilità nel mercato immobiliare è sempre stata intesa come uno strumento utile a prevenire e minimizzare tutti quelli che sono gli ef­fetti negativi delle costruzioni sull’ambiente. Questa visione, tradizionale e forse ormai obsoleta, è stata superata da un bisogno molto più profondo, legato per l’appunto a un contesto che pretende sempre più valore dagli attori che vi operano, soprattutto nella generazione attiva di un ecosistema urbano migliore per l’ambiente ma anche (e soprattutto) per la qualità della vita delle persone che lo occupa.

Una progettazione proattiva

È da questa idea di progettazione intenzionale e proattiva che prende vita il concetto di proget­tazione Esg included. Integra tra le altre tec­nologie avanzate per l’efficienza energetica anche l’uso sostenibile delle risorse e la promozione della biodiversità urbana.

Il tutto reso possibile dall’uso di materiali riciclati e a basse emissioni di carbo­nio, dal concepimento di edifici che fin dal primo disegno presentano sistemi di energia rinnovabile e dalla creazione di spazi verdi urbani che possono contribuire attivamente a trasformare le città in spazi vivibili, a portata d’uomo.

Murale antinquinamento realizzato a Pesaro
Murale antinquinamento che vuole ricordare che la natura dev’essere un’alleata dell’uomo

Community investing e impact investing

È in questo contesto di intenzionalità progettua­le che strumenti come il community investing e l’impact investing giocano un ruolo fondamentale nella rigenerazione di spazi che puntano a creare un vero impatto.

Capitali per progetti che risolvono problemi

L’impact investing è un fenomeno la cui definizione può essere declinata in diversi modi a seconda della dimensione di riferimento. Così come la intende la Gsia – The Global Sustainable Investment Alliance (2019), l’Impact Investing indirizza i capitali verso progetti e imprese che risolvono problemi sociali e ambientali.

In questa definizione di investimenti a impatto sono inclusi anche i community investing, ovvero gli investimenti dove il capitale è indirizzato direttamente verso il benessere degli individui o delle comunità tradizionalmente marginali, op­pure verso imprese con un chiaro scopo sociale e ambientale.

Gli investitori in questo settore cer­cano opportunità che influenzino tangibilmente la società e l’ambiente, con scopi legati a promuovere la creazione di infrastrutture sostenibili, migliorare i servizi comunitari e incoraggiare l’empowerment economico delle popolazioni locali. Alcuni esempi di investimenti di questo tipo sono i progetti di energia rinnovabile, abitazioni a prezzi accessibili, infrastrutture verdi.

Le città diventano più inclusive

L’integrazione di questi metodi di investimento nel contesto dell’urbanistica e nello sviluppo immobi­liare rappresenta una strategia in grado di trasfor­mare attivamente la città in un luogo più inclusivo.

Tale integrazione potrebbe portare alla creazione di progetti che favoriscono la formazione di comunità coese e realmente impegnate nell’inclusione sociale: un esempio sono i progetti di housing sociale, così come i progetti legati alla creazione di spazi verdi e infrastrutture sostenibili, in grado di migliorare la qualità dell’aria, ridurre l’inquinamento acustico e fornire aree di ricreazione e socializzazione per i residenti.

Progetti Esg di Lombardini 22 e Save The Planet

Lombardini22 e Save The Planet Aps sono in prima linea nella lotta contro queste emergenze, attraverso progetti concreti nei campi della sostenibilità e del sociale: progetti che non solo affrontano le sfide am­bientali, ma promuovono anche il benessere comuni­tario come valore chiave dello sviluppo sostenibile.

City tree a Bari

Uno dei progetti più innovativi lanciati da Lom­bardini22 è il City Tree a Bari, collocato dal 2023 proprio nella piazza retrostante la stazione ferro­viaria del capoluogo pugliese. Questo progetto si posiziona tra gli interventi urbani che guardano con particolare attenzione l’ambiente e la società grazie alle installazioni di muschio che attraversano la struttura dell’albero, utili a ridurre l’inquina­mento atmosferico grazie alla capacità assorbente del muschio, che cattura le particelle inquinanti dell’aria e la Co2 e contribuisce a migliorare la salute pubblica.

City tree realizzato a Bari
City Tree realizzato a Bari
La natura aiuta l’uomo

Questo progetto, esempio pratico di come la natura viene sempre in aiuto dell’uo­mo, è stato realizzato in collaborazione con Green City Solutions, azienda pioniera nelle soluzioni di biofiltrazione per ambienti urbani, e ha portato a una riduzione del 30% delle polveri sottili Pm10 e Pm 2.5 e a una riduzione dell’isola di calore urbana di più di 2 gradi per un raggio di 6 metri. Risultato che non solo migliora la salute dei residenti ma che dimostra anche il potenziale delle tecnologie verdi nel mitigare gli effetti del cambiamento climatico su scala locale.

Murale antinquinamento Lgbt a Pesaro

A Pesaro, Lombardini22 ha collaborato con Artlane e Save The Planet per realizzare un murale antin­quinamento intitolato Il Filo d’Arianna.

Questo murale sfrutta vernici speciali che grazie alla tec­nologia della fotocatalisi assorbono gli inquinanti atmosferici, abbelliscono la città e comunicano im­portanti valori di inclusione, coesistenza e diversità, affrontando le discriminazioni contro la comunità Lgbt.

Questa iniziativa di riqualificazione urbana si fa portavoce di come l’arte sia, tra le altre cose, anche un potente strumento per la sostenibilità ambientale e l’inclusione sociale.

Murale antinquinamento realizzato a Pesaro
Murale antinquinamento realizzato a Pesaro

Impact Sottocasa nel parco Baden Powell a Milano

Impact Sottocasa nel Parco Baden Powell è un esempio di riqualificazione urbana sostenibile nella città di Milano, realizzato in stretta collaborazione con il Municipio 6 del Comune di Milano e varie as­sociazioni locali per rispondere in maniera puntuale a quelle che sono le vere esigenze della comunità.

Il progetto nasce con l’intento di trasformare l’area urbana del parco Baden Powell di Milano in uno spazio verde e vivibile, promotore della biodiversità locale nonché luogo di incontro per la comunità. L’iniziativa coinvolge attivamente i residenti locali, chiamati a prendere parte in prima persona alla ri­qualificazione dell’area.

Esempio evidente di come la riqualificazione urbana possa contribuire sia alla sostenibilità ambientale che al benessere sociale, Impact Sottocasa promuove attivamente un senso di appartenenza locale tramite l’instaurazione in­tenzionale di una comunità legata a un luogo della (e per la) comunità

Progetto di trasformazione dell'area urbana del Parco Baden Powell a Milano
Progetto di trasformazione area urbana parco Baden Powell a Milano in spazio verde vivibile
Un concorso interno

Abbiamo indetto un concorso di idee interno con l’obiettivo di riqualificare il parco Baden Powell anti­stante la nostra sede in via Lombardini 22. Rilevando tre esigenze specifiche: sicurezza, socialità e sostenibi­lità. Abbiamo cercato soluzioni progettuali innovative per rendere il parco accogliente, ospitale e funzionale.

Innescato il processo e l’entusiasmo al nostro in­terno, il passo successivo è stato aprire, contagiare, coinvolgere. Abbiamo allargato il cerchio di par­tecipazione a tutto il quartiere e alle istituzioni, tra cui il Municipio 6, tramite diverse iniziative di integrazione. Questo è il passaggio fondamentale: non vogliamo che sia un progetto di Lombardini22, ma che sia di tanti. Oggi il progetto è di 15 enti Profit e No-Profit – oltre al patrocinio di Save The Planet – e ha un nome che è una dichiarazione di appartenenza: Sottocasa.

Coinvolgere la comunità

Durante l’evoluzione di questo percorso ci siamo resi conto di quanto fosse importante l’attivazione vera e propria della comunità, del vicinato, perché partire dal basso permette di avere una visuale più concreta e pratica – ma anche più sentita e vera – di quello che è necessario fare e in che modo.

Volontari del progetto Sottocasa
Volontari del progetto Sottocasa

Abbiamo capito che coinvolgere la comunità resti­tuisce un senso di responsabilità e partecipazione che sfocia in appartenenza e radici solide, in di­sponibilità concreta e operativa per raggiungere gli obiettivi condivisi. Tante persone hanno detto la propria, hanno condiviso idee e pensieri per poter contribuire e sentire di avere una voce ascoltata e fondamentale, per un luogo che poi tutti avrebbero vissuto e sentito come casa.

Un progetto ad impatto sociale

Sottocasa è oggi un progetto di Communi­ty Investment con ownership diffusa, che ha un reale potenziale di generare un impatto sociale e ambientale positivo e misurabile. Abbracciando il processo del Community Holding, mira a uscire dalla tradizionale visione dello stakeholder, a favore di una visione in cui gli interessi sono di tutti e si costruiscono insieme.

È l’attivazione di un processo che ha, nella sua fase primordiale, la condizione imprescindibile di coinvolgere tutta la comunità di un quartiere, in modo che si senta partecipe, pro­tagonista e autrice del futuro del luogo in cui vive.

Evento Will Sottocasa - Progetto di trasformazione dell’area urbana del parco Baden Powell di Milano in uno spazio verde e vivibile
Evento Will Sottocasa

Conclusioni

Emergenze come la crisi climatica e la solitudine richiedono soluzioni innovative ma soprattutto col­laborative. Lombardini22 e Save The Planet Aps collaborano per concretizzare esempi di come il Real Estate può prendere parte al cambiamento e affrontare le sfide più urgenti della nostra contemporaneità.

Iniziative di sostenibilità e investimenti pensati per il benessere della comunità che mirano a migliorare l’ambiente costruito e promuovere l’inclusione so­ciale, ponendo al centro il benessere della comunità, fondamentale per un futuro migliore e per una pre­senza equilibrata dell’uomo sulla Terra.

di Elena Stoppioni, Esg director Lombardini22
e presidente Save The Planet Aps

Bibliografia
  • Intergovernmental Panel on Climate Change (Ipcc). “Global Warming of 1.5°C”. 2018.
  • American Psychological Association. “Stress in America 2020: A National Mental Health Crisis”. 2020.
  • Vivek Murthy, “Together: The Healing Power of Human Connection in a Sometimes Lonely World”. Harper Wave. 2020.
  • Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra). Rapporto Ambiente 2022.
  • Istituto Nazionale di Statistica (Istat). Rapporto Annuale 2021: la situazione del Paese.
  • Green City Solutions. City Tree Project: Technical Report 2021.

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