Intervista a Luca Di Gianatale, responsabile marketing e comunicazione Cordivari
Qual è la novità più importante che avete presentato a Mce e a quale tipologia di cliente si rivolge?
La novità più importante riguarda i nuovi impianti solari termici con pompa di calore monoblocco, che abbiamo immesso sul mercato all’inizio di quest’anno. Si tratta di applicazioni residenziali per la produzione di acqua calda sanitaria per il riscaldamento e il raffrescamento estivo, proposte in pacchetti completi, già pronti per l’installazione, che vanno dalla centrale termica fino al terminale ventilconvettore. Quindi soluzioni chiavi in mano rivolte all’utenza domestica.
Per questa tipologia di prodotti vi rivolgete all’installatore o vi appoggiate ai distributori?
Questi prodotti arrivano sul mercato sempre attraverso i distributori di materiale termoidraulico e le rivendite edili. All’installatore e al progettista offriamo tutto il supporto necessario in termini di prevendita e postvendita attraverso i nostri centri assistenza, oltre a offrire il primo avviamento gratuito di tutti gli impianti.
Che tipo di competenze sono necessarie per trattare i prodotti termoidraulici?
È necessario conoscere le esigenze impiantistiche e termiche degli edifici per individuare le giuste soluzioni da proporre. Da diversi anni la nostra azienda organizza incontri di formazione rivolti anche ai rivenditori, per supportarli a livello tecnico. I corsi si tengono sia presso la nostra sede che presso i punti vendita, e ultimamente anche on-line.
Com’è andato il 2020 e come sta andando il 2021?
Il 2020 è stato un anno molto difficile. Abbiamo perso due mesi di fatturato, anche se da maggio in poi abbiamo recuperato tanto da chiudere l’anno solo in leggera flessione. Il 2021, invece, sembra partito in forte crescita, quindi ci aspettiamo un anno assolutamente positivo, con un incremento a due cifre.
Che cosa vi ha convinto a partecipare all’edizione Mce Digital?
Per Cordivari gli eventi fieristici sono un momento imprescindibile di condivisione e crescita, in cui mostrare al mercato le novità e incontrare fornitori, clienti e stakeholder. Da oltre 30 anni partecipiamo a fiere nazionali e internazionali e abbiamo voluto rinnovare la partecipazione a Mce, aderendo anche a questo format digitale. Crediamo molto in questa manifestazione, a maggior ragione in un momento di difficoltà come quello che stiamo vivendo a causa del covid, abbiamo voluto esserci e non tirarci indietro.
È la prima fiera in edizione digitale a cui partecipate?
No, è la seconda esperienza. Abbiamo partecipato all’Ish di Francoforte ed è andata abbastanza bene. Certo, la fiera è qualcosa di molto diverso, ma penso che il digitale possa in qualche modo arricchirci quando si tornerà in presenza.
Come saranno le fiere una volta superata l’emergenza covid?
Sicuramente ci sarà una commistione tra evento in presenza e piattaforma online. Gli strumenti digitali possono aiutare ad approfondire alcuni aspetti o dare l’opportunità anche a chi non ha avuto modo di farlo presso lo stand di mettersi in contatto con l’azienda. Credo che in futuro torneremo a incontrarci fisicamente come abbiamo sempre fatto, magari focalizzandoci di più sulle cose importanti, e meno sugli aspetti di contorno.