I documenti elettronici utilizzati per atti ufficiali, fisco compreso, devono avere il bollino blu, cioè costituire un valore probatorio. Un aspetto che, per molti professionisti, o per piccole società come la maggior parte di quelle che si occupano di progettazione, può rivelarsi uno scoglio. Ecco perché Qonto ha deciso di introdurre (per primo) la certificazione con valore probatorio delle ricevute digitalizzate: una soluzione che elimina ogni giustificativo di spesa cartaceo e assegna valore legale agli scontrini registrati su computer, tablet o smartphone.
Qonto offre un conto business online intuitivo a cui si sommano funzionalità su misura per le PMI e servizi complementari: una soluzione finanziaria che semplifica l’operatività dell’impresa a 360 gradi. Fondato in Francia nel 2016 da due giovani imprenditori, Alexandre Prot e Steve Anavi, conta oggi su 150 mila clienti, con 22 miliardi di euro di transazioni gestite nel 2020.
Il nuovo servizio di Qonto prevede la certificazione e l’archiviazione dei giustificativi di spesa, caricati sulla relativa app, disponibile sia in versione web che mobile, e allegati digitalmente alle transazioni. Il servizio offre così l’opportunità di eliminare definitivamente gli scontrini cartacei e libera dall’obbligo di raccogliere e conservare centinaia di ricevute. Il tutto nel pieno rispetto della normativa fiscale vigente.
Il procedimento è abbastanza semplice: tramite una firma elettronica e un timbro digitale generati automaticamente, assieme a data e ora esatta dell’operazione, Qonto rilascia la certificazione probatoria per ogni copia digitale della ricevuta conforme all’originale. Il documento è poi memorizzato e conservato senza limiti temporali e in modo sicuro, in conformità con il regolamento europeo eIdas.
Al momento Qonto è il primo servizio finanziario in Italia a offrire la certificazione con valore probatorio per i giustificativi di spesa digitalizzati, strumento che aiuta professionisti e piccole società ad affrontare il processo di digital transformation, accelerato dall’emergenza pandemica. La certificazione con valore probatorio, associata alla dematerializzazione delle note spese già in uso da Qonto, consente infatti alle aziende anche una semplificazione della gestione contabile e, quindi, un maggior risparmio di tempo.
«Il 2020 ha dimostrato in modo inconfutabile quanto la digitalizzazione sia per le Pmi fondamentale non solo per garantire una maggiore competitività di medio-lungo periodo, ma anche per un tema di vera e propria sopravvivenza nel breve periodo. In Qonto abbiamo a cuore la crescita delle imprese e lavoriamo con l’obiettivo di sostenerle, dotandole di strumenti digitali per la gestione delle finanze aziendali in incessante evoluzione e studiati per generare un grado di flessibilità ed efficienza sempre crescente», spiega Mariano Spalletti, country manager di Qonto
Italia.
«Comprendiamo meglio di chiunque altro il valore che il tempo riveste per un’azienda, ed è per questo che per primi abbiamo sviluppato il servizio di certificazione e archiviazione dei giustificativi di spesa digitalizzati. Con questa nuova funzionalità guidiamo le organizzazioni a cogliere i vantaggi della digitalizzazione, aiutandole a snellire i processi amministrativi e a focalizzarsi sulla produzione di valore».