L‘incendio della Grenfell Tower di Londra il 14 giugno 2017 è stato un grave incidente che ha portato a riflettere sull’importanza della prevenzione antincendio, anche a partire dalle caratteristiche dei materiali utilizzati nelle costruzioni. Da quel fatale avvenimento, infatti, i Paesi membri dell’Unione Europea stanno legiferando per normare il comportamento al fuoco di facciata degli edifici, e alcuni di essi, come Francia, Regno Unito, Germania, Ungheria, Svezia, già all’inizio del 2020 hanno reso operative queste norme a cui presto tutti si dovranno adeguare.
Prendiamo l’esempio della Francia che dal 1° gennaio 2020 ha reso obbligatorio il superamento della prova Lepir 2 (2-level real-fire test setup) secondo il French Technical Specification 249 (IT249). Questa prova è volta a valutare la propagazione dell’incendio all’esterno delle facciate per edifici regolamentati, edifici residenziali, edifici aperti al pubblico e grattacieli: se non viene superata, non si possono realizzare edifici oltre i tre piani fuori terra.
L’Italia è ancora in attesa dell’adeguamento europeo. Esistono tuttavia delle raccomandazioni, in forma di Guida Tecnica, su come risolvere situazioni in corrispondenza di ogni singolo solaio e ogni muro trasversale, che dovranno avere requisiti di classe di resistenza al fuoco E60-ef (dove ef sta per “fuoco esterno”) o → i (ovvero fuoco dall’interno all’esterno). Particolare attenzione viene riposta anche sull’uso dei cappotti termici, in merito alla tipologia degli isolanti impiegati e al loro fissaggio.
Isotex, sicurezza antincendio superando il test di comportamento al fuoco in facciata
A breve, tutti i Paesi membri della Comunità Europea si dovranno adeguare alla nuova normativa che riguarda il comportamento al fuoco di facciata degli edifici, pertanto bisognerà rivedere il modo di costruire e di isolare le pareti esterne degli edifici. Isotex, leader europeo nella produzione dei blocchi cassero e solai in legno cemento, ha deciso di testare il comportamento al fuoco di una parete di facciata realizzata con i propri blocchi, nel rinomato laboratorio francese Efectis accreditato proprio per eseguire test Lepir 2, dotandosi di una valutazione riconosciuta e nel rispetto delle normative vigenti.
Per la prova è stata realizzata una parete in larga scala di 5,5 metri di lunghezza x 7 metri di altezza, a simulazione di una facciata di un edificio di tre piani fuori terra, con telaio tamponato in cemento armato e parete di facciata con due aperture a piano terra e al primo piano e una veletta senza aperture in sommità. La parete di facciata, di 44 cm di spessore, è stata costruita con blocchi cassero Isotex in legno-cemento, con all’interno 23 cm di isolante EPS con grafite Basf-Neopor.
All’interno dell’unico locale di piano terra sono stati disposti 600 chilogrammi di bancali in legno di pino, cui è stato appiccato il fuoco per originare l’incendio. La prova ha avuto una durata di circa 60 minuti.
Durante la prova, attraverso rilevatori di temperatura, sono stati registrati gli andamenti delle variazioni di temperatura sia all’interno del piano terra e primo piano, sia all’esterno dell’edificio su tutti i livelli per tutta l’altezza. I risultati sono stati eccellenti, sia come comportamento al fuoco che come mancata emissione di gas tossici nocivi alla salute umana.
Nell’arco temporale di 60 minuti di prova, durante l’esposizione al fuoco, al piano terra i rilevatori di temperatura hanno registrato internamente un picco di oltre 800 °C (dopo circa 10/20 minuti), mentre al primo piano di soli 35 °C. Esternamente, lungo lo sviluppo in altezza della facciata, le temperature massime registrate passano da oltre 800 °C al piano terra a 180 °C al secondo piano, con un’esposizione diretta al fuoco.
Relativamente al secondo piano, conformemente ai criteri prestazionali di riferimento per la prova è stato constatato che l’isolante contenuto all’interno dei blocchi è risultato intatto, non c’è stata nessuna propagazione parietale, sulla larghezza della facciata non si è verificata nessuna propagazione laterale dell’incendio, non si è avuta nessuna formazione di cavità a causa di parziali crolli/danneggiamenti.
I risultati conseguiti testimoniano le ottime prestazioni delle pareti realizzate con il sistema in legno-cemento Isotex anche in tema di comportamento al fuoco di facciata. Oltre ad ottenere edifici antisismici, in classe energetica A4, con eccellente inerzia termica e isolamento acustico, nel rispetto della bioedilizia e sostenibilità ambientale.