Cellia ha conquistato il Compasso D’Oro Adi 2024 nella categoria design dei materiali e dei sistemi tecnologici. Il nuovo modello di facciata interattiva è ideato da Progetto Cmr, società specializzata nella progettazione integrata che nel 2024 celebra 30 anni di attività.
Ed è sviluppato e brevettato in sinergia con il Gruppo Focchi. Una realtà aziendale con forte esperienza nelle soluzioni di facciata ingegnerizzate e realizzate su commessa. Il progetto nasce dall’idea che la relazione tra la pelle esterna degli edifici e gli ambienti interni sia ormai imprescindibile.
Così Cellia è Il nuovo modulo reattivo/sensibile per le facciate degli edifici, integrato e ad alto contenuto tecnologico. È completamente personalizzabile nelle finiture, nelle dimensioni e nei livelli prestazionali, interamente realizzato in stabilimento mediante sistemi di ingegnerizzazione evoluta.
Parola d’ordine: integrazione
Cellia consente l’integrazione, in un’unica cellula interattiva, dell’impianto di climatizzazione e ventilazione, del cablaggio, dei sistemi schermanti (fissi con brise soleil verticali/orizzontali e mobili mediante tende tecniche). Ma anche della produzione energetica attraverso pannelli fotovoltaici e dell’illuminazione sia interna che esterna. Inoltre, questo innovativo sistema può essere controllato da remoto e integrato ai più evoluti sistemi di Building Management System.
La facciata interattiva può essere installata in maniera semplice e veloce sia su opere ex-novo sia su edifici esistenti. Non è infatti necessariospostare le persone che vi abitano e vi lavorano, mantenendo quindi a reddito gli immobili e riducendo i tempi di cantiere. Anche la manutenzione è stata pensata per essere facile e sicura, e quindi anche più economica, grazie allo studio dei punti di alloggiamento e degli accessi alle unità interne di impianto.
Tecnologia sostenibile
Il cantiere diventa in questo modo smart, breve, e a basso impatto. La posa viene effettuata per settori, in modo da limitare al minimo la sovrapposizione durante le ore lavorative. I tempi di montaggio sono ridotti grazie all’assemblaggio realizzato quasi completamente off site. Si apre quindi una concreta opportunità di riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente, accrescendone il valore economico.
Ed anche migliorandone l’efficienza energetica e riducendone i costi di manutenzione. Inoltre, quando si interviene sul costruito, spesso emergono vincoli architettonici, e urbanistici ai quali Cellia, flessibile e modulabile, si adatta facilmente. Allo stesso tempo, dialogando con le caratteristiche formali dello spazio su cui si innesta, il modulo rende le facciate degli immobili uniche e irripetibili, marcando il segno estetico che ogni edificio lascia nel paesaggio urbano.
Cellia, come gli altri oggetti insigniti con l’oscar del disegno industriale, entra a far parte della Collezione Compasso d’Oro Adi – premio nato nel 1954 da un’idea di Gio Ponti per valorizzare la qualità dei prodotti del design italiano – dichiarata dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali di eccezionale interesse artistico e storico.
La ventilazione meccanica controllata firmata Alpac
Al mock-up della facciata interattiva ha contribuito anche Alpac con l’integrazione di un’unità Vmc che utilizza la tecnologia decentralizzata Helty. Alpac ha studiato una soluzione su misura di Vmc decentralizzata per il ricambio e la filtrazione dell’aria, progettata appositamente per l’inserimento a scomparsa all’interno dei moduli di CEllia.
Massimo Roj | Founding partner e Ceo di Progetto Cmr
Siamo estremamente orgogliosi che Cellia sia entrata nell’olimpo del miglior disegno industriale italiano, e ancora più emozionati che questo riconoscimento sia arrivato nell’anno, il 2024, in cui Progetto Cmr traguarda i 30 anni di attività e il Premio Compasso D’Oro Adi i 70 anni dalla sua istituzione.
L’idea di Cellia è nata dall’ascolto delle esigenze del mercato, dei nostri partner e dei clienti: l’Italia è caratterizzata da un parco immobiliare obsoleto, di cui l’84,5% degli edifici è stato costruito prima del 1990 (contro il 65,6% della Francia e il 75,3% della Germania), e da un basso tasso di rinnovamento edilizio, pari allo 0,85% all’anno (contro l’1,7% di Francia e Germania).
Cellia può essere la risposta a questo stato di fatto: in un solo modulo di involucro sono integrate molteplici funzioni capaci di rendere gli immobili unici, di valore e altamente tecnologici.
Maurizio Focchi | Presidente del Gruppo Focchi
Seguendo i tre principi fondamentali dell’Industria 5.0 – Sostenibilità, Resilienza e Centralità dell’Uomo – lavoriamo per sviluppare nuovi modelli di connessione tra ambiente, facciate e persone.
Cellia ci permette di prefabbricare e integrare diverse tecnologie. Il risultato è un edificio più efficiente e un maggiore comfort per gli occupanti.
L’involucro non è più considerato solo elemento tecnico di separazione, ma un componente attivo che gioca un ruolo cruciale nella sostenibilità dell’edificio e nel comfort degli utenti.
La relazione sempre più inscindibile tra la facciata esterna e gli spazi interni dell’edificio è uno dei principi fondamentale che ha portato alla nascita di Cellia, un sistema costruttivo ideato per accompagnare la trasformazione degli spazi abitativi.
Luciano Dalla Via | Amministratore Unico del Gruppo Alpac
Prefabbricazione, efficienza energetica e sostenibilità sono temi determinanti per il gruppo Alpac e Cellia ne è la perfetta inerpete: da un lato riconosce Il ruolo centrale della prefabbricazione nell’ottimizzazione del cantiere, permettendo un’installazione veloce, precisa e poco invasiva, dall’altro rivoluziona il concetto di facciata rendendola un elemento attivo sia nell’impatto ambientale dell’edificio, sia nel comfort delle persone che lo abitano.
Siamo orgogliosi di aver potuto contribuire a questo progetto con la nostra ricerca e sviluppo e il nostro know how tecnico: Cellia può cambiare l’approccio alla ristrutturazione e le dinamiche di cantiere, aprendo concrete opportunità per una riqualificazione in grande scala del patrimonio immobiliare esistente.