110 anni di CMB, costruttori del cambiamento (non solo a Milano)

Dal belvedere Jannacci del Pirellone si può godere di una delle più belle viste di Milano, soprattutto di quella Milano che oggi sta crescendo in verticale, nelle zone di Isola, Porta Nuova, Porta Garibaldi, fino a CityLIfe. Ed è sorprendente rendersi conto di quanti progetti visibili siano iniziative dell’impresa di costruzione CMB, che proprio al belvedere Jannacci ha deciso di festeggiare i suoi 110 anni di vita.

 

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La torre Galfa vista dal belvedere Jannacci del Pirellone

 

Saliti al 31esimo piano si può osservare fin da subito l’ultima sfida della cooperativa: la ristrutturazione della Torre Galfa (qui trovate la sua storia), l’edificio alto più vicino al Pirellone. Appena più in là c’è Torre Regione Lombardia, e continuando verso sinistra le Torri Residenziali Varesine e la Torre Diamante, passando dalla Fondazione Feltrinelli, fino alla Torre Generali di CityLife. Tutte opere di CMB, che non ha per nulla finito di plasmare il territorio milanese e modificarne lo skyline, grazie alla continua collaborazione con famosi progettisti. Come avverrà per la nuova sede di Unipol di Mario Cucinella o la Torre Libeskind dell’omonimo architetto di fama internazionale.

 

 

Nell’anno del festeggiamento dei 110 trascorsi dalla fondazione, la cooperativa CMB, in uno scenario del settore delle costruzioni che ancora risente della crisi economica, ha un giro d’affari che si attesta a 525 milioni di euro con un consistente portafoglio ordini di circa 2,7 miliardi e un volume di acquisizioni maggiore rispetto agli obiettivi di budget, sia in Italia che all’estero. Proprio all’estero CMB si sta espandendo, anche grazie all’esperienza nelle costruzioni di strutture sanitarie, che ha permesso all’azienda di aggiudicarsi la realizzazione del polo ospedaliero universitario della città di Odense in Olanda, oltre al progetto di ampliamento e ricostruzione del polo ospedaliero universitario della città di Koge.

Il comparto costruzioni in questo senso rimane il core business di CMB con oltre l’80% dei ricavi netti, affiancato dal segmento dei servizi e delle manutenzioni, che registra una costante e continua crescita dei propri volumi produttivi, in particolare dell’ospedaliero, appunto. E sempre più importante in quest’ottica diventa il Building Information Modeling (BIM), che migliora il coordinamento fra le fasi di progettazione, costruzione e manutenzione delle strutture, fattore sempre più rilevante, grazie alla condivisione dei dati e la digitalizzazione dell’intero processo costruttivo. “L’aspetto più significativo di CMB non è dato solamente dalla capacità di realizzare opere rilevanti”, ha dichiarato il consigliere delegato Emiliano Cacioppo. “Ma anche dall’attitudine ad anticipare il cambiamento: è con questo concetto che si deve sviluppare un’impresa, così come il territorio”.

 

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La conferenza stampa per i 110 anni di CMB
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Il consigliere delegato CMB Emiliano Cacioppo, il presidente CMB Carlo Zini e il presidente Legacoop Lombardia Luca Bernareggi

 

CMB ha voluto festeggiare i suoi 110 anni a Milano, riqualificata in diverse aree strategiche dall’azienda, che ha così contribuito concretamente alla metamorfosi di una città che si apre sempre di più al mondo. Migliaia di pezzi diversi assemblati per edifici sempre più alti e complessi, che vengono costruiti a una velocità impressionante: 1 piano ogni 6 giorni. “Questo è il nostro standard, incominciato con la Torre Diamante, e che stiamo attuando al momento con la Torre Libeskind di CityLife”, ha spiegato il project manager di CMB Marco Cruciani, che ha poi aggiunto: “Oramai siamo arrivati al limite di resistenza del calcestruzzo, che prima di 5-6 giorni non matura. Solo per questo non possiamo anticipare di più i tempi”. Insomma, l’efficienza della gestione del processo costruttivo ottimizza i tempi, che si dimezzano, e anche più. Come gli anni per CMB: i 110 sono i nuovi 20. C’è ancora voglia di crescere.

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