Realizzata nel 2021 a Torino da + Studio Architetti con Mediapolis Ingegneria, la Casa sulla Palafitta è un’opera eccentrica, che enuncia diversi temi architettonici, a tratti conflittuali, arrivando a quella che potremmo definire una sintesi aperta. Si potrebbe pensare che l’esito di questo progetto risenta ed accolga in sé il carattere di eterogeneità tipo-morfologica presente nell’immediato intorno, preferendo alla rigorosità di un unico gesto una figurazione più laica e articolata rispetto all’ortodossia del tipico programma residenziale.
Ma andiamo con ordine. L’area di progetto si trova a cavallo tra la maglia ortogonale della scacchiera torinese e la frammentazione spaziale del tessuto suburbano di periferia. Un ambito, quest’ultimo, caratterizzato da una progressiva pendenza in uscita verso i rilievi collinari. Il gioco delle quote è un primo elemento importante, che viene risolto nella conservazione degli esistenti piani adibiti a parcheggio sopra i quali viene disegnato un giardino rialzato.
Un secondo elemento fondamentale consiste nella necessità di ricostruire la cortina edilizia di un isolato più ampio, trovandosi ad affrontare il tema dell’angolo. Angolo che, in questo caso, è chiamato a risolvere simultaneamente un problema a scala architettonica e urbana. E da qui inizia un gioco dialettico tra le parti e i materiali impiegati, che si dipana in tutto l’edificio.
Lo sviluppo del corpo di fabbrica, infatti, viene scandito dalla continua variazione del sistema di rivestimento adottato, che permette di enfatizzare il lieve, ma incessante aggettare e rientrare del volume. A questa variazione corrisponde un triplice trattamento materico identificato da intonaco e gres porcellanato per i volumi in aggetto e listelli di legno per i vani scala ed il piano terra.
Quest’ultimo risponde ad una logica di smaterializzazione ispirata agli edifici limitrofi risalenti agli anni Cinquanta, i cui piani abitati risultano in molti casi sospesi su pilotis. Lo svuotamento così concepito agisce sul piano percettivo, proponendo una vibrante rigatura della facciata che lavora in contrasto alle masse opache soprastanti. È proprio a questo rapporto tra pesi che l’edificio deve il suo nome. Il rivestimento in legno scorre lungo la facciata esterna in corrispondenza dei corpi scale, contribuendo a far leggere l’alternanza pieno-vuoto delle masse.
Una generosa loggia a doppia altezza è posizionata in angolo, in quello che appare il punto chiave dell’intero edificio. Qui, l’assenza della colonna angolare libera la visuale sul centro città, dando origine a un emozionante punto di osservazione sulla Mole Antonelliana.
Al piano terra, sempre in angolo, si trova l’ingresso principale: una soglia realizzata con vetrate trasparenti che introduce a una interessante hall a doppia altezza. Una rampa di scale raccorda l’entrata con gli spazi condivisi, tra cui libreria comune, tavolo riunioni di condominio e spazi multifunzionali direttamente collegati al giardino esterno.
Molto diverso risulta il prospetto interno che vi si affaccia, esposto a sud-est e caratterizzato da un leggero telaio metallico che sostiene generose balconate concepite per ampliare le superfici giorno degli appartamenti. Questi, di cui si apprezza la varietà tipologica, sono serviti da tre corpi scala che permettono di donare a tutte le unità il doppio affaccio.
La Casa sulla Palafitta è un edificio ricco nella varietà dei temi architettonici proposti, primo fra tutti quello dell’angolo, i cui esiti progettuali sembrano il frutto di un atteggiamento tanto pragmatico quanto leggero nella scelta dei riferimenti e dei materiali, nell’elaborazione dell’idea architettonica e nella risoluzione dei punti chiave del programma.
di Gerardo Semprebon, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 23)
LA SCHEDA
Luogo: Torino
Progetto: +Studio Architetti (Filippo Orlando, Cinzia Curitti) con Mediapolis Engineering Srl (Silvano Vedelago, Maria Gabriella Brero, Francesco Torsello, Marcello Prina)
Direzione artistica: +Studio Architetti
Direzione lavori: Mediapolis Engineering Srl
Collaudo statico: Stefano Sacco
Cliente: Società Immobiliare Rocca
Impresa edile: Edilcem Srl
Dimensioni: 2000 mq
Cronologia di progetto: 2018-2021
Info: www.piustudio.it
Fotografie di: Fabio Oggero