Progettare oggi significa affrontare i temi della sostenibilità in maniera integrata all’architettura, non come aggiunte puramente tecniche, o restrizioni, al progetto. Un’idea molto chiara quella che comunica l’architetto Luca Compri, fondatore di Lca architects, in ogni suo progetto, dove la sostenibilità diventa elemento totalmente integrato nell’architettura, dove la qualità dello spazio, della matericità, e delle relazioni al contesto sono sempre elementi cardine e imprescindibili.
Casa Quattro rientra a pieno titolo in questa descrizione e linea di progetto dello studio. Costruita a Buscate, in provincia di Milano, si presenta come un volume semplice, legato forse a un’essenzialità rurale sedimentata negli stessi paesaggi in cui si inserisce.
L’abitazione, che sorge tra i margini urbani e una frangia di spazi aperti che ancora resistono alla costruzione, è a stretto contatto con la natura. Questo sia dal punto di vista fisico, affacciandosi su un piccolo bosco di acacie, sia dal punto di vista di metodo progettuale e nella scelta dei materiali, per lo più di origine naturale. La struttura portante è in legno, mentre per l’isolamento sono stati utilizzati la paglia di riso e il sughero, che fa anche da finitura esterna delle pareti opache. Inoltre, gli stessi arredi e finiture interne sono a loro volta orientati verso l’utilizzo di materiali naturali come legno di rovere e pietra. Tutto ciò garantisce la possibilità di reimpiegare quasi tutti i materiali presenti a fine vita, dimostrando una riflessione rispetto alle potenzialità di riuso e riciclo nel tempo dei materiali dell’edificio.
L’abitazione si sviluppa su due piani, con una distribuzione chiara degli spazi. Il volume unico esterno sembra diviso in pianta in tre blocchi principali: al centro uno spazio interamente illuminato e vetrato costruisce la zona giorno, dove sia a nord sia a sud le pareti trasparenti lasciano una totale permeabilità tra lo spazio esterno naturale e il soggiorno. Ai lati dell’unico spazio centrale, due blocchi per lo più opachi contengono i vari vani della casa. L’ingresso è ricavato scavando il volume al suo interno, così da lasciare per lo più inalterata la forma esterna dell’edificio. Il piano superiore, invece, si apre su quello inferiore, lasciando parte del soggiorno a doppia altezza, dando vita, a sua volta, a una diversa gerarchia tra gli spazi nonché a un diverso rapporto tra interno ed esterno.
La casa si presenta così nella sua essenzialità, dove elemento di spicco e riconoscibilità diventa la facciata. L’esterno dell’abitazione, infatti, ha una forte caratterizzazione delle porzioni opache, ottenuta attraverso la lavorazione di pannelli in sughero. Le lastre utilizzate per la finitura sono state pantografate in 3D e lavorate per produrre un aspetto decorativo del pannello, il quale compone poi un gioco di facciata che alleggerisce e nobilita l’uso dell’elemento stesso. Il trattamento rende le superfici mosse, vibranti negli effetti chiaroscurali, dove il valore ornamentale riesce a caratterizzare l’intera architettura senza stravolgerne la sua semplicità.
Questa scelta di progetto è stata orientata dalla volontà di costruire uno spazio abitativo che non fosse solo una macchina sostenibile, ma che al contempo potesse aspirare a una qualità estetica che ne definisse i caratteri principali. Così, materiale povero e naturale come il sughero è stato valorizzato, acquisendo un aspetto linguistico e compositivo innovativo, caratterizzato da efficienza e durabilità.
Inoltre, il tema del rapporto sostenibile con l’ambiente è declinato anche rispetto al funzionamento della dimora. L’abitazione è pensata come un sistema autosufficiente dal punto di vista energetico, azzerando i consumi e le emissioni di CO2. Questo obiettivo è stato raggiunto in parte grazie alle scelte dei materiali e all’inserimento di una serie di sistemi attivi e passivi che ne garantiscono la funzionalità energetica, a partire dagli apporti solari.
L’intero progetto rivela l’attenzione per ogni scelta e soluzione, dove la semplicità del progetto nasconde la chiara intenzione di Lca architects e dei committenti, di lavorare su un progetto ecologico ed eticamente corretto per l’ambiente, con una forma architettonica che sappia reinterpretare i piccoli casali e i fienili della campagna lombarda. Il progetto è sostenibile, attento ai materiali, alle tecniche della sostenibilità, e senza dubbio è anche una costruzione attenta alla qualità degli spazi, al linguaggio con cui comporre lo spazio raccontando l’architettura contemporanea della sostenibilità non come un insieme di soluzioni tecniche, ma come esempio organico progettuale.
di Kevin Santus, Politecnico di Milano (da YouBuild n.26)
LA SCHEDA
Progetto: Casa Quattro
Cliente: Privato
Luogo: Buscate (Milano)
Progettista: Lca architects
Anno di realizzazione: 2020
Info: www.lcarchitetti.com