Cantina Vallepicciola, architettura organica nel cuore della Toscana

A 20 km da Siena, nel comune di Castelnuovo Berardenga, l’azienda vinicola e olearia Vallepicciola è un progetto partito nel 1999, quando Bruno Bolfo e la sorella Giuseppina, trasformano un ex convento di suore abbandonato nell’hotel di lusso Le Fontanelle. Dopo qualche anno, si comincia a edificare da zero l’ampia e moderna cantina di 6 mila metri quadri, in cui trovano spazio tutte le fasi della vinificazione, gli uffici, il negozio, le sale degustazione e la Biblioteca del Vino.

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Distribuita su tre piani, di cui due seminterrati, è incastonata in una conca naturale tra la Strada Comunale 16 e la Provinciale 9 che ha dettato le regole del progetto, basato sul rispetto e la coerenza con il paesaggio circostante. Il progetto, a cura dell’architetto Margherita Gozzi, è un esempio di architettura organica, che si pone l’obiettivo di promuovere un corretto ed equilibrato inserimento della struttura nell’ambiente che la circonda.

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Cantina

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Altrettanto essenziali le scelte attuate in ambito di sostenibilità e quelle che hanno assicurato massima durata temporale, efficienza e resistenza all’intera struttura.

In fase di costruzione «sono stati selezionati e hanno preso parte ai lavori imprese e fornitori, locali e non, con comprovata esperienza nell’ambito delle cantine» racconta l’architetto Gozzi, mentre «per ciò che riguarda i materiali utilizzati, si è tenuto conto delle funzionalità che avrebbero assunto le varie aree, sia interne che esterne».

Si è optato quindi per la pietra, utilizzata per realizzare il rivestimento della struttura e recuperandola dallo scasso per l’impianto dei vigneti; il legno, utilizzato prevalentemente nelle aree di accoglienza; il ferro e l’acciaio, destinati per lo più ai piani di lavorazione. Altri materiali utilizzati sono il cotto, per alcune aree nobili; il clinker per le aree destinate al passaggio di auto e mezzi pesanti.

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Wineshop

Dal tetto, inoltre, sono stati ricavati dei prati, principalmente allo scopo di creare maggiore continuità con la natura che circonda la struttura. Nel complesso si è trattato di elementi che ben rispecchiano la tradizione locale. «Siamo stati molto attenti anche all’aspetto della sostenibilità, dando vita a una realtà ad impatto zero».

Grazie infatti all’impianto a cippato è possibile riscaldare l’acqua, mentre l‘impianto fotovoltaico consente di produrre energia elettrica. Un altro impianto permette di recuperare la CO2 che si forma in cantina. In aggiunta, Vallepicciola è fornita di un ciclo di recupero degli scarichi nel quale confluisce l’acqua che, dopo essere stata depurata e filtrata, viene immessa in cisterne e riutilizzata per l’irrigazione.

All’interno della cantina, in cui sono stati pensati ambienti destinati all’hospitality, alle degustazioni e alle riunioni, si ritrova un design moderno, uno stile più decorativo e accogliente. L’atmosfera è ulteriormente valorizzata dalle vigne circostanti, che non sono state in alcun modo intaccate.

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