Gli architetti olandesi di Superuse Studios hanno sviluppato, negli anni, un approccio al progetto fortemente orientato alla messa in opera di pratiche di economia circolare, con il riuso dei materiali edilizi. Il progetto, per gli architetti, è considerato come un processo in cui cicli di riuso e riciclo concorrono alla formazione degli spazi, dove il tema della circolarità non è visto come applicazione di soluzioni tecniche, ma riesce a rivestire una dimensione progettuale chiara. In questo modo i progetti di Superuse Studios si caratterizzano come sostenibili, in un’ottica di risparmio delle risorse, costruendo in maniera evidente una nuova cultura progettuale per un’architettura circolare.
Esempio emblematico può essere considerato il progetto Buitenplaats Brienenoord, a Rotterdam (Paesi Bassi), sorto nell’area di un precedente edificio di cui si necessitava la demolizione. Il progetto di rigenerazione ha avuto come obiettivo quello della demolizione del vecchio edificio del campo estivo posto vicino al Brienenoord Bridge nel sud della città olandese, così da ripensare un luogo di condivisione e lavoro per l’area circostante. Superuse Studios è stato quindi coinvolto per collaborare insieme alla comunità e agli stakeholders di Buitenplaats Brienenoord, per sviluppare delle idee per un nuovo edificio, che potesse confrontarsi con un budget ridotto e con un’impronta ecologica minima.
Dato questo presupposto, lo scopo principale è stato individuare una strategia di progetto che potesse riutilizzare i materiali proveniente dalla demolizione del vecchio fabbricato in un’ottica di sostenibilità, quindi procedere nella progettazione di un nuovo spazio attraverso l’applicazione dei concetti chiave dell’economia circolare di riuso e riciclo, per la riduzione degli impatti ambientali e degli sprechi.
Lo studio ha attuato un processo di urban mining, che ha contribuito a raccogliere il 90% delle risorse materiali della nuova architettura. Il cosiddetto urban mining è una strategia di circolarità molto utilizzata dallo studio, visibile nella maggiore dei loro progetti, attraverso la quale vengono rintracciati materiali edilizi di scarto e in disuso all’interno di un’area ridotta rispetto al sito di progetto, per quindi essere riutilizzati e riciclati per un nuovo ciclo di vita.
La realizzazione di questo progetto sottolinea una pratica, ancora in via di definizione, che traduce i temi della circolarità in maniera diretta e impone una riflessione su un consumo minimo di risorse, massimizzando il riuso e quindi lavorando con ciò che già c’è nelle nostre realtà territoriali. Per affrontare questo tema, Superuse studios nel 2012 ha aperto una piattaforma online che funziona come banca dati per il recupero di materiali da costruzione.
Per il progetto di Buitenplaats Brienenoord i materiali raccolti hanno intercettato sia risorse in situ, provenienti dalla demolizione dell’edificio preesistente, come le capriate in acciaio, gli infissi e le opere in legno, nonché parte delle precedenti fondazioni, sia risorse provenienti dal territorio limitrofo, acquisendo materiali quali le pannellature per i controsoffitti e le lastre Trespa, all’interno di un raggio di massimo 140 chilometri dal sito.
Il progetto concepito vede quindi l’esito formale fortemente condizionato dal processo circolare attuato. Infatti, il disegno stesso risente profondamente dei materiali trovati. La relazione tra materiale e forma torna a essere al centro della questione del progetto architettonico. Ne è evidenza l’utilizzo delle capriate metalliche, che definiscono la nuova configurazione dello spazio. I vari spigoli della struttura derivano direttamente dalla scelta di utilizzare le capriate provenienti dall’edificio preesistente come materiale principale nella costruzione dello spazio. È volontà degli architetti quella di lasciare esposta la struttura riutilizzata che, quindi, collabora alla definizione estetica del progetto, rendendo leggibile la tettonica costruttiva dell’edificio sia nelle carpiate metalliche che nelle travi lamellari.
Questo spazio di incontro per la comunità mette a disposizione ampi spazi condivisi, in cui la facciata media la relazione tra interno ed esterno attraverso il riuso di infissi provenienti dalla preesistenza e pannelli opachi. Le attività sociali del nuovo edificio intrecciano eventi artistici, culturali, legati all’educazione, dove il progetto è lo sfondo. È un luogo rivolto al futuro, in un’ottica di una cultura aperta alle nuove esigenze della città di Rotterdam e sensibile alle tematiche ecologiche.
In conclusione, Buitenplaats Brienenoord mostra un cambiamento nella cultura del progetto, che torna a sviluppare un rapporto stretto con le risorse presenti, dove la questione della circolarità in architettura assume un valore concreto. Superuse studios reintegra flussi di materiali di scarto concependo uno nuovo spazio dell’architettura, attraverso un linguaggio contemporaneo che riesce, al contempo, a porsi in relazione con le attuali tematiche di sostenibilità. Come affermato da Jan Jongert, co-fondatore dello studio, compito dell’architetto non è più solo quello di disegnare lo spazio dell’edificio, ma anche di occuparsi delle tematiche che coinvolgono la produzione, il clima, l’economia. Questo implica una necessaria attenzione all’intero ciclo di vita di un edificio, ovvero attuando scelte sostenibili che prendano in considerazione un uso sapiente dei materiali.
di Kevin Santus, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 24)
LA SCHEDA
Luogo: Rotterdam (Paesi Bassi)
Cliente: Foundation Grondvesten
Progetto Architettonico: Superuse Studios (Floris Schiferli, Maartje Kool, Dominik Lukkes, Frank Feder, Joris Maes, Kaj Paulus)
Strutture: IMd Raadgevende Ingenieurs
Altre consulenze: Theo Mostert, Blacon e.v.a
Anno di realizzazione: 2019/2020
Info: www.superuse-studios.com
Foto di: Riccardo Vecchi