Nella Bassa Sassonia, Germania, regione dei monti Harz, ai piedi del monte Rehberg, si trova Sankt Andreasberg, località che gode di un’invidiabile qualità dell’aria nonché di un contesto paesaggistico unico. Per questo motivo, nella seconda metà del XIX secolo, l’allora regno di Prussia costruì in quest’area una serie di sanatori dedicati alla cura della tubercolosi per la classe lavoratrice. Il sanatorio Oderberg, aperto nel 1897 e successivamente rinominato Rehberg-Klinik, potrebbe essere stato il primo a essere costruito. La clinica, che nel corso del secolo scorso ha cambiato la sua vocazione dedicandosi alla cura dei problemi ortopedici e alla medicina interna, ha operato per più di un secolo con successive modificazioni, fino alla definitiva chiusura dell’attività nel 2007.
Una nuova vita
Oggi una nuova proprietà, Hage (società di sviluppo immobiliare), intende ridare vita all’imponente struttura con un ambizioso progetto di riconversione in Health Resort di lusso comprendente un totale di 192 stanze per più di 400 ospiti. Oltre alla ristrutturazione e al restyling degli spazi esistenti, uno dei bracci attuali sarà sostituito da un corpo di fabbrica di cinque piani fuori terra, e tra le due ali del complesso si posizionerà un nuovo foyer monumentale che contrassegnerà distintamente l’ingresso al resort.
Il foyer si caratterizza come una piazza coperta fruibile in ogni stagione che svolge la funzione di reception per l’accesso alle diverse attività: albergo, ristorante, caffè, centro congressi, centro medico per pratiche non invasive, centro massaggi e spa, molte delle quali a disposizione anche degli ospiti esterni. Inoltre, nell’ottica di una proposta wellness a tutto tondo, l’intervento prevede la realizzazione di una piscina, con vasche e saune esterne, che completano l’offerta di attività all’aria aperta proposte sul territorio.
La riqualificazione, che coinvolge le discipline architettonica e strutturale, non trascura gli aspetti impiantistici: è richiesta la sostituzione o l’integrazione di tutti gli impianti esistenti. Inoltre, l’aggiornamento alla nuova normativa del progetto di prevenzione incendi comporta la realizzazione di nuovi comparti nell’edificio. Complessivamente l’intervento riguarda la ristrutturazione di circa 25mila metri quadri di superficie calpestabile e la costruzione di 5.500 metri quadri di nuovi fabbricati.
I ruoli di progetto
Lo sviluppo del progetto è affidato ad un gruppo di lavoro europeo composto da società tedesche ed italiane, con funzioni e ruoli definiti. Il team di professionisti tedeschi che si è occupato della stesura del progetto preliminare e dell’ottenimento delle necessarie autorizzazioni, sarà responsabile delle attività di direzione lavori in fase esecutiva. Parallelamente Dimensione, impresa di costruzione torinese con esperienza trentennale nel mondo dell’edilizia, ha l’onere di sviluppare il progetto feed (Front End Engineering Design) e quello cantierabile, nonché la realizzazione dell’intera opera con la formula chiavi in mano.
Per questa iniziativa Dimensione ha deciso di farsi affiancare da due società di ingegneria, anch’esse torinesi, con le quali collabora in modo sinergico da numerosi anni: IPE progetti per l’architettura e l’ingegneria strutturale, e MCM per l’impiantistica elettrica e meccanica. Il primo obiettivo, il progetto feed, è finalizzato alla definizione delle opere dal punto di vista qualitativo e quantitativo per giungere a voci di costo attendibili. Per sua natura costituisce un elemento determinante per il buon esito della fase di cantierizzazione e ciò impone l’adozione consapevole degli strumenti più idonei disponibili sul mercato che ne consentano un rapido e puntuale approfondimento.
La scelta del Building Information Modeling
IPE progetti ha recentemente investito molto nella ricerca e sviluppo della metodologia Bim, che ha utilizzato con successo per un’altra importante opera. L’esperienza pregressa, oltre ad aver convinto il gruppo dell’efficacia del metodo, ha rafforzato la convinzione che il Bim potesse costituire il miglior strumento per giungere a una rapida e precisa definizione del progetto feed, tenuto anche conto che per il suo sviluppo erano messi a disposizione meno di cinque mesi. Sulla base di questa esperienza il team ha scelto l’uso del Building Information Modeling nonostante non vi fosse alcuna richiesta in tal senso da parte della committenza finale, anche in considerazione delle caratteristiche dell’intervento.
L’opera si distingue, infatti, per la vastità e la complessità dello stato di fatto, sia per la geometria che per i vincoli dovuti alla concezione strutturale in muratura portante. Inoltre, la necessità di intervenire su edifici esistenti che hanno subìto modificazioni e integrazioni in più di un secolo di storia porta con sé una rilevante mole di informazioni da trattare e di cui tenere conto. Tutte queste condizioni si associano bene all’adozione del Bim, che consente il completo controllo di tutti gli aspetti progettuali (compositivi, tecnici ed amministrativi) fin dalle prime fasi di operatività.
Applicazione all’esistente
È possibile associare al modello una serie di dati opportunamente strutturati che possono essere manipolati attraverso input/output diretti tramite database e visualizzati graficamente attraverso colori, retini, sistemi di etichette, o restituiti in abachi e computi. In questo modo l’edificio è edificato prima in modo virtuale e la sua realizzazione viene simulata, valutata e verificata prima della sua reale costruzione. Così facendo si possono eliminare possibili costi dovuti a errori e varianti in corso di approvazione e realizzazione.
Con queste peculiarità gli strumenti del Building Information Modeling si dimostrano particolarmente adatti ad affrontare temi progettuali nei quali le informazioni che riguardano l’approfondimento tecnico ed economico sono in continua evoluzione. Il passaggio dal progetto preliminare al progetto costruttivo, attraverso la fase del progetto feed, comporta la gestione di varianti progettuali, di informazioni concernenti componenti edilizi e lavorazioni, e di specifiche di prodotto che si integrano o sostituiscono a quelle iniziali con tempistiche diverse.
L’approccio Building Information Modeling, che per sua natura procede per approfondimenti successivi, richiede tuttavia rigore e metodo fin dalle prime fasi di inserimento di geometrie e dati. In tal senso l’intervento su un edificio esistente presuppone un buon grado di conoscenza della geometria, dei materiali e delle tecniche costruttive che sono state adoperate. Tali conoscenze, strutturali e architettoniche, si possono basare sulla documentazione disponibile relativa alla costruzione dell’edificio e ai successivi interventi edilizi. Tuttavia l’incompletezza dei documenti, o la loro incongruenza, richiede abitualmente una puntuale verifica in situ.
Modello virtuale
In ambito Bim, sul piano degli aspetti geometrici, la tecnologia corrente consente il ricorso al laser scanner e alla restituzione con nuvola di punti. Nel caso in esame, questo approccio ha permesso di rilevare l’intero edificio in tempi rapidissimi e con ottima approssimazione. In particolare, l’indagine ha analizzato l’involucro esterno e gli ambienti interni più complessi, restituendo, oltre alla nuvola in sé stessa, i prospetti esterni e le sagome degli edifici a tutti i piani con gli sfondati dei serramenti, costituendo una solida base di partenza per la modellazione tridimensionale dell’intera opera. Durante il rilievo ogni stazione di scansione ha inoltre restituito le corrispondenti foto sferiche che, affiancate alla nuvola di punti, hanno costituito un valido strumento di controllo e verifica.
In merito agli aspetti informativi, nell’ambito di un intervento di riqualificazione, e nel contesto della progettazione feed, si pone il problema di quantificare con un buon grado di approssimazione le attività di strip-out e demolizione che possono costituire una voce rilevante nell’economia dell’opera. A tal fine è stato costituito un database dei locali esistenti, nel quale sono stati organizzati i dati relativi alle finiture di pavimenti e soffitti, spessori dei sottofondi, altezze utili, oggetti d’arredo e così via, comprendendo e organizzando inoltre le fotografie effettuate durante il rilievo. Una volta ultimata la compilazione del database, la procedura si è completata con il trasferimento automatico delle informazioni rilevate agli omonimi locali virtuali generati nel modello tridimensionale. Questo tipo di approccio è stato teso a isolare ruoli e strumenti, delegando la compilazione delle tabelle agli addetti al rilievo, senza sottrarre preziose ore ai Bim Specialist.
Esito della prima fase
Al momento della stesura di questo articolo si è appena concluso lo sviluppo del progetto feed e i primi riscontri appaiono positivi. Come ipotizzato, l’approccio Bim ha garantito il raggiungimento dell’obiettivo nei tempi previsti consentendo una pianificazione granulare delle attività che ha potuto assorbire le numerose varianti sopraggiunte durante il percorso con un minimo impatto. I progettisti delle diverse discipline hanno avuto la possibilità di concentrarsi nella definizione delle soluzioni tecniche ed estetiche mediante un processo iterativo di verifiche successive che si avvicinano progressivamente alle soluzioni ottimali, mentre l’impresa ha definito i componenti e le lavorazioni dell’edificio man mano che si è proceduto con la ricerca dei prodotti e la valutazione dei costi, sfruttando appieno le potenzialità di evoluzione continua proprie del Building Information Modeling.
La completa modellazione tridimensionale dell’edificio nelle sue fasi temporali e l’associazione delle necessarie informazioni ha prodotto computi metrici dettagliati in cui la determinazione delle quantità lascia margini di incertezza minori rispetto a quanto si sarebbe ottenuto con un approccio tradizionale. Inoltre l’intervento umano nella computazione è limitato alla determinazione delle tariffe, lasciando alla macchina il lavoro della misurazione. Questa tecnica, oltre a garantire maggior precisione, consente di destinare maggior tempo alle attività di progettazione riducendo l’onere della computazione.
Conclusioni
L’evoluzione richiesta per passare dal progetto feed al progetto costruttivo attraverso l’affinamento di un modello Bim già strutturato e organizzato consentirà di velocizzare l’implementazione delle informazioni e di facilitare la gestione degli elaborati. Inoltre è in corso di valutazione la possibilità di affiancare il modello così strutturato ad opportuni strumenti di Project Management che, anche attraverso le funzionalità di gestione delle fasi e delle varianti, sarà in grado di seguire in dettaglio gli stadi di sviluppo degli approvvigionamenti, della costruzione e di ogni aspetto connesso a costi e ricavi implementando un completo sistema 5D.
L’esperienza sin qui condotta ha indubbiamente dimostrato l’efficacia del metodo adottato, ma più ancora ha messo in luce l’importanza del fattore umano. Dati gli stretti tempi a disposizione è oggi evidente che nulla sarebbe stato possibile senza un solido affiatamento del team di progetto che, in un contesto fortemente multidisciplinare, ha saputo valorizzare le competenze delle singole società e di ciascun individuo, plasmando una metodologia Bim tagliata su misura per l’esigenza specifica, e supportata dal comune intento di un gruppo di lavoro compatto.
Dimensione
Fondata e guidata da più di 30 anni dall’ad Diego Cerrone, è una realtà imprenditoriale torinese che in qualità di General Contractor opera nel settore dei servizi, dell’industria, del commercio, della sanità, offrendo un servizio chiavi in mano che va dalla progettazione, alla produzione, all’installazione fino alla manutenzione.
IPE Progetti
Società di progettazione multidisciplinare basata a Torino che opera nei settori dell’architettura e dell’ingegneria. Naturalmente orientata alla ricerca di strumenti innovativi, nel 2014 decide
di investire con forza nell’implementazione della metodologia Bim che riconosce affine al proprio metodo di lavoro e alle proprie competenze. Con un team di più di 25 risorse interne la società è oggi una realtà dinamica ed emergente strutturata per affrontare complesse sfide progettuali.
MCM Ingegneria
Società controllata da Dimensione, offre una vasta gamma di servizi nel campo dell’ingegneria integrata. La società affianca i propri clienti già durante lo studio di fattibilità, per proseguire con la valutazione energetica, il concept, la progettazione esecutiva, la direzione dei lavori e il collaudo dell’opera.