Peris + Toral Arquitectes è il nome di uno studio di Barcellona che da diversi anni si occupa di sviluppare progetti relativi al tema della residenza collettiva e della sua relazione con lo spazio urbano, seguendo una filosofia di progetto che pone l’individuo al centro. Le loro architetture, in maniera trasversale, vedono poi una forte sintesi tra capacità di rispondere alle esigenze dell’utente, relazione al contesto, e una spiccata sensibilità ambientale, che fa dei loro progetti delle costruzioni di elevata qualità. Il tema della relazione con l’ambiente è così trasposto tramite un connubio tra progetto, tecnologia e uso del materiale, in cui la relazione così generata produce soluzioni progettuali dal forte carattere architettonico.
Di recente realizzazione è il progetto che ha ripensato il quartiere Bon Pastor, a nord del capoluogo catalano. Qui, il piano di riqualificazione ha consistito nella demolizione di alcune case esistenti, costruite nel 1929, a seguito di un programma di edilizia economica. Il tessuto precedente aveva necessità di un intervento di rigenerazione massiccio, e aveva generato una grande vita sociale costruita a ridosso dello spazio stradale. Questo particolare ha imposto agli architetti una riflessione rispetto a nuove forme dello spazio che però potessero accogliere luoghi di comunità, ma anche a come integrare la possibilità di avere spazi aperti per gli abitanti.
Il progetto ha così previsto la sostituzione del vecchio tessuto con dei nuovi condomini di housing sociale, i quali potessero contenere ognuno 54 unità abitative, distribuite su cinque livelli. Questa tipologia edilizia, concordata con i residenti, ha permesso di ripensare il rapporto con il vicino fiume Besòs, aprendo nuovi scorci visuali, ma anche di incorporare all’interno dell’architettura spazi collettivi, che ponessero in comunicazione le varie unità.
L’architettura si compone così di un’autorimessa interrata, pensata su un unico piano, la cui ventilazione e illuminazione naturale permettono di definire uno spazio potenzialmente adattabile per nuovi usi in futuro, e aprendo a riconfigurazioni possibili il progetto stesso. Il piano terra, ripensando in toto il disegno urbano del tessuto, vede l’ingresso tramite una serie di cortili condominiali che immette nei foyer, che a loro volta servono gli elementi di connessione verticale. Qui, i vari piani alloggiano le diverse unità abitative, che si aprono sugli ambienti esterni tramite ampie terrazze che si pongono in relazione con il vicino parco lungo il fiume, generando delle vere e proprie stanze all’aperto.
Queste rompono la soglia dell’edificio e fanno sì che la facciata diventi elemento di dialogo tra edificio e paesaggio, dove l’elemento del balcone è risolto attraverso l’impiego di elementi metallici che alleggeriscono la composizione generale della facciata. Ciò offre un rapporto diretto con lo spazio esterno, legando l’architettura a una dimensione tra il privato e il pubblico. Inoltre, le unità sono intervallate da spazi intermedi, i quali offrono la possibilità di avere spazi collettivi. Questi, in maniera nuova, reinterpretano lo stile di vita comunitario del tessuto precedente, inglobandolo però all’interno dello spazio costruito.
Accanto allo studio tipologico e distributivo, elemento di grande interesse è lo studio della ventilazione naturale. Ogni alloggio è pensato per avere una ventilazione trasversale che apre le unità verso l’esterno, costruendo scorci visuali e capacità di raffrescamento naturale. Questa risulta continua e pone in relazione costante l’architettura con i fattori ambientali locali.
La facciata costruisce una trama che fa dell’estetica del materiale un elemento centrale: il laterizio, infatti, definisce un motivo poroso, che disegna l’intero prospetto. Il mattone è così utilizzato sperimentando forme e permeabilità diverse, tali da costruire una facciata che acquisisce un alto valore decorativo e al contempo utile ad aumentare la ventilazione naturale e garantire livelli intermedi di privacy, tra lo spazio privato dell’abitazione e quello pubblico esterno. La facciata a sud è caratterizzata dall’utilizzo di laterizi forati, come elementi di ombreggiamento naturale e permettono la creazione di un diaframma su tutta la lunghezza del condominio. Il corpo scala, così come le terrazze, sono così elementi che riescono a legare spazio interno e spazio esterno, conferendo un carattere tipico all’edificio.
Il progetto si pone così in maniera chiara rispetto al suo contesto, utilizzando i materiali come elementi di costruzione del progetto, rivelando una sensibilità spiccata nella costruzione della relazione tra ambiente e architettura.
di Kevin Santus, Politecnico di Milano (da YouBuild n. 27)
LA SCHEDA
Luogo: Barcellona
Progetto: Housing sociale Bon Pastor
Progettista: Peris Toral Arquitectes (Marta Peris, José Toral, Jaime Pastor)
Realizzazione: 2022
Info: peristoral.com
Foto: José Hevia, courtesy of Peris+Toral Arquitectes