BigMat International Architecture Award ’23, la sfida europea del buon costruire

Il Premio Internazionale di Architettura, ideato dal Gruppo BigMat, uno dei principali player in Italia e in Europa della distribuzione dei materiali per le costruzioni, è giunto nel 2023 alla sua 6ª edizione biennale. La premiazione si è svolta Siviglia con la partecipazione di 500 ospiti tra protagonisti del mondo dell’architettura europea e soci BigMat in Europa.

La sfida europea dell’architettura organizzata da BigMat è stata vinta dallo spagnolo Estudio Acta con la vittoria del Gran Premio Internazionale per le grandi opere di architettura e dal portoghese Hugo Ferreira + Nuno Melo Sousa che si è aggiudicato il nuovo e ambìto riconoscimento del Gran Premio Internazionale per la categoria dell’architettura residenziale su piccola scala. Sono poi stati attribuiti 12 Premi Nazionali.

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Da sinistra Fabrice Maud presidente BigMat international, Nuno Melo Sousa e Jesús Aparicio
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I Premi Nazionali italiani BigMat International Architecture Award’23

I Premi Nazionali italiani sono stati assegnati a Balance Architettura di Torino per le Grandi opere di architettura con il progetto Bicocca Superlab a Milano e allo studio Demogo di Treviso per l’architettura residenziale su piccola scala con il Bivacco Fanton ad Auronzo di Cadore (Bl) candidato anche al Premio EUmies Awards 2024. Ancora italiano il premio destinato al miglior giovane architetto: la Menzione Speciale giovani architetti è stata, infatti, assegnata a Last architetturaStefano Larotonda di Como per il suo Underground Patio.

Jesús Aparicio | Presidente di giuria

BigMat International Architecture Award ’23 ha raggiunto un successo non solo quantitativo, per il numero di progetti presentati ma anche, e soprattutto, qualitativo. Le opere di questa edizione rappresentano varie tipologie di architettura, budget, concept e usi, esercitano un impatto sul territorio e la città ma tutte sono intrise dell’architettura del XXI secolo.

Fabrice Maud | Presidente BigMat International

BigMat International Architecture Award è un premio che si rinnova in ogni edizione per essere sempre rappresentativo del nostro tempo e orientato al futuro, individuando nell’architettura una promessa e una leva di trasformazione del mondo. I progetti finalisti e i vincitori di questa edizione sono emblema delle sfide che la nostra società deve affrontare e il premio è un contributo che offriamo nel nostro ruolo di distributori di materiali edili. Potremmo dire che vogliamo costruire meglio e, soprattutto, costruire insieme, unendo tutti gli attori del settore, per creare un mondo più bello ma anche più giusto e sostenibile. BigMat già da tempo ha avviato una riflessione su questi temi e oggi la transizione ecologica richiede un ripensamento delle prassi architettoniche e urbanistiche.

Matteo Camillini | Direttore BigMat Italia e International

Con BMIAA ’23 abbiamo ancora una volta onorato l’eccellenza degli architetti europei, premiando i progetti più meritevoli e che contribuiscono a ridisegnare il paesaggio urbano, incentiviamo così la diffusione di un’edilizia di qualità, innovativa e lungimirante. Inoltre, l’alto coinvolgimento degli architetti all’iniziativa, soprattutto italiani, è la prova dell’ottimo rapporto di partnership tra BigMat e i professionisti della progettazione.

Destinazione futuro

Da oltre dieci anni BigMat celebra con con il Bmiaa (BigMat International Architecture Award), la creatività di migliaia di progettisti e architetti mettendo al centro la sostenibilità, il benessere abitativo, l’efficienza energetica e, dalle ultime due edizioni, anche l’edilizia del vivere quotidiano, con l’obiettivo di valorizzare l’importante ruolo dei progettisti nella società e mettere in evidenza la relazione con le imprese edili e con le rivendite BigMat che ogni giorno collaborano con i protagonisti dell’architettura.

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Da sinistra Fabrice Maud, Francisco Javier López, Ramón Pico e Jesús Aparicio

Motivazioni della giuria

L’opera di Estudio Acta (Mercato del pesce e riqualificazione zona sud del porto, Roquetas de Mar – 2022) si è distinta per la sua dimensione perfettamente inserita nello spazio e in relazione con il castello di Santa Ana, il porto e il mare; aprendo un dialogo a distanza con il mare di plastica delle serre di Almeria attraverso l’avvolgente tessile del tetto; ma anche per il chiaro ordine strutturale e degli usi poiché colloca l’attività del mercato al pian terreno mentre dedica al pubblico il piano superiore, da cui si può osservare lo spettacolo dell’asta del pesce e degustarlo poi nel ristorante con dehors e vista sul porto.

«La proposta per il mercato del pesce di Roquetas riordina l’ambiente architettonico del porto e risponde con un volume unitario, chiaro e netto, libero da altre antiche costruzioni – spiega il giurato italiano, architetto e professore, Enrico Molteni,–. Si presenta alla città con la chiarezza tipica di qualsiasi edificio pubblico, invitando i visitatori a entrare, attraverso un portico, nello spazio centrale del salone delle aste. L’immagine industriale, leggera e semitrasparente dell’edificio, staccata dal suolo, consente di stabilire intorno a essa una differenziazione fra spazi esterni con ingressi indipendenti per uso interno e pubblico, con un funzionamento interno chiaro e comprensibile. La chiarezza del volume esterno, con una pianta che si affonda leggermente nel suo perimetro, così come succede con la copertura in tessuto, non esonera però la costruzione da una sezione svariata, con diverse altezze al suo interno, sotto la copertura unica».

Ad aggiudicarsi l’ambito riconoscimento per la novità di questa edizione 2023, ovvero il Gran Premio Internazionale per la categoria dell’Architettura residenziale su piccola scala, è stato lo studio Nuno Melo Sousa Architecture di Hugo Ferreira e Nuno Melo Sousa. Una “casa nel paesaggio”, così è stata definita dalla giuria l’opera dello studio portoghese.

Situata nei pressi di un fiume è definita da un prisma longitudinale, in cemento armato che si sovrappone a un ambiente naturale selvaggio, come racconta Enrico Molteni: «La casa mostra una costruzione il cui senso principale è il potenziale rapporto fra l’artificio architettonico e l’organizzazione della natura. L’oggetto domestico mostra un’essenza materiale e volumetrica, una grande semplicità tipologica e austerità spaziale che, affermandone la dimensione artificiale e astratta, lo avvicinano alla forza morfologica del suo ambiente naturale, della sua natura rocciosa e topografica. Senza quasi toccare il terreno, la casa prende posto nell’ambiente circostante attraverso il comfort, fra i parametri di cemento armato e i livellamenti rocciosi, su cui galleggia, creando una potente e singolare osmosi».

A Balance Architettura è andato il Premio Nazionale grandi opere di architettura per l’Italia, lo studio torinese ha conquistato il primo posto tra i candidati italiani con il progetto Bicocca Superlab a Milano. Si tratta della ristrutturazione dell’edificio che ospitava gli uffici della storica Breda Siderurgica, una nota fabbrica metallurgica milanese, situata nei pressi del quartiere Bicocca.

L’edificio di quattro piani, con una superficie di 6.500 m2 e circa 100 m di lunghezza, «è stato ristrutturato mantenendone lo spirito industriale, di straordinaria bellezza e precisione, e conservando la sua struttura in acciaio, materiale prodotto dalla stessa Breda – sottolinea il giurato italiano Enrico Molteni –. La nuova facciata consiste in spessori d’appoggio e copre i pilastri esterni in gomma di silicone riciclabile e trasparente. In particolare, i pilastri esterni in gomma sono stati brevettati per la prima volta e la gomma proviene dal quartiere Bicocca, dov’è nata la Pirelli».

La giuria ha ammirato la soluzione della facciata, che all’esterno è più in linea rispetto a quella precedente e che riesce ad andare al di là delle scale, nascondendole così alla vista ed eliminando i tagli visivi che provocavano l’elevazione precedente.

La facciata in vetro lascia l’edificio visivamente aperto verso l’esterno, e sulla terrazza si trova un giardino di cui possono godere gli utenti. Inoltre, «la variopinta scelta cromatica dei vari livelli è una soluzione molto semplice, ma efficace, nel contesto di una logica di riscoperta creativa» aggiunge Molteni.

È senza dubbio di grande impatto il progetto italiano che si è conquistato il Premio Nazionale per l’architettura residenziale su piccola scala: il Bivacco Fanton ad Auronzo di Cadore (Bl) di Demogo studio di architettura.

Lo studio di Treviso – candidato anche al Premio EUmies Awards 2024 – è stato premiato da BigMat per un’opera di grande intensità, sia per la sua localizzazione sul gruppo montagnoso aspro e selvaggio delle Marmarole, nelle Dolomiti, sia per l’idea di instabilità contenuta nella proposta e per la difficoltà costruttiva che questa comporta. Il Bivacco Fanton si trova a 2.700 metri sopra il livello del mare, in un luogo di straordinaria bellezza.

La forma tubolare a sezione rettangolare caratterizza anche gli spazi interni di questo piccolo rifugio: «È un’eccezionale opera architettonica dal profilo fortemente inclinato, che si adatta all’orografia del territorio, dando una sensazione di precarietà, quando lo si guarda dall’esterno – commenta il giurato italiano Enrico Molteni –. Se dall’esterno il progetto sembra essere alla mercé delle intemperie e della natura circostante, all’interno il legno grezzo offre comfort, calore e sicurezza».

La giuria ha apprezzato l’instabile equilibrio della forma esterna in giustapposizione con l’asprezza del paesaggio alpino, oltre alla pianta interna del rifugio, che sfruttando il terreno inclinato, prende la forma di una sequenza di spazi connessi da scalini, che culminano in un’ampia apertura terrazzata che si affaccia sulla valle sottostante.

Altro premio che veste il tricolore  italiano è quello per il miglior giovane architetto: la Menzione Speciale giovani architetti è stata infatti assegnata a Last architettura • Stefano Larotonda. Il comasco, under 40, ha ottenuto il riconoscimento per il suo progetto Underground Patio, in provincia di Lecco.

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Menzione Speciale giovani architetti a Last architettura | Stefano Larotonda

Un progetto che «esplora tutte le specifiche esigenze del cliente e le sintetizza in un unico gesto essenziale: lo scavo di una fossa per definire il tutto. Underground Patio comporta la scoperta del seminterrato e la successiva creazione di uno spazio esterno, configurato come stanza all’aperto.

Il nuovo ambiente offre illuminazione al seminterrato, che diventa un ampio salone. I muri in cemento sono stati formati usando assi di legno verticali, successivamente sottoposte a sabbiatura. Il pavimento è ricoperto in cemento e ghiaia e all’interno il seminterrato ricorda le tonalità del paesaggio montagnoso circostante.

Il cemento grigio ricopre il pavimento, mentre la stanza è delimitata da una serie di suddivisioni interne, colorate in verde bosco» spiega il giurato italiano. La giuria ha apprezzato il concetto iniziale del progetto e la tonicità materiale ottenuta (estremamente raffinata ed evocativa), in un intervento su minima scala, in perfetto equilibrio fra le parti e il contesto.

I vincitori

Gran premi internazionali | grandi opere di architettura

• Spagna: Mercato del pesce e riqualificazione zona sud del porto di Estudio ACTA, Roquetas de Mar (2022)

Architettura residenziale su piccola scala

• Portogallo: Casa no Tamega di Hugo Ferreira + Nuno Melo Sousa, Marco de Canaveses (2020)

Premi nazionali | grandi opere di architettura

• Belgio: ECAM (Ecole Centrale des Arts et Métiers) di Agwa, Bruxelles (2023)

• Francia: Trasformazione di un palazzo di uffici in 52 appartamenti di DATA Architectes, Parigi (2022)

• Italia: Bicocca SUPERLAB di Balance Architettura, Milano (2022)

• Portogallo: Adega Azores Wine Company di SAMI-arquitectos, Ilha do Pico – Açoresv (2020)

• Repubblica Ceca: PLATO Contemporary Art Gallery di KWK Promes, Ostrava (2022)

• Slovacchia: Jelšava Cabins di 2021 Architekti, Jelšava (2022)

Architettura residenziale su piccola scala

• Belgio: jtB House di BLAF architecten, Blanden (2022)

• Francia: M26 di BAST, Tolosa (2020)

• Italia: Bivacco Fanton di DEMOGO studio di architettura, Auronzo di Cadore (2021)

• Repubblica Ceca: Suburban villa di Nacházel architekti, Praga (2022) (Menzione Speciale della giuria)

• Slovacchia: Pernek Family House di ksa _ studeny, Pernek (2022)

• Spagna: Ca na Catalina I en Joan di TEd’A arquitectes, Maiorca (2022)

Menzione speciale | giovani architetti

Italia: Underground Patio di LAST architettura • Stefano Larotonda, Rovagnate (2021)

di Patrizia Spada

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